Dibattito pubblico
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Caso della bambina MICHELLE
dibattitopubblDate: Venerdì, 09/10/2009, 02:10 | Message # 1
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Un giorno Antonio è tornato a casa e non ha più torvato né moglie né figlia. Fa querela per scomparsa. Dopo alcuni giorni scopre che la moglie con la figlia si trovano in un centro di antiviolenza. Antonio ritiene di non essere mai stato violento. Vicini di casa dichiarano che sembravano una famiglia felice e non hanno mai sentito rumore di percosse né di litigi.
Ad Antonio è stato negato il diritto di presunzione di innocenza e il servizio sociale si rifiutava di organizzare gli appuntamenti sorvegliati della bambina con il padre, ORDINATI DAL TRIBUNALE DEI MINORI.

All'inizio nessuno sapeva dove si trovava la bambina, con chi aveva contatti, se subiva o meno maltrattamenti e/o sevizie dal personale e dai gestori dell'istituto.

Insistendo e lottando incesssamente, Antonio è riuscito ad avere un appuntamento con la figlia, sorvegliato dai servizi sociali, e aveva scoperto che in soli tre mesi la bambina è stata plagiata dalla madre e ridotta mella PAS (sindrome di alienazione genitoriale) acuta nei suoi confronti.

Assitentei sociali né giudici del tribunale dei minori non si attivavano per fornire alla bambina una vita normale e le cure necessarie per la PAS aquisita nell'istituto (psichiatri consigliano affidamento temporaneo esclusivo al genitore contro di cui è stata attivata la PAS, affermando che tale soluzione funziona come cura miracolosa).

Il caso di Antonio assomiglia al caso di Gianni Furlanetto di Firenze.

Antonio aveva preparato una Petizione per i diritti della sua figlia (http://www.liberatemichelle.org/):

LIBERATE MICHELLE DALLA DETENZIONE IN UN ISTITUTO!

MIA FIGLIA, LA PICCOLA MICHELLE, SI TROVA RINCHIUSA PRESSO IL C.D. RIFUGIO SEGRETO DI UN NOTO CENTRO ANTIVIOLENZA DELLA PROVINCIA DI PALERMO, DOVE E’ STATA PORTATA DI NASCOSTO A SEGUITO DELLE STRUMENTALI ACCUSE RIVOLTE DALLA MADRE VERSO DI ME. IN ATTESA DI DIMOSTRARE LA FALSITA' DI QUALUNQUE ACCUSA, CHE ANCORA NON CONOSCO – AD OGGI NESSUNO SI E’ DEGNATO DI FARMI CONOSCERE LA DOCUMENTAZIONE E, SOPRATTUTTO, LE RELAZIONI DEI SERVIZI SOCIALI -, MIA FIGLIA NON MI VEDE DAL 4 SETTEMBRE, NON SA DOVE SONO, COSA STO FACENDO, SE L'HO ABBANDONATA, SE HA ANCORA UN PAPA' E, SOPRATTUTTO, NON SA PERCHE' E' STATA ALLONTANATA DALLA SUA CASA, DAI SUOI GIOCHI, DAI SUOI AFFETTI. FIRMA ANCHE TU LA PETIZIONE, DAMMI FORZA E SOSTEGNO. AIUTAMI A FAR TORNARE A CASA MIA FIGLIA, E A FARLA USCIRE DA QUESTO INCUBO.

Contatti del padre della bambina Antonio D'Anna: folysos@libero.it , malones@hotmail.it, 3283434742

Pagina sul Facebook di Antonio d'Anna: http://www.facebook.com/profile.php?ref=profile&id=1256806951#/profile.php?id=1008942296 (http://www.facebook.com/profile....8942296)

 
dibattitopubblDate: Giovedì, 12/11/2009, 16:33 | Message # 2
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Un'intervista con il padre della bambina Antonio D'Anna

http://www.youtube.com/watch?v=K6B6aaOVZGE

 
dibattitopubblDate: Giovedì, 10/12/2009, 19:44 | Message # 3
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ANTONIO D'ANNA A "CHI L'HA VISTO"

REPORTAGE RACCAPRICIANTE CON DOCUMENTI GIUDIZIARI

http://www.youtube.com/watch?v=fMLsJhVuJRQ

Figli rapiti dalla Giustizia-Antonio D'Anna a chi l'ha visto - 7 dicembre 2009

Così vengono rapiti i nostri figli dai Tribunali, S Sociali e centri antiviolenza donne!
Chiede l'intervistatrice rai:-" E non si deve sentire anche l'altra parte,il marito? "
Risponde la responsabile dei S. Sociali:-" Se c'è un sospetto di violenza domestica,NO! "
Ma caxxo!...questo non è un sospetto, è una dichiarazione di una donna che vuol togliere la figlia a un padre! e le donne dei S Sociali (chisà xkè sono TUTTE donne) giocano sulla pelle dei bambini.
Cosa è un sospetto?!?!
Ci sono in Italia su tutto il territorio più di 120 centri antiviolenza donne.
Cosa significa questo comportamento dei Tribunali?!...che se gli uomini avessero almeno 1 (UNO) centro antiviolenza uommini
e andassero a proporre "UN SOSPETTO", gli darebbero la figlia togliendola alla madre ??????????
CREDO che dietro questi "sospetti" ci siano chiaramente interessi diversi.
Questa è violenza, violenza sui papà e sui loro figli, una violenza che DEVE essere denunciata a Strasburgo e che non sia solo un atto fatto di carte ma di precise responsabilità PENALI.
4 giorni fà a Padova un altro papà si è suicidato xkè non gli facevano vedere il figlio.
32 mila sono in Italia i bambini sottratti ai genitori e rinchiusi nei LAGHER delle case famiglia...Un giro di MILIARDI

 
dibattitopubblDate: Giovedì, 24/12/2009, 16:27 | Message # 4
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La storia prosegue: il servizio sociale si rifiuta di osservare l'ordine dei giudice, la procura omette di provvedere d'ufficio contro reati dei servizi sociali degli artt. 328 e 388 c.p.

http://www.youtube.com/watch?v=o4JfMvSY-C4

 
MariaRosaDeHellagenDate: Sabato, 06/03/2010, 02:49 | Message # 5
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Il padre manifesta, chiedendo di osservare la legge

 
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