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IL CASO DI DANILO FILIPPINI e calciopoli
agnesinapozziDate: Venerdì, 08/04/2011, 08:34 | Message # 1
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Egr. Dott. Regalia...premesso che, avendo ricevuto solo oggi la sua raccomandata, datata 30/04/2009 in risposta alla mia comunicazione del 29-04-2009, non sono in grado di trasmetterle, come da sua richiesta, entro e non oltre l'8 maggio, copia della voluminosa documentazione relativa alle vicende sportive, legali e giudiziarie della A.C. Pro Patria et Libertate, di cui cmq il dott. Roberto Antonelli è perfettamente a conoscenza, nelle vesti di curatore fallimentare della Pro Patria et Libertate Calcio srl e di Presidente del Collegio sindacale della Pro Patria Gallararatese GB ( ? ) non posso che RIBADIRLE che La denominazione PRO PATRIA e relativo Know How sia un valore patrimoniale assunto legittimamente a TITOLO ONERESO dalla ASSOCIAZIONE con delibera della FIGC a firma del presidente Matarese e del segretario Petrucci in data 17-07-1987, come peraltro risulta provato dalla perizia del CTU dott. Ortolani di Milano e ben nota al Tribunale di Busto Arsizio nei i diversi procedimenti civili e penali e ILLECITAMENTE riconosciuto alla S.G. GALLARATESE ( matricola 20 470 che nulla ha che fare con l'ASSOCIAZIONE PRO PATRIA matricola 40430 ) con una azione "truffaldina" della FIGC nel 1995 in palese violazione di norme federali e di legge a copertura di quella che fu presentata come una storica FUSIONE tra Busto e Gallarate e che fu in realtà una ignobile TURLUPINATURA della tifoseria. Le trasmetto cmq per opportune riflessioni e considerazioni copia della denuncia querela alle Procure di Roma,Milano e Varese, datata 28 luglio 2005 e copia della denuncia querela alla Procura di Napoli datata 1 marzo 2009. Peraltro sto predisponendo un articolato ricorso al TAS di Losanna per portare a conoscenza del mondo intero cosa può succedere in Italia dove il "diritto" può essere "strimpellato" dai cosidetti "operatori" per fare TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO! Dice cmq un noto proverbio albanese : LA VERITA' PUO' TARDARE MA VINCE SEMPRE.........
La ringrazio per la cortese attenzione e le porgo un cordiale saluto.

Danilo Filippini
********

Spettabile PROCURA della
REPUBBLICA di NAPOLI
Alla c.a. PM Dott. Giuseppe Narducci
Alla c.a. PM Dott. Filippo Beatrice

Oggetto: Atto di formale denuncia e querela ed integrazione del procedimento penale nr 4391/02 R.G. denominato OFF-SIDE, nei confronti di Carlo Tavecchio presidente LND/FIGC e vice presidente FIGC in concorso con altri dirigenti , per i reati previsti e puniti singolarmente e/o in concorso dall’art 314 ( peculato ) dall’art. 323 ( abuso d’ufficio ) dall’art. 328 ( omissione d’atti d’ufficio ) dall’art. 416 ( associazione per delinquere ) dall’art. 416 bis ( associazione di tipo mafioso ) dall’art 482 ( falsità in documenti ) dall’art. 582 ( lesione personale ) dall’art. 640 (truffa ) e dalla legge n. 401/1989 ( frode sportiva )
Il sottoscritto Danilo Filippini, che elegge domicilio in Cugliate ( Varese ) in Via Filippini 54 ( cell 338 4418766 mail danilo.filippini@gmail.com ), in nome proprio e quale presidente della A.C. Pro Patria et Libertate, con la presente da valersi ad ogni effetto de legge, CHIEDE che siano contestati i reati di cui all’oggetto con il sequestro presso il CONI a Roma e la FIGC a Roma, Milano e Varese di tutta la documentazione relative alle vicende della Associazione per i seguenti motivi:
La A.C. Pro Patria et Libertate è subentrata nei diritti sportivi e patrimoniali della Pro Patria et Libertate calcio srl ivi compresa la denominazione PRO PATRIA e relativo know how considerati valori patrimoniali ed assunti a titolo oneroso con convenzione formale pretesa da FIGC come da delibera del 17-07-1989 sottoscritta dal segretario generale FIGC dott. Giovanni Petrucci e dal presidente dott. Antonio Matarrese con riconoscimento fondamentale della anzianità della affiliazione e relativo numero di matricola 40430.
In data 2-07-1993 veniva incredibilmente e illecitamente iscritta al campionato una Pro Patria et Libertate srl mai legittimata a subentrare nella sede, da cui siamo stati estromessi illecitamente, nei diritti sportivi e nei valori patrimoniali della Associazione ( nonostante esposti a FIGC e CONI ) , ribadisco assunti formalmente a titolo oneroso, con il Sottoscritto che si è dovuto dissanguare per far fronte agli impegni con messa all’asta di tutti i miei beni in Italia e Svizzera.
Al campionato 1995/96 veniva invece iscritta al campionato una Pro Patria Gallaratese G.B. in breve Pro Patria srl con ennesimo riconoscimento truffaldino della sede e della assunzione della denominazione e relativi know how, tuttora utilizzati grazie ad una indebita appropriazione ed illeciti su illeciti che hanno finito col procurarmi ingenti danni patrimoniali ed un crollo psicofisico con ricovero in una struttura psichiatrica in Svizzera e dichiarazione di invalidità nel mese di settembre del 1995 .
Finalmente in data 17-07-1997, riconosciute le irregolarità di legge e federali, dalla FIGC di Milano , grazie alla produzione di documenti che provavano inconfutabilmente la nostra titolarità, veniva accettata la iscrizione al campionato 1997/98 della A.C. Pro Patria et Libertate con richiesta legittima della anzianità di affiliazione e di ogni pregresso diritto di legge e federale.
Dopo otto gare di campionato e 10 punti conquistati sul campo, con l’ennesimo provvedimento illecito a firma CARLO TAVECCHIO ( comunicato uff. n. 19 bis del 20-11-97 ) la A.C. Pro Patria et Libertate veniva esclusa dal campionato ( ? ) a cagione della insufficiente documentazione prodotta all’atto della iscrizione ( ? ) con svincolo d’autorità di tutti i calciatori tesserati.
La “ kafkiana” vicenda proseguiva nel paradosso quando dopo nostro motivato ricorso con ennesimo provvedimento illecito “ di carattere eccezionale” venivamo riammessi alla sola DISPUTA DEL GIRONE DI RITORNO con coercitiva pretesa di una nuova affiliazione, per tentare di farci decadere dai diritti portati dalla anzianità di affiliazione e con il ritesseramento, fuori termine, dei calciatori e nonostante un circostanziato esposto delle squadre del campionato per una inqualificabile FRODE SPORTIVA senza precedenti.
Al termine del campionato , pena la non iscrizione alla stagione 1998/99 il presidente CARLO TAVECCHIO con ulteriore coercizione pretese il pagamento delle spese arbitrali di tutto il campionato!
Contestavo pubblicamente questi incredibili fatti ed altri ancora al presidente CARLO TAVECCHIO nel corso della assemblea regionale a Milano del 7-11-1998 , compreso l’illecito accantonamento di £ 500 milioni per un investimento immobiliare mai autorizzato da una regolare assemblea, fatto grave che diventerà un’abitudine per il dirigente in questione ( vedi Roma ), con comportamenti sempre più aberranti, come sono in grado di provare con documenti e testi in ogni momento e in ogni sede . Finivo l’intervento rassegnando pubblicamente le dimissioni da quella che avevo dichiarato essere UNA ASSOCIAZIONE A DELINQUERE !
Alla riunione era presente il presidente della Emilia Romagna Arch. Alberto Mambelli ,candidato alla presidenza nazionale , che mi invitò a Bologna dove mi produsse copia del certificato penale storico di CARLO TAVECCHIO che avendo subito condanne penali per oltre un anno risultava ai sensi dell’art 29 delle Carte Federali essere INCANDIDABILE ed INELEGGIBILE alle cariche federali peraltro con una reiterata falsa dichiarazione dell’ONORABILITA’ prevista dalle NOIF per il tesseramento! Per non parlare di tanti altri comportamenti, che sono in grado di provare, che forse non hanno rilevanza penale ma che sicuramente la dicono lunga su un PREGIUDICATO che parla continuamente a vanvera di ETICA e MORALITA’. Per esempio un fallimento nel 1996 della società Intras srl per 7,5 miliardi di lire , di cui era l’amministratore, con cambiali per 900 milioni mai onorate , in parte avallate da una certa BRENNA ADELE assunta poi dal TAVECCHIO al Comitato Lombardo .Per non parlare della irregolare apertura il 25-11-1999 di un conto corrente alla Banca Cariplo di Milano con il trasferimento di oltre 20 MILIARDI della LND/FIGC nonostante l’esposto della allora v.p Luigi Ragno a tutte le ISTITUZIONI dello Sport.
Il sottoscritto, personaggio troppo scomodo per il mondo dello sport, dopo aver investito incredibili risorse economiche miliardarie ed umane, è stato illecitamente radiato dalla FIGC con il responsabile silenzio del CONI, in maniera assolutamente truffaldina e contro i diritti sanciti dalla COSTITUZIONE per impedirmi di far valere ogni titolarità della A.C Pro Patria et Libertate, approfittando anche dei miei problemi di salute e di quella MAFIA che regna sovrana, come dichiarato in una recentissima conferenza stampa a Napoli, anche “LAGGIU’ AL NORD”!
Sono a completa disposizione della Autorità Giudiziaria, per essere ascoltato, assumendomi ogni responsabilità per la GRAVITA’ dei fatti denunciati, riservandomi la produzione di PROVE DOCUMENTALI e l’indicazione di testimoni.
Sono pertanto a richiedere ogni provvedimento URGENTISSIMO per impedire al PREGIUDICATO in questione di continuare a reiterare ILLECITI su ILLECITI ai danni dello SPORT, a cominciare dalla sua ricandidatura alla presidenza della LND FIGC grazie alla connivenza mafiosa di tanti CONFRATELLI !
Chiedo di essere formalmente preavvisato a termini di legge in caso di archiviazione.
PER FAVORE… prima che continui a fare altri danni, “FISCHIATE” una volta per sempre al rag. CARLO TAVECCHIO un definitivo OFF-SIDE!!!!!!!!!

Cugliate ( VA ) 1 marzo 2009 A.C. Pro Patria et Libertate

Filippini Danilo

 
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