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Allarmante situazione dei bambini negli istituti in Europa e
dibattitopubblDate: Mercoledì, 17/06/2009, 21:46 | Message # 1
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http://www.unicef.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/591

Allarmante situazione dei bambini negli istituti in Europa e Asia centrale

Ginevra, 31 maggio 2005 - In preparazione della Consultazione regionale sulla violenza contro i bambini in Europa e Asia centrale di Lubiana (5-7 luglio 2005), l'UNICEF raccoglie dati sulla violenza dei bambini negli istituti.
La violenza contro i bambini negli istituti è diffusissima, secondo ricerche effettuate dall'UNICEF in previsione di un'importante Conferenza sulla violenza contro i bambini in Europa e Asia centrale. La ricerca ha anche rivelato gravi lacune dal punto di vista della conoscenza del fenomeno e dei dati.
"I bambini che vivono in istituti (dalle case famiglia ai centri di detenzione) sono terribilmente vulnerabili" - ha dichiarato Maria Calivis, Direttore regionale UNICEF per Europa centro-orientale e Comunità degli Stati Indipendenti (CSI). "Essi sono vulnerabili perché rimangono isolati dalla società e vivono in un ambiente chiuso. E quanto più sono segregati, tanto più aumenta il rischio di violenza e diminuisce la possibilità che queste violenze vengano denunciate. Non dobbiamo dimenticare che questi bambini, prima di approdare a un istituto, hanno già passato esperienze durissime. Sono stati colpiti da problemi familiari, e questo non fa che aumentare la loro vulnerabilità".
La Consultazione sulla violenza contro i bambini in Europa e in Asia centrale, una delle nove previste in tutto il mondo su questo argomento, si terrà in Slovenia all'inizio di luglio e contribuirà allo studio del Segretariato Generale dell'ONU sulla violenza contro i bambini, che verrà completato nel 2006.
Nessuno sa esattamente quanti bambini, in Europa e Asia centrale, vivano in istituti, ma le stime indicano intorno a un milione di bambini. "C'è un grave e fondamentale gap di conoscenze sui dati" - ha dichiarato Maria Calivis - "che rende la questione 'invisibile' e impedisce di affrontarla in modo efficace".
I risultati delle ricerche attualmente disponibili stimoleranno probabilmente accese discussioni nel corso della Consultazione regionale:
ricerche in corso in Irlanda indicano abusi protrattisi per decenni: un'indagine ha raccolto 3.000 denunce, 60% delle quali da parte di ultracinquantenni che, da bambini, avevano subito abusi negli istituti (fonte: Commissione d'inchiesta sui servizi per l'infanzia, Irlanda)
il Comitato ONU per i diritti dell'infanzia ha espresso preoccupazione per la mancanza di chiari divieti contro le punizioni corporali negli istituti in Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Kirghizistan e Moldavia
un rapporto del Kazakistan rivela che l'80% dei bambini nei collegi viene trattato "con crudeltà" (fonte: Rapporto alternativo delle ONG al Kazakistan, Almaty 2002)
in interviste ai bambini in istituti in Gran Bretagna, 62 bambini su 71 intervistati hanno riferito di violenze fisiche tra bambini, e metà di loro avevano sperimentato direttamente violenze che andavano da coltellate, calci e botte, ad atti di vandalismo per danneggiare le loro proprietà personali, a minacce (fonte: Cawson P, Berridge D, Carter C, and Renold E: Phisical and Sexual Violence Amongst Children in Resitential Settings: Exploring experiences and Perspectives, University of Luton and NSPCC, 2001)
L'UNICEF lancia un allarme sulla giustizia minorile, poiché le ricerche segnalano che i minori in conflitto con la legge corrono il più alto rischio di subire violenze nelle prime fasi, pre-processuali, di detenzione. Il Comitato ONU per i diritti dell'infanzia ha segnalato il problema dei maltrattamenti da parte di funzionari di polizia contro bambini e giovani in stato di custodia giudiziaria in Albania, Francia, Georgia, Romania, Svizzera, Ucraina e Uzbekistan.
I giovani spesso vengono tenuti in custodia cautelare assieme agli adulti, incrementando così il rischio di maltrattamenti. In Germania vi sono prove di minacce, ricatti e persino stupri (fonte: National Coalition for Implementation of the UN Convention on the Rights of the Child in Germany, Supplementary Report).
In Croazia, il personale di custodia è stato visto prendere i ragazzi a calci, botte e bastonate (fonte: Consiglio d'Europa, Comitato contro la tortura).
"Tutto questo è inaccettabile" ha dichiarato la Calivis "La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia detta le norme per i bambini in istituto. Il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa ha ulteriormente specificato i diritti dell'infanzia in istituto, incluso il diritto a non subire violenze. Le regole ci sono, occorre applicarle".
L'UNICEF chiede ai ministri che parteciperanno alla Consultazione del prossimo luglio su bambini e violenza di:
-promuovere leggi che vietino ogni forma di violenza contro i bambini, in qualsiasi luogo: negli istituti, nelle scuole, in famiglia e nella comunità
-garantire che collocare i bambini in istituti o in centri di detenzione rappresenti la soluzione estrema a cui ricorrere
-avviare un sistema di raccolta di dati coerenti, comparabili e disaggregati sui bambini negli istituti in tutta la regione;
-controllare l'operato del personale che si occupa dei bambini, garantire loro una retribuzione adeguata e assicurarsi che siano formati a gestire tensioni e conflitti che possono sfociare in violenza
-creare una procedura efficace che permetta ai bambini in istituto di sporgere denuncia e assicurarsi che i bambini ne siano a conoscenza
-garantire che questi bambini abbiano contatti regolari con le loro famiglie, salvo il caso in cui ciò possa essere nocivo per loro stessi
NOTA:
L'UNICEF sta raccogliendo tutte le ricerche e gli studi sulla violenza contro i bambini negli istituti, in preparazione della Consultazione regionale sulla violenza contro i bambini in Europa e Asia centrale, prevista a Lubiana, in Slovenia, dal 5 al 7 luglio 2005, ospitata dal Governo sloveno e co-organizzata da Consiglio d'Europa. UNICEF, OMS, OHCHR e Gruppo consultivo delle Ong (Organizzazioni non governative).
Il Segretario Generale dell'ONU ha nominato un esperto indipendente, Paulo Sérgio Pinheiro, per condurre uno Studio globale sulla violenza contro i bambini. La ricerca mira a promuovere interventi per prevenire ed eliminare la violenza contro i bambini a livello internazionale, regionale, nazionale e locale.
La ricerca è condotta su mandato dell'Assemblea Generale dalle Nazioni Unite, con l'obiettivo di unificare le ricerche esistenti e le informazioni rilevanti circa le forme, le cause e le conseguenze delle violenze a danno dei bambini e dei giovani (fino all'età di 18 anni). Un ampio studio sarà pubblicato nel 2006 e le raccomandazioni che ne deriveranno saranno presentate all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Nove consultazioni condotte a livello regionale, fra cui la riunione in Slovenia del 5-7 luglio, raccoglieranno informazioni sulla violenza contro i bambini commessa in quattro contesti: la casa, la comunità d'appartenenza, la scuola e gli istituti. Esse definiranno l'agenda degli interventi e contribuiranno alle raccomandazioni per lo studio del Segretario Generale.

 
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