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Forum » AVVISI DI EVENTI - RACCOLTE FIRME » AVVISI DI INZIATIVE - MANIFESTAZIONI - SCIOPERI DELLA FAME - CONVEGNI » URGENTE: Il caso di persecuzione della DR.SSA EVA POLAK! (Minacce di ASO/TSO)
URGENTE: Il caso di persecuzione della DR.SSA EVA POLAK!
dibattitopubblDate: Giovedì, 25/02/2010, 22:24 | Message # 1
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Dr.ssa Eva Polak è cittadina italiana di origini ungheresi, ha avuto il coraggio di querelare reati dei magistrati e di opporsi alle azioni ingiuste del comune di Montecatini Terme (FI). Un caso di comportamento altamente ingiusto del comune si descrive qui:
http://dibattitopubbl.ucoz.com/forum/43-233-1 .

11/02/1010:

Un messaggio della Dr.ssa Eva Polak

Stasera alle ore 19,00 sono stata raggiunta nella biblioteca di Montecatini Terme dal Sindaco, Giuseppe Bellandi, accompagnato dall'assistente sociale, Daniela Dami, il quale mi comunicava che sulla richiesta del Procuratore capo di Pistoia devo sottomettermi ad una visita psichiatrica per acceratre il mio stato mentale da un equipe di medici.
Naturalmente, conosco bene i metodi, quindi risulterà che soffrirei di "disturbi psicologici" che dovranno essere curati con trattamento sanitario obbligatorio che o mi renderà imbecille per tutta la vita o mi manda ad un mondo migliore come di recente era successo ad un ragazzo di 20 anni nella Caserma dei Carabinieri di Montecatini Terme.
Pubblicherò qualche video sulle mie vicende che avevo già realizzato su Youtube.

Per ora non so cosa farò, ma, se potrò Vi farò sapere qualcosa. Ora si spiega perché ho avuto l'intrusione in questi giorni nella mia posta Yahoo e l'invio dei messaggi osceni o offensivi ad alcune di Voi. Ho allegato alcuni file dove avevo ridigitato tutte le mie vicende che non sono completi perché quelli sto conservando ad un posto sicuro. Ci sono le denunce fatte ai magistrati, e trovate l'elenco dei magistrati coinvolte nelle mie vicende, anche se non è ancora completo.
Non ho tempo di ordinarli e ve lo inoltro nello stato in cui si trovano perché non so cosa mi succederà e dove andrò.
Probabilmente, anche il mio cellulare è sottocontrollo.

Non ho più dove rivolgermi, perché ho chiesto aiuto a Tutti, al Napolitano, al Berlusconi, al Maroni, al Procuratore generale della Cassazione, al CSM, ad Alfano, e tranti altri, politici, a tutte le Procure Generali d'Italia. Ho contro le Forze dell'Ordine pubblico, Polizia, Carabinieri, Finanza, Prefetto, Questore di Pistoia, Procura Generale, Corte d'Appello, Corte dei Conti di Firenea, Tar Toscana, le Sezioni Antimaf8ia di Firenze, Roma, Bologna, Genova, Le Varie Procure, Pistoia, Lucca, Prato, Firenze, Bologna, Genova, Torino, Milano, Roma.

Ho toccato personaggi troppo in alto, massoni, malavitosi, tutti protetti dalla Magistratura. Nell'allegato Genova trovate le più importanti denunce nella pagina "querele di sorte ignota", del 10 e 17 dicembre 2008, dove faccio riferimento ai collegamenti tra i protetti e protettori che arrivano ai massimi livello dello Stato, pur non essendo stata ancora a conoscenza di tutti e non mi ero ancora illuminata sulla ragione delle protezione che mi era diventata chiara dopo aver avuto gli atti di tutti i fascicoli aggiustati.

Per piacere, difondete le mie vicende si FB, se potete.

Saluti a Tutti.
Eva

Ps ho messo a conoscenza questa mail anche ad alcuni organi, persone che hanno sempre fatto le orecchie da mercante.

* * *

Al Spettabile Ordine dei Medici
Ministro della Sanità
e vari Organi in indirizzo

Oggetto: Esposto/Denuncia

La scrivente, dott. Eva Polak, cittadina italiana, nata in Ungheria il 19.1.1953, residente in Via Bernini 16, 51016 Montecatini Terme, denuncio i seguenti fatti che vedono coinvolto il mio medico di famiglia Dott. Michele Pepe praticante nello studio in Montecatini Terme, via San Martino, 2.

Premetto che,

1) da diversi anni, la mia famiglia è paziente del dott. Pepe, ma raramente frequento l'ambulatorio.
Il 11 febbraio c.a., verso le ore 19,00 ero raggiunta nella Biblioteca comunale dal Sindaco di Montecatini Terme, dott. Giuseppe Bellandi, di professione dottore presso l'ospedale di Pescia, accompagnato dall'assistente sociale, dott. Daniela Dami, i quali, a voce m'intimavano di sottomettermi volontariarmente ad un accertamento sanitario, minacciandomi di effettuarlo con la forza, in caso contrario.
Ero raggiunta in Biblioteca perché il dott. Bellandi ha dato ordine al personale di avvertirlo quando sono presente.
Come mi era riferito dal Sindaco, lui agiva su richiesta espressa del Procuratore della Repubblica di Pistoia, dott. Renzo Dell'Anno.

E' doveroso premettere che ho presentato diverse querele a carico del dott. Dell'Anno per aver manipolato gli atti ed i fatti di diversi procedimenti penali che mi vedevano/vedono per parte offesa.
Di queste vicende giudiziarie manipolate, fa parte una causa civile pendente che verte su occupazione abusiva di una casa popolare assegnatami dal Comune nel 1990, nello stato grezzo, nella quale avevo eseguito dei lavori autorizzati a mie spese.
La causa era intrapresa dal Sindaco di Montecatini a cui favore sarà emessa la sentenza, a breve, frutto di una frode processuale che vede coinvolto lo stesso dott. Dell'Anno, mente dell'iniziativa dell'accertamento sanitario obbligatorio, magistrati di varie procure/tribunali, quindi direttamente interessati affinché io sia azzittita attraverso un T.S.O..

Il dott. Bellandi non ha voluto fornirmi la richiesta fattagli dal dott. Dell'Anno né alcun atto scritto.
Mi ero documentata sulla mormativa che regola il T.S.O. estraendola dal sito www.ecn.org e dei casi precedenti, e mi ero resa conto degli abusi legittimati che non di rado portano, alla deficienza, alla morte, al suicidio delle persone trattate anche con elettroshock che non sono ammalate di mente, ma si erano messe contro il Potere maligno che regna la società.
La normativa prevede il ricorso avverso il T.S.O. solo a posteriori, ed io dovrei essere tratatta nella stessa struttura della quale fa parte il Sindaco, direttamente interessato affinché lui possa riprendere la casa da me completata e tutti i miei beni mobili, e che io fossi preparata allo sfratto coattivo tramite il lavaggio di cervello.
Il successivo rimedio giuridico, invece, dovrà essere giudicato dai magistrati da me denunciati che hanno appoggio presso gli organi di ogni grado di giudizio.

2) Rendendomi perfettamente conto della gravità della situazione che mette in pericolo la mia vita, ritenevo di poter rivolgermi con fiducia al mio medico di famiglia, che consideravo sempre per una persona onesta, affinché lo stesso certificasse che non soffro e mai soffrivo di alcun disturbo mentale, né minore, che non avevo mai assunto né psicofarmaci, né altri medicinali (ad eccetto della cura per ipertiroidite ordinata da uno specialista), non frequento lo studio, non mi ero mai lamentata nemmeno di depressione, e che lo stesso potesse certificare l'inesistenza di alcuna situazione che avrebbe giustificato l'accertamento finalizzato ad un T.S.O. obbligatorio affinché io non possa più tutelarmi giuridicamente e fossi dichiarata non credibile.
Intendevo farmi visitare dal dott. Pepe anche per far accertare che non presento alcun segno di puntura, di livido, considerato che sarò portata via con la forza dagli Agenti delle Forze dell'Ordine dal posto dove mi trovano.
Il mio timore è potenziato dal fatto che pochi mesi fa è deceduto un ragazzo romeno di 20 anni al quale era iniettato una sostanza di psicofarmaci a seguito della quale lo stesso era deceduto nella Caserma dei Carabinieri di Montecatini. Malgrado che i sanitari intervenuti non abbiano accertato se lo stesso fosse in grado di sopportare un TSO, il caso è stato archiviato senza colpevoli e senza che fosse stato seguito dai Mass-media trattandosi di una persona di origine estera come me.

A mia meraviglia, il dott. Pepe mi comunicava che era lui a richiedere l'accertamento del mio stato di salute, e a suo dire, affinché io possa seguire più “serenamente” le mie vicende giuridiziarie, cioè non poter difendermi per i torti subiti.
Alla mia richiesta di spiegazione, il dott. Pepe replicava che lui ha avuto una richiesta privata da parte del dott. Dell'Anno e del Dott. Bellandi della quale mi negava di fornire la documentazione motivando che è stata fatta a lui personalmente, quindi non mi riguarda.

Mi ero vista tradita proprio dal mio medico di fiducia. Il dott. Pepe non richiedeva l'accertamento sanitario a seguito del mio stato mentale, ma su specifica richiesta proveniente da “alto”, di persone che sono direttamente interessate ad influire drasticamente ed irreversibilmente sul mio stato mentale, se non sulla mia integrità, non per prevenzione, ma per pregiudicare i miei diritti di legge nella loro buona lena di proteggere i propri interessi personali.
In poche parole, se i Signori richiedenti avessero chiesto di tagliarmi una gamba affinché io non possa più camminare, il dottor Pepe avrebbe eseguito tali ordini, non in base della salute della mia gamba, ma di una richiesta proveniente da certi Poteri.

Ritengo che il dott. Pepe ha violato gravamente il suo giuramento d'Ippocrate e non agiva secondo la propria coscienza ed etica professionale, ma ha messo la sua funzione nell'interesse di terzi.
Un medico che agisce pure nella sua qualità di pubblico ufficiale, non dovrebbe avere alcuna superiore, ma dovrebbe essere imparziale e indipendente da qualsiasi Potere.

Un Medico, come da suo Codice Deontologico e Giuramento, NON deve sottostare ad alcuna "Autorità, se NON a quella di agire secondo Scienza e Coscienza.

Credo che il dott. Pepe ha fatto gioco delle Autorità consapevolmente perché nella mia cartella custodita presso lo studio non dovrebbe emergere alcun motivo che giustificherebbe la sua richiesta, salvo che questa non venisse manipolata a posteriori, come succede con gli atti giudiziari e amministrativi.

Tanto premesso, insisto affinché gli organi competenti vogliano esaminare il caso e trarne le conseguenze più opportune, e quali pubblico ufficiali, chiedendo eventualmente anche l'intervento delle autorità giudiziarie.
Chiedo che
- siano acquisiti i documenti in merito
- sia sentita personalmente dalla Commissione
- sia notiziata sul provvedimento preso, per iscritto, presso la mia residenza sopraindicata.
Per i maggior dettagli, si posso consultare gli atti inseriti nel sito www.mafiaspa.ch, il video inserito nel sito video.salonedellagiustizia.it inserito nella pagina 4 dicembre 2009, video CSM1 e CSM2, ed il video caricato su Youtube che si trova inserendo il mio nominativo.
Rimango a disposizione per qualsiasi informazione/richiesta.
Con ossequio.

Allegato: carta d'identità
Dott. Eva Polak

Da:
"dott.evapolak@virgilio.it"

A: ministro.salute@sanita.it; ferrruccio.fazio@sanita.it; francesca.martini@sanita.it; urpminsalute@sanita.it; urpminsalute@sanita.i; roberto.maroni@interno.it; vincenzo.carbone@giustizia.it; idv.donadi@camera.it; caposegreteria.ministro@interno.it; konzulatus@tin.it; huembit@tin.it; mission.roc@kum.hu
Cc: sindaco@comune.montecatini-terme.pt.it; renzo.dellanno@giustizia.it; giovannipaolo.nuvoli@giustizia.it; carlo.visconti@giustizia.it; 8262@rai.it; tg1@rai.it; roberto.scarpinato@giustizia.it; redazione@ilsecoloxix.it; cronaca.montecatini@lanazione.net; cronaca.pistoia@lanazione.net; amdiroma@roembit.org; prefetto.pref_pistoia@interno.it; urp.quest.pt@pecps.poliziadistato.it; questpt@interbusiness.it; anticrimine.quest.pt@poliziadistato.it; procura.torino@giustizia.it; procura.genova@giustizia.it; angiolino.alfano@giustizia.it; beniamino.deidda@giustizia.it; procura.roma@giustizia.it; telviolavangogh@inventati.org; telviola@ecn.org; antipsichiatriapisa@inventati.org; giorgio.napolitano@cosmag.it; c.deodato@governo.it; caliendo_g@posta.senato.it; iw0gvk@libero.it; pino.zarrilli@gmail.com; agmac@tele2.it; olgababenko@yahoo.it; larghi.claudio@virgilio.it; larepubblica@repubblica.it

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dibattitopubblDate: Venerdì, 26/02/2010, 00:12 | Message # 2
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Dr.ssa Eva Polak

Sono venuta in Italia il 17.3.1979 a causa di innamoramento in un cittadino italiano. Mi ero sposata il 6.12.1978 in Ungheria. Questa storia d'amore è finita malissimo: già nel periodo della gravidanza, l'uomo era diventato violento e mi ha abbandonato. Quando nato il figlio, si era completamente disinteressato di lui, il nostro figlio ho cresciuto completamente da sola. Dal 2001, non ha mai provveduto al pagamento di assegni di mantenimento, nonostante che una sentenza passata in giudicato presso la Cassazione ci stabilisca un assegno di mantenimento per ambedue.

All'epoca volevo andare via dall'Italia, però, nel 1986, mi ero innamorata in un altro italiano, tale dott. Massimo Morini, e mi ero rimasta in Italia solo per lui, in quanto me l’aveva chiesto, facendo finta di essere innamorato anche lui. Durante il Ns rapporto sentimentale, il Morini mi ha più volte chiesto il denaro in prestito, dandomi in cambio assegni - come ho scoperto dopo, non coperti, addirittura, altri falsi, compiendo l'azione consapevole di truffa con lo scopo di indebito arrichimento. Quando ho chiesto di restituirmi il denaro prestato, lo stesso ha cessato il rapporto e mi aveva detto di rivolgere al tribunale, affermando che mi avrebbe distrutto, avendo amicizie giuste, e che nessun giudice avrebbe mai provveduto contro di lui, "a causa di rapporto di amicizia massonico-mafioso" (parole letterali del Morini). Diceva anche di non avere mai amato me, ma di avere amato solo il denaro di cui disponevo. Solo dopo ho scoperto che nemmeno il titolo di dottore che esterna verso i suoi clienti, le Istutizioni, da decenni fosse vero.
I lunghi anni di rapporto sentimentale erano sfruttati dal Morini per liberarsi di suo patrimonio immobiliare e mobiliare molto ingente, con il quale mi rassicurava di restituire il mio avere, intestandolo a suoi familiari e persone di sua fiducia.

Già dopo la fine del rapporto, ho scoperto che il Morini ha tanti precedenti penali, fa parte di associazioni per delinquere, anche collegati con la tratta della prostituzione, di che era diffusa la notizia dai quotidiani, tra cui La Nazione, Il Tirreno.

Fino ad oggi mi trovo nella situazione incredibile e inverosimile. Esattamente come è stato promesso dal Morini, nessun giudice applica la legge, fino ad oggi il Morini non è stato obbligato a restituirmi il denaro sottrattomi con tanto inganno e non è stato condannato per il reato di truffa, previsto dal codice penale italiano come reato.

Alla vicenda Morini si era aggiunta una lotta per una casa popolare di 45 mq contro il Comune di Montecatini Terme che mi ha citata in giudizio per occupazione abusiva di una casa popolare a me assegnata nel 1990 nello stato grezzo con un’ordinanza comunale. Ho eseguito nell’immobile dei lavori autorizzati di completamento ed il valore degli stessi erano preventivati dall’Ente stesso in 40 milioni.
Il Comune non ha mai voluto regolarizzare il rapporto con me affinché possa agire nel momento più opportuno, a prescrizione dei reati commessi, con la stessa assegnazione e gestione del rapporto.
Il Comune ha negato di riconoscere i lavori e tutti i miei diriti di legge che vanto sulla casa ed i giudici hanno ignorato ogni prova da me prodotta.
Erano venduti tutti gli altri appartamenti del complesso PEEP del quale fa parte l’appartamento da me completato, ad eccetto il mio. Gli appartamenti simili, hanno trovato collocazione a lire 32 milioni all’epoca dei fatti, solo a me è stato negato lo stesso diritto pur avendo avuto tutti i requisiti di legge. Tutti i conduttori degli appartamenti assegnati dal Comune si trovavano nella stessa mia situazione di essere senza il contratto di affitto, a prescindere che a nessun altro era assegnato un appartamento nello stato grezzo, ma l’unica ad essere citata in giudizio ero io!

Devo vivere anche tante altre ingiustizie al di là del limite del inverosimile. Per esempio, sono stata improvvisamente e senza un motivo, trattata con violenza da un gruppo di agenti di polizia, trascinata per terra, in luogo pubblico, e deprivata della libertà personale per alcune ore. Come ho appreso da uno degli agenti, l'ordine di agire contro di me è partito da una delle persone che avevo querelato. Alla fine di gennaio, dall’ultima aggressione subita da una pattuglia della Questura, ero salvata da una passante che vedendo il trattamento disumano che stavano compiendo su di me, senza alcuna ragione, ha chiamato i giornalisti del quotidiano La Nazione i quali si erano intervenuti sul luogo di violenza e i miei agressiori hanno mollato “la preda”.

In base delle mie querele non si fanno indagini, le querele proposte da me non vanno avanti, si insabbiano, invece ogni querela contro di me va avanti e gli avvocati assegnatemi d'ufficio non svolgono il loro dovere d'ufficio e non mi difendono (il che può essere verificato negli atti processuali).
A reddito Zero, non mi è riconosciuto il gratuito patrocinio, ma comunque nessun avvocato accetta incarico da me perché sanno con quali potere sto lottando ed espressamente, mi hanno riferito che non possono compromettere la loro attività professionale che dipende dai magistrati.
Tutti i sostituti magistrati di Pistoia si erano astenuti formalmente da tutti i procedimenti che mi vedono per parte, compreso il Procuratore della Repubblica di Pistoia, a differenza che lui se li sceglie da quali procedimenti astenersi, ciò nonostante, continuano a procedere.

Le mie querele contro i magistrati hanno prodotto l’effetto che mi hanno iscritta a registro anche per reati inverosimili, per esempio, spionaggio politico e militare, affinché non possa reperire del lavoro. Negli atti giudiziari scrivono delle palesi assurdità per provocarmi, per istigarmi affinché io sbagli. Sono collocata fuori la legge, nessuno è punito chi commette reato contro di me perché le mie denunce o nemmeno sono registrate, o vanno insabbiato con lo scopo di prescrizione. Mio ex-marito da me denunciato perché non ci corrisponde gli assegni di mantenimento stabilito dalla Cassazione, era assolto con la formula piena e prosciolto.

Incredibilmente ed inspiegabilmente, il Questore di Pistoia, dopo avermi fatto umiliare, trattare con violenza, mi ha fatto sequestrare da 8 agenti emettendo poi un foglio di via da Pistoia per tre anni, in base delle affermazioni false e diffamatorie nei miei confronti. Con questa mossa, mi è stato impedito di tutelarmi giuridicamente, le richieste di autorizzazione ad accedere in Pistoia non vengono provvedute.
Nonostante il provvedimento di foglio di via, mi sono nominati avvocati di ufficio con studio in Pistoia che non si azionano per la mia difesa.

Di recente, avevo un’udienza presso il giudice di pace di Pistoia per il reato di diffamazione aperto a seguito della denuncia dell’avv. Daniele Vecchi, difensore del Morini, nel quale si era costituito lo stesso Morini. Non ho commesso alcun reato, ma ho solo esposto la verità dei fatti sul procedimento aggiustato a carico del Morini, in effetti, i magistrati nominativamente indicati non consideravano i manifesti diffamatorie. Ho esposto i manifesti allo scopo di sollecitare i PM di agire per la notizia di reato ivi contenuta perché questa era l’unica strada rimastami affinché gli organi giudiziari intervenghino. Nel procedimento, mi è stato negato ogni diritto di difesa del quale possono avvalersi anche i peggiori delinquenti.

Nel tribunale, erano presenti tante di quelle pattuglie, carabinieri, poliziotti, vigili, e stavano ancora arrivando altre, come se si trattasse di un grosso processo di Mafia o di Terrorismo. La presenza massicia delle persone che non una volta agivano contro di me con violenza, mi ha costretto di venir via dal tribunale pochi minuti prima dell’udienza, dove mi ero presentata per esercitare i miei diritti di difesa, non essendo presente nemmeno mio avvocato nominatomi di ufficio.

Sto facendo il Tour d’Italia denunciando di quanto inverosimile, assurdo, paradossale, mi sta capitando presso i Palazzi di Giustizia. Le mie querele presentate presso gli uffici della Polizia Giudiziaria pistoiesi erano trasmesse allo stesso querelato, il quale, dopo un’attenta valutazione del caso, o si era iscritto nel modello 45, meglio conosciuto atti non costituenti reati, cioè nel modello d’incestinazione, o non potendo non ravvisare i proprio reati, nel modello 44, ma a carico di Ignoti.

La Procura della Repubblica di Genova ha seguito le istruzioni di uso del trasmittente, e dopo non aver svolto un solo atto di indagine, senza degnarsi di acquisire i fascicoli che stavano a monte delle querele, il GIP provvedeva di mandare tutto all’archivio. Naturalmente, non dovevo rispondere per il reato di calunnia nemmeno io.

Non mi ero arresa a così tanta ingiustizia, quindi ho denunciato i magistrati liguri presso la Procura della Repubblica di Torino. Le querele hanno seguito la procedura standard di iscrizione nel modello 45 o 44 e archiviate senza indagine.
Ho ancora voluto agire in rispetto delle norme di legge, e ho denunciato i magistrati di Torino presso Procura della Repubblica di Milano.
Nemmeno i magistrati lombardi erano in grado di scoprire chi sarebbero gli Ignoti magistrati assegnatari di procedimenti presso i Palazzi di Giustizia torinesi, e le mie querele hanno trovato insabbiamento nel modello 44, a carico di Ignoti.
La prossima tappa è la Procura di Brescia, finché non mi ritroverò nella competenza dei magistrati fiorentini dopo aver toccato con le mie mani che la Giustizia-Ingiustizia è uguale da Palermo fino a Torino.

Dopo essere stata defraudata in Tutto, delegittimata in tutto, è in atto nei miei confronti un’emarginazione sociale estrema con lo scopo di ridurmi alla morte dalla fame.

Dott. Eva Polak

Un video creato dalla dottoressa in ricerca della giustizia:

http://www.youtube.com/watch?v=xq-JHn_Xn3k

 
dibattitopubblDate: Giovedì, 04/03/2010, 19:30 | Message # 3
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RICHIESTA DELLE MOTIVAZIONI DI A.S.O. INVIATA AL MEDICO CURANTE E ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MONTECATINI TERME DALL'ASSOCIAZIONE "BASTA RUBARE E MENTIRE" DI LAVAGNA

Babenko Olga
Associazione “Basta rubare e mentire”
c/o studio dell’Ingenier Traldi Francesco
Corso Buenos Aires 109
Lavagna 16033

3/03/2010

Al. Dr. Michele Pepe via San Martino 2,
51016 Montecatii Terme (PT)

Al sindaco del Comune di Montecatini Terme dott. Giuseppe Bellandi, viale Verdi 41
sindaco@comune.montecatini-terme.pt.it

All’assessore al Sociale, Politiche Giovanili
e Pubblica Istruzione
ennio.rucco@comune.montecatini-terme.pt.it

Al Servizio Sociali del Comune di Montecatini Terme g.grazzini@mct.it

Per conoscenza
all Ambiasciata d’Ungheria
mission.rom@kum.hu

Oggetto: Motivazione della richiesta dell’ASO nei confronti della Dr.ssa Eva Polak

Egreggi Sigg.ri,

Sono a chiederVi le infromazioni sulla richiesta di A.S.O. nei confronti della Dr.ssa Eva Polak, la cui si è rivolta nella ns. associazione raccontando di una serie di ingiustizie incredibili, al di là del limite della legalità, subite in seguito alla separazione coniugale dal congiuge italiano.

In quanto la Dr.ssa Polak ha coraggiosamente querelato reati di magistrati e di publici ufficiali, e prendendo in attenzione che l’amministrazione comunale ha dichiarato con il dolo il falso ideologico negli atti giudiziari nell’azione dello sfratto promossa contro la dottoressa (http://dibattitopubbl.ucoz.com/forum/43-233-1 – la breve descrizione del caso con atti di prova in allegato), si può, logicamente, dopo l’accurata analisi degli atti, sospettare anche le azioni persecutorie nei confronti della stessa.

Per quello che riguarda l’opinione della Dr.ssa Polak sui magistrati italiani e sugli operatori della giustizia, più precisamente che gli stessi sono criminali, la stessa opinione ha anche Silvio Berlusconi e tanti altri politici e cittadini italiani, solo il Dr. Antonio Giangrande ha querelato più di 15.000 (quindici mila) reati dei magistrati itlaliani, dovendo agire al livello delle Autorità Europei a cuasa della corruzione e conseguente “insabbiamento” di queste querele al livello nazionale italiano. Leggendo gli atti giudiziari presentati dalla Dr.ssa Polak, si crea l’impressione che la stessa è odiata per l’espressione pubblica di tale opinione. Circola la voce che l’A.S.O. è stato richiesto dai magistrati querelati dalla Dr.ssa Polak, come se fosse una specie di vendetta personale.

Per eliminare ogni dubbio, vi chiedo cortesemente di chiarire i motivi della richiesta di A.S.O./T.S.O, ovviamente allegando le prove chiare e precise, se ci siano.

Vi ricordo anche, che il comune fino ad oggi non ha preparato il proggetto d’assistenza orientato alla risoluzione della situazione economica più che precaria della Dr.ssa Polak, derivante dalla separazione coniugale e dalla truffa finanziaria subita da una persona di sua fiducia. Tale progetto è previsto dalla L. 328/2000 art. 3.

Davanti a me la Dr.ssa Polak si era presentata lucida e ha chiaramente, precisamente e dettagliatamente risposto a tutte le domande, provando il proprio detto con le prove documentali.

Fiduciosa di ricevere una risposta chiarificatoria esaurente, Vi porgo distinti saluti,

Babenko Olga
340 27 41 271
olgababenko@yahoo.it

 
dibattitopubblDate: Giovedì, 18/03/2010, 21:14 | Message # 4
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Ciao Eva, potresti rivolgerti in quest'associazione che è vicino a te:

http://violetta.noblogs.org/post/2004/10/24/chi-siamo-it-en-fr

A Firenze esiste da alcuni anni il gruppo Violetta Van Gogh, un nome come un'altro per vedersi e scambiare idee su come combattere l'impostura psichiatrica.

Di fronte alla pretesa scientificità della psichiatria noi denunciamo l'arbitrarietà e la barbarie di strumenti come il trattamento sanitario obbligatorio (il T.S.O. è un sequestro di persona legalizzato che impone a chi lo subisce un bombardamento di farmaci deleteri per il fisico e per la psiche, in non pochi casi somministrati a persone legate al letto di contenzione) l'elettroshock e le puerili forme di rieducazione (nei centri di recupero) offensive della dignità della persona. Per non parlare del marchio infame e degradante che viene incollato addosso per sempre a chi subisce trattamenti psichiatrici.

Vogliamo denunciare inoltre le responsabilità politiche che mantengono questo stato di cose per assecondare gli interessi delle multinazionali della terapia (industrie farmaceutiche, manualistica, università, scuole terapeutiche di vario tipo). L'industria dei rimedi contro la cosiddetta malattia mentale è tra le più fiorenti in Italia e nel mondo, ogni anno vengono messe in commercio gocce per dormire, pasticche per non piangere, pillole per sentirsi su: solo per il Tavor i medici italiani firmano ogni anno 17 milioni di ricette, l'elettroshock torna in auge e nelle nostre città non passa giorno senza che il sindaco non autorizzi un T.S.O.

Nel momento in cui si fa tanto strepito per riportare il "malato di mente" alla "normalità", un aspetto importante viene a galla : cosa è questa "normalità" ? Proviamo ad ascoltare i discorsi normali della gente normale, ad esempio sugli autobus, o nelle file in ufficio o in altri luoghi di "normalità.

Alcuni esempi :
Gli zingari nascono ladri, è nella loro natura, non si piegano -
Chi ha voglia di lavorare un posto lo trova sempre, basta adattarsi -
I matrimoni durano se si sa sopportare -
Bisogna sacrificarsi e alzarsi la mattina presto, se non si vuole perdere la giornata -

Non c'è che dire, con la "normalità" si passa la maggioranza del tempo a piegarsi, adattarsi, sacrificarsi e sopportare. Il senso della vita e dell'essere si perde nel meccanismo/uomo, vero è proprio bulloncino di carne infinitesima parte che deve inserirsi, funzionare, girare, annullarsi come individualità unica e irripetibile nella mostruosa macchina sociale.

Nel secolo diciannovesimo gli operai che si volevano ribellare al padrone gettavano i loro zoccoli di legno, in francese "sabot", negli ingranaggi delle macchine: era l'estrema difesa di gente costretta a lavorare per un progresso che gli si ritorceva contro.

Oggi ci si piega piuttosto ai consumi, siamo costretti a comprare: espulsi dall'ingranaggio produttivo, ci viene chiesto di aiutare la crescita economica acquistando beni e servizi e, come si è visto, i servizi psichiatrici sono in piena espansione.

A questo punto c'è da chiedersi : si può bloccare l'ingranaggio della psichiatria inserendo qua e là la ciabattina del ricoverato o lo zoccolo dell'infermiere ?

Mai come in questo momento la psichiatria viene usata a scopi che sono o apertamente politici o comunque funzionali al mantenimento di un certo ordine sociale (persecuzione degli oppositori : recentemente un ragazzo si è presentato al nostro gruppo per denunciare che, intenzionato ad aderire al movimento per lo sbattezzo organizzato dal circolo anarchico Papini di Fano (PS) è stato minacciato dal parroco, da cui era andato a richiedere la cancellazione dal registro parrocchiale come da regola del suddetto movimento, di essere sottoposto a T.S.O. se non avesse desistito dall'impresa. In altri tempi sarebbe stato approntato il rogo, oggi i nuovo inquisitori usano la chimica).

Chi fosse interessato all'attività del gruppo può intervenire agli incontri che si tengono ogni martedì alle 21.30 presso la sede del Movimento di Lotta per la casa, in via Palmieri 11/r.

oppure può scrivere all'indirizzo e-mail :

violettavangogh@inventati.org

Poiché l'argomento è ampio e richiede un minimo di approfondimento su alcuni aspetti tecnici, ci siamo organizzati in sottogruppi, per il momento tre : uno sugli psicofarmaci, uno sugli aspetti giuridici dei trattamenti psichiatrici e uno sull'informazione e la comunicazione.

 
amadeus96Date: Venerdì, 19/03/2010, 10:10 | Message # 5
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Se sono vere tutte queste affermazioni, non riesco a capire che cosa (la dottoressa) ci faccia, ancora, qui in questo paese di merda!
Se è ungherese, torni al suo Paese perché, di fronte alla persecuzione giudiziaria ed alle vendette dei magistrati denunciati, non ha scampo...
Mi fa sorridere l'episodio di quel signore che, chiesto lo "sbattezzo" al parroco, quest'ultimo abbia potuto chiedere un TSO!...
Non ne ha autorità alcuna!
E, poi, che cosa frega, a questo signore, restare battezzato? Chissenefrega?
Ammesso che quel prete possa avere delle connivenze con i soliti sciacalli, quel signore va a cercarsi delle noie per un fatto irrilevante come è il battesimo? Gli hanno messo - forse - un marchio a fuoco sul braccio dopo il battesimo? Non credo proprio... Pertanto, ripeto, che cosa gliene frega?
BAH!...


Sergio Sanguineti

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Message edited by amadeus96 - Venerdì, 19/03/2010, 10:12
 
dibattitopubblDate: Venerdì, 19/03/2010, 19:15 | Message # 6
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La dottoressa Polak ha avuto la storia d'amore con un magistrato, il quale le ha portato via tutto: beni e denaro (compiendo il reato di truffa). La donna è rimasta senza niente, solo con assegni falsi nelle mani. Quel magistrato aveva ottenuto denaro in prestito anche dai parenti di lei e quelli cel'hanno con lei, perché il tizio non restituisce il denaro. Dove va senza un soldo nelle tasche?
La dottoressa sta tentando di ottenere indietro quello che è suo, almeno una parte sola.
A me aveva detto di volere andare indietro in Ungheria, però senza denaro, come lo sai, non si va da nessuna parte.
Dai, sollecita i giudici a condannare l'ex convivente e a restituire il denaro, vedrai, che già il giorno dopo la dottoressa sarà bell'e contenta in Ungheria...

Scrivile o chiamale, ti racconterà la sua storia (allucinante!), se non l'hanno già imprigionato in TSO (il 11/03/2010 un giudice - nell'arco di un processo tra dr. Polak e avvocato Vecchi per una "diffamazione" - ha ordinato una perizia forzata per chiarire la capacità di intendere e volere... le hanno "fatto quadrato", da alcuni giorni che non la sento, ho paura che hanno già fatto qualche schifezza... tempo fa avevano mandato agenti di Polizia per pestarla... la mail, se non ricordo male è: dott.polak@virgilio.it )

 
amadeus96Date: Sabato, 20/03/2010, 11:07 | Message # 7
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E, ancora, BAH!...
Sai perché la dottoressa vien fatta passare per pazza? Innanzitutto perché ha osato denunciare e, perdipiù, un imbroglione-magistrato; secondariamente perché, soltanto un pazzo (od una pazza) può pensare di "innamorarsi" di un magistrato, di solito fornito d'una pietra al posto del cuore...
Ed è per questo che, ancora, esorterei la dottoressa a farsi rimpatriare a spese dell'Ambasciata d'Ungheria in Italia.
Si trova in un vicolo cieco, senza possibilità d'uscita!... Ha toccato quel che non doveva toccare; ha pubblicamente denunciato ciò che, la casta, vuol tener coperto!...
Anche a me, la compagna Cannarozzo dei servizi sociali di Savona, mi disse che ero colpevole di aver sollevato la questione "perché avevo denunciato" la sottrazione di minore; stessa cosa mi aveva detto la madre di mio figlio, omertosa della Barbagia come i banditi sardi, mentre la Cannarozzo, di origine calabrese, non ha perso il DNA calabrese dell''ndrangheta.
Come se ciò non bastasse, s'aggiunse il "genio" Lagazzi che, in CTU del 2005 (ordinata dal solito Cavatorta per menar il can per l'aia), suggeriva al Cavatorta di "ordinare trattamento psichiatrico coatto per il Dott. Sanguineti, onde prevenire possibili future ed imprevedibili conseguenze derivanti dal suo stato generale" (in pratica, avevo aspramente criticato l'operato della cricca del TM di Genova e contestato l'operato preconcetto della precedente demenziale CTU, fatta fare alla "Medica" Vera Magri Lago, perla di castronerie).
Quindi, come vedi, anche per gli italiani - queste canaglie - riservano i metodi (pratici e "psichici"), rispettivamente propri dell'Inquisizione e dell'orda nazi-comunista del XX secolo!
Bello, eh?
Ecco perché caldeggio la dottoressa affinché alzi i tacchi e ritorni al paesello suo, come sto per fare io, quantunque Italiano, sulla decisione di lasciare questo paese...


Sergio Sanguineti

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dibattitopubblDate: Sabato, 20/03/2010, 15:40 | Message # 8
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Ha querelato non solo ex compagno magistrato, ma anche i magistrati che hanno compiuto reati per proteggere il loro compagno. Mi pare, che ha querelato quasi tutti magistrati di Pistoia ormai.
Dopo essere rimpatriata, dove va in Ungheria? Vivrà per strada? Ha anche un figlio disoccupato, cittadino italiano, figlio di cittadino italiano che non ha mai adempiuto gli obblighi del padre.
Per risovere certe situazioni bisogna avere una certa fortuna... nessuno vuole stare male e subire ingiustizie... Ho visto, sull'esempio ormai di troppi casi, che per uscire da certe situazioni ci vuole la Giustizia da parte dei tribunali o un colpo di fortuna...
Buon fine settimana, Sergio!
 
dibattitopubblDate: Sabato, 20/03/2010, 15:43 | Message # 9
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A proposito, il Cavatorta, senza avere un titolo in medicina, ha proclamato che il Lupino (lo conosci?) sarebbe un malato mentale di una malattia mentale segreta, coi sintomi segreti.
Tutto ciò pur di trattenere la minore in affidamento a due avvocati di Genova che hanno ridotto la bambina "di pensare del suicidio" (da come verificato dalla C.T.U.).
 
amadeus96Date: Sabato, 20/03/2010, 22:14 | Message # 10
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E, quella, non è che una, tra le tante porcate che, da Ventimiglia a Massa, il Cavatorta ha fatto (e continua a fare!) da ben 34 anni, insieme con la cricca gravitante intorno alla "bottega" dell'illegale trib. minorile di Genova!
E tu, ancora, continui a sperare in una "giustizia" con la "G" maiuscola, quando le illegalità ed i soprusi vengono commesse da un tribunale che NON dovrebbe più esistere???
Quello di Genova, poi, (non unico) è inciuciato a doppio filo con la corte d'appello, mediante legami personali e di incarichi incrociati; un esempio, infatti, è l'autrice (Antonietta Simi) della CTU che, la corte d'appello, ordinò a mio carico a seguito di ricorso: la "dottoressa" non fece altro che creare un collage delle precedenti CTU e memorie, ribadendo le porcate fatte - fino ad allora - da Cavatorta & C. Ovviamente, non poteva fare diversamente, visto che la "dottoressa" fa CTU per l'appello mentre è "componente privato" presso il TM!... E quando mai - su un caso avversato in appello - smentirebbe se stessa per l'istruttoria da lei avallata nel TM sullo stesso caso?????
Non si può sperare in un miracolo della Provvidenza ma, più concretamente, in una seria e radicale riforma dello scassatissimo sistema giudiziario, con poderosi calci nel sedere a tutti gli artefici di questo iniquo disastro!...


Sergio Sanguineti

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Message edited by amadeus96 - Sabato, 20/03/2010, 22:18
 
dibattitopubblDate: Giovedì, 25/03/2010, 04:16 | Message # 11
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E sì, ho fatto male ad usare la "G", avrei dovuto scrivere così: "giustizia".
So come fanno perizie...
 
MariaRosaDeHellagenDate: Lunedì, 29/03/2010, 06:11 | Message # 12
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RISPOSTA ALLA LETTERA del 3/03/2010 della DR.BABENKO (fino ad oggi la risposta è giunta solo da uno dei destinatari):

Da: Grazzini Giovanni
A: Babenko Olga
Inviato: Gio 4 marzo 2010, 17:46:14
Oggetto: R: RICHIESTA MOTIVAZIONE E ASO/TSO DELLA DR.SSA EVA POLAK

-->

In riferimento alla sua mail le comunico che ho provveduto o consegnare copia della medesima alla dott.ssa Daniela Dami, quale assistente Sociale della U.O Politiche Sociali del Comune di Montecatini Terme, sono spiacente di non poterle dare informazioni dettagliaste sull’argomento da lei esposto, potrà nella giornata di domani contattare la dott.ssa Dami al seguente numero 0572 773531

Le porgo cordiali saluti

 
Vittima_SSDate: Giovedì, 08/04/2010, 20:59 | Message # 13
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Anche io mi sono sbattezzato, credo che è una questione d'onore per ogni citadino onesto.

Richiedi il modulo gratis di

Sbattezzo Cancellazione dalla Chiesa cattolica a:

axteismo@yahoo.it

 
Vittima_SSDate: Giovedì, 08/04/2010, 21:07 | Message # 14
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SBATTEZZO CANCELLAZIONE DALLA CHIESA CATTOLICA

Raccomandata A/R

data: ../ ../ ....

Al Parroco della parrocchia di:

.................

indirizzo: .............

cap ..... città ..........

OGGETTO: Istanza ai sensi dell'art. 7 del Decreto Legislativo n. 196/2003.

Io sottoscritto/a ............... , nato/a a ............ il ......... e residente a ............................ ,

con la presente istanza, presentata ai sensi dell'art. 7, comma 3, del Decreto Legislativo n. 196/2003, mi rivolgo a Lei in quanto responsabile dei registri parrocchiali.

Essendo stato sottoposto/a a battesimo nella Sua parrocchia, in una data a me non nota ma presumibilmente di poco successiva alla mia nascita, desidero che venga rettificato il dato in Suo possesso, tramite annotazione sul registro dei battezzati, riconoscendo la mia inequivocabile volontà di non essere più considerato/a aderente alla setta religiosa denominata "Chiesa cattolica apostolica romana".

Chiedo inoltre che dell'avvenuta annotazione mi sia data conferma per lettera, debitamente sottoscritta.

Segnalo che, in caso di mancato o inidoneo riscontro alla presente istanza entro 15 (quindici) giorni, mi riservo, ai sensi dell'art. 145 del Decreto Legislativo n. 196/2003, di rivolgersi all'autorità giudiziaria o di presentare ricorso al Garante per la protezione dei dati personali.

Dichiaro di rinunciare fin da subito a qualsivoglia pausa di riflessione o di ripensamento in ordine; avverto che considererò ogni dilazione come rifiuto di provvedere nel termine di legge (15 giorni, ai sensi dell'art. 146, comma 2, del D. lgsn. n. 196/2003) e che quindi ricorrerò immediatamente all'autorità giudiziaria o al Garante per la tutela dei dati personali, qualora Lei illegittimamente differisse l'annotazione richiesta ad un momento successivo al quindicesimo giorno dal ricevimento della presente.

Ciò, in ottemperanza del Decreto Legislativo n. 196/2003 (che ha sostituito, a decorrere dall'1/1/2004, la previgente Legge n. 675/1996), in ossequio al pronunciamento del Garante per la protezione dei dati personali del 9/9/1999 e alla sentenza del Tribunale di Padova depositata il 29/5/2000.

Si diffida dal comunicare il contenuto della presente richiesta a soggetti terzi che siano estranei al trattamento, e si avverte che la diffusione o la comunicazione a terzi di dati sensibili può configurare un illecito penale ai sensi dell'art. 167 del D.lgs. n. 196 del 2003.

Si allega fotocopia del documento d'identità.

Distintamente.

Firma ..............

Mittente:

..................

 
MariaRosaDeHellagenDate: Martedì, 27/04/2010, 21:51 | Message # 15
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Gentile Eva, ci faccia sapere se proceda con querele penale per l'art. 328 c.p. (omissione di atti d'ufficio)!
 
MariaRosaDeHellagenDate: Giovedì, 07/04/2011, 05:29 | Message # 16
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Petizione GIU LE MANI DA EVA POLAK - FERMIAMO LA PSICOPOLIZIA

http://dibattitopubbl.ucoz.com/forum/40-318-1#1366 (http://dibattitopubbl.ucoz.com/forum/40-318-1#1366)

LA MAGISTRATURA DEVIATA ED IL METODO TAVISTOCK DELLA PSICOPOLIZIA IN TOSCANA
Post n°1593 pubblicato il 06 Gennaio 2011 da vocedimegaride

http://blog.libero.it/lavocedimegaride/9717116.html http://blog.libero.it/lavocedimegaride/9717116.html

Tag: Appello, Bilderberg, Dante Alighieri, Denuncia, Eva Polak, Magistratura Deviata, metodo Tavistock, Potere Occulto, Progetto Cabala, Psicopolizia

GIU' LE MANI DA EVA POLAK!

Del caso Polak e della cittadina Eva in redazione ne sappiamo poco ma senz'altro non condividiamo i METODI illeciti adottati dalle Istituzioni democratiche e repubblicane e non ammettiamo la TORTURA ed altri abusi che - quando strumentalmente spacciati per misure cautelative - solitamente indicano la malafede del carnefice e non della vittima!
Non aggiungiamo parole o commenti a quanto denunciato in questo ed in altri videos al "popolo di internet" dalla cittadina italiana Eva Polak, coinvolta in un pazzesco processo alla "de Torquemada" nello squallido piccolo "Bilderberg italiota" mafio-massonico, con tanto di rogo appiccato e toghe sinistre svolazzanti nel pentacolo magico del POTERE OCCULTO.
Rilanciamo il suo appello, oggi, al Popolo Senziente, non a caso nella circostanza religiosa dell'Epifania che riabilita le vittime dell'olocausto pagano, le streghe, transustanziandole nella benevola effigie della generosa Befana, cara ai bambini...
La SALEM di Eva Polak non è ubicata nel folklore del tanto vituperato Mezzogiorno d'Italia ma nella più dotta ed illuminata, civile, TOSCANA il cui più illustre rappresentante, l'Alighieri Dante, sul nostro Belpaese lanciò il suo lucido anatema: " Ahi serva Italia, di dolore ostello... nave sanza nocchiere in gran tempesta... Non donna di province, ma bordello"
... ed è quantomeno singolare che io abbia ricevuto proprio stanotte questo appello, dopo una riflessione profonda sugli studi incrociati delle applicazioni del metodo Tavistock e del progetto CABALA della Psico-Intelligence deviata che molto mi interessano. Ciononostante, rilevo con estrema pena che nel caso Polak i nostri Inquisitori Deviati hanno applicato alla vittima designata mezzi molto rozzi e beceri, da perfetti Voraci Ignoranti, spogli di Scienza.... oltrechè di Coscienza (ma, si sa... quest'ultima è prerogativa SOLO degli Illuminati!)
(marina salvadore)

video:
http://www.youtube.com/watch?v=nCnA0dMC4Ac&feature=player_embedded

FIRMATE LA PETIZIONE


http://www.petizionionline.it/petizione/fermiamo-la-psicopolizia-/2909

http://www.petizionionline.it/petizione/fermiamo-la-psicopolizia-/2909

Per contattare la Dottoressa Polak
dott.evapolak@virgilio.it

 
MariaRosaDeHellagenDate: Giovedì, 07/04/2011, 06:23 | Message # 17
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L'Avv. Chiara Bimbi spiega la situazione

https://www.facebook.com/photo.p....9495080

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1982768089655&set=a.1107216201405.18153.1256806951&theater#!/notes/agnesina-pozzi/italia-vergogna-per-quanto-accaduto-ad-eva-polak-chi-si-muove/10150547629495080

Gentili Signori,

in qualità di difensore di fiducia della sig.ra Eva Polak, dietro autorizzazione della stessa, con la presente sono a relazionarVi su quanto accaduto nel procedimento penale n. 31/09 RG G.d.P. dinanzi al Giudice di Pace di Pistoia conclusosi in data 28.03.11, affinché possiate portare all'attenzione di organi istituzionali quanto accaduto.

Sono note da tempo le vicende della sig.ra Polak che, ritenendo di aver subito delle ingiustizie giudiziarie (che hanno visto protagonisti come controparti le suddette parti offese) con pesanti ripercussioni nella propria vita privata e sulla sua situazione economica, da anni si batte per vedere riconosciuti i propri diritti, arrivando a denunciare più volte numerosi magistrati del Foro di Pistoia. Svariati procedimenti sono ancora pendenti dinanzi al Tribunale di Genova, Foro competente in caso di giudizi riguardanti magistrati toscani. A sua volta la stessa è stata denunciata da magistrati per calunnia.

Numerosi sono gli abusi perpetrati nei suoi confronti, basti citare a titolo di esempio,il fatto che sostituti procuratori - già denunciati e a loro volta denuncianti della sig.ra Polak - ritengono di astenersi dall'esercitare l'azione penale in tutti i casi in cui la predetta è parte offesa, mentre esercitano fermamente l'azione penale nei procedimenti penali in cui la stessa è indagata. Ciò in palese violazione dell'art. 36 c.p.p. e, ove richiesto formalmente, rigettando anche le istanze di ricusazione ex art. 37 c.p.p.

La stessa è stata colpita da un foglio di via, emesso dal Questore di Pistoia su richiesta del procuratore della repubblica, che la obbliga a tenersi lontana dal Comune di Pistoia. malgrado ciò sistematicamente nei procedimenti in cui è imputata vengono nominati difensori di ufficio con sede esclusiva nel Comune di Pistoia, con particolare difficoltà della stessa di poterli contattare ed avere sessioni difensive.

Spesso le difese d'ufficio sono state trascurate, tanto che la stessa si è dovuta improvvisare difensore di se stessa, inviando personalmente istanze di ricusazione, remissione ecc.

Da poco, gennaio 2011, ho assunto la sua difesa.

Chiaramente , da quando recentemente ha reperito un difensore di fiducia extra Foro pistoiese, tutte le istanze presentate di gratuito patrocinio dalla stessa presentate vengono sistematicamente rigettate.

Se questo è il clima ostile dove la sig.ra Polak è chiamata a difendersi, ciò che è avvenuto nel processo penale n. 31/09 Rg GdP a Pistoia è fuori da qualsiasi regola di diritto.

Il procedimento prende le mosse da una querela presentata dall'Avv. Daniele Vecchi e da Massimo Morini per diffamazione nei confronti della sig.ra Polak a seguito di fatti verificatisi in Pistoia secondo cui la predetta aveva svolto un'attività di volantinaggio con contenuti offensivi e denigratori.Il volantino oggetto dell'imputazione, infatti, riguardava anche numerosi magistrati de foro di Pistoia, compreso il Sostituto procuratore che ha esercitato l'azione penale.

Nel processo predetto, di fronte all'inattività del difensore di ufficio nominatole in udienza, la sig.ra Polak si è vista costretta a presentare istanze di ricusazione, di remissione alla Suprema Corte di Cassazione, facendo presente che parti offese del procedimento erano anche i numerosi magistrati nominati. Fra le istanze presentate Tutte le istanze sono state rigettate.

Svolta l'istruttoria, il giudice di Pace ha disposto d'ufficio l'effettuazione di una perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e di volere della sig.ra Polak.

Veniva nominato un primo Perito che dopo poco tempo chiedeva di essere sollevato dall'incarico.

veniva successivamente nominato un secondo perito, il Dott. Giovanni Carlesi, il quale, ha redatto una perizia psichiatrica, arrivando a conclusioni pesantissime, SENZA AVERE MAI VISITATO L'IMPUTATA, basandosi su un carteggio e del materiale cartaceo e audiovisivo, peraltro estrapolato per estratti e non riportato nel suo integrale contenuto, decontestualizzando strumentalmente le frase e le affermazioni ivi contenute.

Le conclusioni trancianti del Dott. Carlesi SENZA UNA PREVENTIVA VISITA DELLA IMPUTATA sono "delirio querulomane ( di rivendicazione - querela) monotematico, strutturato e sistematizzato, inseribile in un probabile quadro di schizofrenia paranoide"..."Ritengo che l'imponenza del sistema delirante che informa in modo costante e insistente il pensiero del soggetto, sia da ritenere incapace di intendere e di volere al momento dei fatti a lei contestati. E lo sia in maniera totale. ...Per il turbamento del contesto sociale, per la reiterazione dei danni provocati con il suo comportamento e per le note di aggressività minacciosa, ritengo che sussistano elementi obiettivi per una sua pericolosità sociale".

Avuto cognizione della perizia, all'udienza del 13.01.11, dove ho assunto la difesa, ho richiesto un termine a difesa, invitando la sig.ra Polak a rivolgersi ad un buon psichiatra a cui sottoporre la perizia e che fosse disponibile a visitare la predetta. La sig.ra è stata visitata dal Prof. Vittorio Volterra, già Ordinario di Psichiatria della Facoltà di Medicina di Bologna, il quale, nel poco tempo concesso ha redatto un parere pro veritate con cui venivano fermamente contestate le metodologie utilizzate dal Perito di ufficio.

All'udienza del 28.03.11, fissata per la discussione, sulla base del pare pro veritate da valere come memoria difensiva ex art. 121 c.p.p. che ho depositato in atti, ho richiesto la rinnovazione della Perizia. Il Giudice di Pace ha invitato le parti a formulare le conclusioni e a procede alla discussione dopo di che ha assolto la sig.ra Polak ex art. 530 1 ° comma c.p.p. dichiarandola non imputabile in quanto totalmente incapace di intendere e di volere ed ha disposto la trasmissione immediata all'Autorità di Pubblica Sicurezza competente affinché provvedano ad adottare tutti i provvedimenti del caso (TSO, OPGC), prendendo termine di giorni 30 per il deposito dei motivi della decisione.

Atteso che si tratta della sig.ra Polak e che il Sindaco di Montecatini nel marzo 2011 ha già richiesto ben 3 Accertamenti Sanitari Obbligatori sulla base di certificati medici risalenti al febbraio 2010, è molto probabile che prendendo spunto dalla perizia del Dott. Carlesi, che ha dichiarato socialmente pericolosa una persona senza neppure averla visitata né incontrata, possa essere adottata quanto prima la misura di sicurezza più pesante.

Ritengo che i fatti sopra esposti rivestano aspetti di indicibile gravità, sotto molteplici profili.

Rimango in ogni caso a Vs. disposizione per ulteriori chiarimenti a riguardo.

Cordiali saluti

Avv. Chiara Bimbi

 
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