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Cerchiamo bambino Kristian!!!
StopTraffickingOfChildrenDate: Mercoledì, 16/06/2010, 00:57 | Message # 1
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INVIA UN APPELLO PERCHE’ KRISTIAN SIA RESTITUITO ALLA MADRE NATURALE A: Tribunale per i Minorenni di Lecce - Fax: 0832 307874 -tribmin.lecce@giustizia.it Ministero della Giustizia: giustizia.minorile@giustizia.it

Gentili Signori.

Sono una mamma di 33 anni a cui oltre tre anni fa il Tribunale per i Minorenni di Lecce ha tolto il suo unico figlio che oggi ha otto anni. Sono oltre tre anni che non lo vedo e da oltre tre anni combatto per poterlo riavere un giorno con me.

Nell’agosto del 2006 ebbi la sfortuna di conoscere un individuo che all’inizio si dimostro’gentile e affettuoso sia con me che con il bambino riuscendo a mascherare la sua vera natura violenta e psicopatica, persino ai miei famigliari piu' stretti..

Nel gennaio del 2007 egli viceversa rivelo’ la sua vera indole,segregando in casa sia me che il bambino per circa 15 giorni, sottoponendo me a violenze e vessazioni di ogni tipo e a maltrattamenti nei confronti del bambino.

Venivo continuamente minacciata di morte insieme al mio bambino con un coltello e con una pistola e sorvegliata costantemente affinche’non potessi denunciare quanto stava accadendo.

Solo il 31 gennaio 2007 approfittando di un momento di disattenzione di questo individuo sono riuscita a scappare e a dare l’allarme. Successivamente fummo liberati dai Carabinieri.

Da quel momento non ho piu’ avuto nessuna notizia del bambino!

Nonostante l’interessamento dei diversi avvocati che si sono succeduti e le numerose istanze fin qui presentate, ivi compresa la richiesta di affidamento presentata da mia mamma fin dal mese di aprile 2007 il Tribunale per i minorenni non ha ancora deliberato una decisione definitiva, procedendo pero’ a dichiarare il bambino in stato di adottabilita’...

Il suddetto Tribunale, incomprensibilmente e disattendendo a quelle che sono le normative di legge, mai ha attivato azioni al fine di mantenere i rapporti parentali sia con me con la nonna...

Di fatto ha reciso ogni possibile contatto tra la famiglia d'origine ed il bambino.

In data 14 maggio’2010, abbiamo manifestato con un sit-in, davanti al Tribunale dei Minori di Lecce,per sollecitare il ritorno del bambino presso la sua famiglia, ma per tutta risposta, siamo venuti succcesivamente a sapere che proprio in quella stessa data, il minore fveniva ascoltato per la prima volta dopo oltre tre anni e mezzo dal giudice e ne scaturiva il documento che alleghiamo...

Dalla lettura del documento si evince che il bambino abita con due estranei che lui chiama mamma e papa’....e pertanto al bimbo non e’ stato chiarito,evidentemente, che questi due adulti, sono
soltanto temporaneamente incaricati di prendersi cura di lui come persone affidatarie, ma si ha l'impressione
che il bimbo li consideri di fatto i suoi nuovi genitori...

Dal documento emerge altresi' che evidentemente al bambino non e' stata correttamente esposta la realta' dei fatti, ovvero che la sua mamma e la sua nonna non lo hanno mai abbandonato! Ma che viceversa e' il Tribunale dei Minori che si e' asssunto la responsabilita' di interrompere ogni rapportotra lui e la sua famiglia d'origine..

Infatti le nostre ripetute richieste di potere avere colloqui continuativi con il piccolo, dovevano servire proprio a fargli sentire la nostra vicinanza in attesa di un suo pronto rientro a casa.

Adesso capiamo il disegno che c'era dietro, ovvero la negazione di questi colloqui era finalizzato a fare dimenticare al bambino gli affetti parentali, alimentando in lui un profondo ed angoscioso senso di abbandono.

Adirittura nella risposta del bambino dove a domanda risponde ( ma quale domanda in effetti gli e' stata posta?..) “Se il “cattivo”, la mamma, la nonna chiedono notizie di me dite loro che io sto bene”...Come se il cattivo vivesse ancora con la mamma... Si comprende facilmente la cattiveria ed il tranello della domanda che il giudice gli ha posto...

Poi si notera' anche alla fine del Verbale la firma del bimbo, ma da quando un bimbo di otto anni firma un documento cosi' importante e le parole del bimbo vi sembrano quelle di uno di soli otto anni?...

Credo che ognuno di Voi possa trarre le opportune conclusioni..mio figlio era stato “promesso” a qualche famiglia, magari di qualche potente..approfittando della debolezza di allora mia e di mia madre..

Io adesso mi sono ricostruita una famiglia e mi sono risposata, con un uomo meraviglioso che mi sta sostenendo, insieme a mia mamma, con ogni mezzo nel mio disperato tentativo di riportare a casa mio figlio!

Ma la ns felicita' non potra' mai essere completa senza il ritorno della mia creatura e nessun altro bambino potra' mai colmare il vuoto lasciato del mio Kristian...

Chiedo pertanto a tutti coloro i quali vorranno aiutarmi a riavere con me il mio amato figliolo, a sostenermi,
magari con e-mail indirizzate proprio al Tribunale dei Minori di Lecce.

In queste ultime settimane abbiamo anche rilasciato alcune interviste ad emittenti locali del Leccese, crediamo che soltanto rendendo pubblica questa vicenda, facendo emergere tutta la piu' profonda ingiustizia che si sta consumando ai danni miei ma soprattutto di Kristian, io possa ancora sperare in un “miracolo”.

Devono permettermi di avvicinarmi a Kristian, con tutte le persone a sostegno che riterranno opportune e soltanto dopo qualche colloquio vedremo se veramente il bimbo ha dimenticato la sua mamma...

Diversamente tramite la segnalazione di qualcuno che mi possa indicare, (o per averlo visto direttamente o indirettamente), dove si trovi Kristian, (ed in tal senso allego alcune sue foto che risalgono al dicembre'2006 , il bimbo aveva 4 anni e mezzo), andro' da lui a farmi rivedere, affinche' lui sappia che io non lo ho mai abbandonato..

Probabilmente questo mi comportera' dei problemi con la Giustizia, ma sono disposta a tutto pur di riavere mio figlio!

Il Tribunale dei Minori di Lecce ha di fatto rapito mio figlio, io debbo porre fine a questa atroce ingiustizia!!

D'altronde i media, periodicamente ci segnalano casi come il mio, segnalandoci dei troppi interessi economici che ruotano attorno ai bambini..

Non puo' essere che in un paese che si dichiara civile possano ancora avvenire fatti di questo tipo, i Giudici dei tribunali Minorili, non sono degli IMPERATORI ONNIPOTENTI E IMPUNIBILI.......

Vi prego aiutatemi soltanto con il vostro aiuto posso ancora sperare di riavere tra le mie braccia mio figlio!!!!

Grazie di cuore a tutti
Conte Maria Cristina

CONTATTI:

Gruppo sul Facebook: http://www.facebook.com/group.php?gid=108052742574337#!/group.php?gid=108052742574337&v=info ( http://www.facebook.com/group.p....&v=info )

contemariacristina@gmail.com

* * *

Maria Cristina Conte, mamma di Kristian, querela il giudice Maria Rita Verardo del Tribunale per i Minorenni di Lecce

http://www.dirittoeminori.it/pages/maria-cristina-conte-mamma-di-kristian-querela-il-giudice-minorile-maria-rita-verardo-del-tribunale-per-i-minorenni-di-lecce/ (http://www.dirittoeminori.it/pages....i-lecce)

Genitori “processati” sommariamente senza alcun contraddittorio, fascicoli segretati per mesi, istanze inspiegabilmente rifiutate e ostruzionismo di molti assistenti sociali verso le pressanti richieste di padri e madri che non vedono i propri figli. Il tutto “condito” da tempi giudiziari lunghissimi, pause interminabili tra una udienza e l’altra, che esasperano la gente comune. A monte, pesanti sospetti sul fiorente business delle case famiglia per minori e, in alcuni casi, sulle “adozioni facili”.

Il caso di Maria Cristina Conte, una mamma di Lecce che non vede il figlio da più di tre anni, ha proprio quelle caratteristiche, e adesso è ad una svolta: la Signora Conte ha presentato una formale querela, diffusa su facebook, contro il giudice del tribunale minorile Maria Rita Verardo. Questo il testo della denuncia:

“Io sottoscritta Conte Maria Cristina, nata a Berna (Svizzera) il 28 aprile1977, e residente a …………….. omissis; fa atto di Denuncia/Querela nei confronti del magistrato Dott.ssa Maria Rita Verardo, operante presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce; Per i fatti di seguito esposti;

PREMESSO CHE

In data 8 febbraio 2007 il Tribunale per i Minorenni di Lecce emetteva un decreto provvisorio e urgente ex artt. 333, 336 e 38 disp. Att. Cod. Civ. (allegato 1) mediante il quale disponeva “che il minore Marena Kristian fosse affidato al Consultorio Familiare di Gallipoli ed al Servizio Sociale del Comune di Sannicola” e disponeva, senza dare motivazioni esaustive, il “DIVIETO di qualsivoglia rapporto tra il minore e TUTTI i componenti la famiglia d’origine”, violando pertanto la vigente legislazione in materia di “Diritto dei Minori” ovvero: la Legge 149/01 art. 5 c. 2; la Legge 176/91 ( ratifica Convenzione di New York sui Diritti del Fanciullo, nella fattispecie in violazione dell’art. 12) e la Legge 848/55 (ratifica della Convenzione Europea sui Diritti e le Libertà fondamentali dell’Uomo – protocollo addizionale n. 11 del gennaio 2001, nella fattispecie in violazione dell’art. 8);

ESPONGO I FATTI

In data 5 maggio 2010 ho presentato alla cancelleria civile Buy Generic Drugs del Tribunale per i Minorenni di Lecce richiesta per la visione del fascicolo (allegato 2) riferito alla procedimento n. 12/08 R.G. (MS), relativo a mio figlio Marena Kristian, nato a Berna (Svizzera) il 04/05/2002 ed il Giudice delegato, Dr.ssa Maria Rita VERARDO, in data 11 maggio 2010, mi negava l’accesso agli atti, così come risulta dallo stesso documento di richiesta riconsegnatomi (allegato 2) , ponendomi quindi in una condizione di totale impotenza per non potermi difendere dalle eventuali accuse mosse nei miei confronti che hanno determinato l’allontanamento di mio figlio da me e l’interruzione dei rapporti con lui per tre lunghissimi anni, ancora inspiegabilmente interrotti.

Riservandomi del diritto di costituirmi in seguito parte civile per il gravissimo “Danno esistenziale” ricevuto vorrei evidenziare a codesta eccellentissima Procura che il negato accesso agli atti del fascicolo di cui sopra mi impedisce di esercitare i diritti garantiti e tutelati dalla Costituzione italiana di cui agli artt. 24 e 111 e che non esiste nessuna legge che consenta al Tribunale per i Minorenni di secretare gli atti del fascicolo. In particolare:

1. L’art. 24 Cost. recita che “la difesa è un diritto inviolabile del cittadino in ogni stato e grado del procedimento”.

2. L’art 111 Cost. recita che il giusto processo si svolge nel contraddittorio fra le parti.

3. L’organico dei TRIBUNALI PER I MINORENNI è costituito da magistrati anch’essi soggetti alla legge (art. 101 Cost.).

4. la Legge da’ pieno diritto alla presa conoscenza degli Atti contenuti nel fascicolo (cfr. art. 169 C.p.C. e artt. 76 e 77 Disp. Att. C.p.C.).

5. I giudici, pur facendo parte di un fondamentale organo dello Stato, sono terze persone che devono giudicare in maniera neutrale ed imparziale nelle controversie fra due o più parti in causa e, quindi, non rappresentano gli interessi dello Stato, ma la corretta amministrazione della giustizia (v. codice deontologico del magistrato e art. 111 Cost.).

6. Nella fattispecie i giudici minorili sono terzi nelle controversie fra lo Stato e il/i genitore/i sospettato/i e indagato/i di condotta pregiudizievole verso i figli. Non potrebbero quindi, per etica e per la corretta amministrazione della giustizia, eludere il contraddittorio fra le citate parti, poiché si sospetterebbe, a ragion veduta, di parzialità e non neutralità ad esclusivo vantaggio dello Stato che, così, si sottrarrebbe dagli oneri previsti dalla legge.

Lo Stato, rappresentato dai Servizi Sociali (affidatari del minore), può commettere abusi ed errori. Gli abusi per conflitto di interessi e gli errori per le inconfutabili regole che “nessuno è perfetto” e che “tutti possono sbagliare”. Non può, a mio modesto avviso, il giudice (di qualsiasi tribunale), nelle controversie fra Stato e cittadini, rifiutare i reclami, le istanze e gli atti probatori presentati da questi ultimi, in difesa dalle accuse mosse nei loro confronti. Senza contraddittorio fra le parti è come dire che lo Stato ha sempre ragione e che può decidere le sorti del cittadino (nella fattispecie della famiglia) indipendentemente dai fatti.

E’ impensabile, inoltre, considerare come “oro colato” soltanto l’operato di assistenti sociali, educatori, etc., poiché si attribuisce a tali persone, spesso giovani e quindi prive di esperienza e/o di adeguata professionalità, l’infallibilità. Da non sottovalutare, inoltre, l’opportunità che si concede ai suddetti operatori di abusare della propria mansione e di violare le leggi per interesse personale (si vedano gli artt. 28 e 54 Cost.).

Occorre anche precisare che i provvedimenti provvisori emessi dai Tribunali per i Minorenni limitano i diritti dei figli e dei genitori e la potestà dei genitori sui figli. Ammesso e concesso che il minore è, in questo caso, parte da tutelare, il genitore, in quanto considerato responsabile del disagio/pregiudizio verso i figli, ha il sacrosanto diritto di difendersi.

E’ proprio perché i provvedimenti emessi dal giudice, occorre ribadirlo, sono limitativi fin dalla loro fase iniziale (a tutti gli effetti sono delle pene inflitte senza processo e senza accurate indagini), che devono essere gestiti nel contraddittorio fra le parti (artt. 111 Cost.) e si deve consentire al/i genitore/i di difendersi in ogni momento (art. 24 Cost).

Personalmente ritengo che il diritto di difesa negato, la secretazione degli atti e l’assenza di contraddittorio fra le parti siano arbitrarie decisioni dei giudici dei Tribunali per i Minorenni che non trovano fondamento alcuno nella Costituzione, in nessuna Legge e neppure nella logica, essendo trascorsi oltre tre anni da quando è stato emesso il primo provvedimento ed interrotto i rapporti fra la scrivente e mio figlio Kristian (cfr. art. 5 c. 2 legge 149/01).

La gravità e l’urgenza di un Vostro immediato intervento è richiesta dalla procedura di adottabilità di mio Figlio Marena Kristian avviata dal Tribunale per i Minorenni di Lecce.

Alla luce di quanto sopra esposto;

CHIEDO

- che la S.V. Illustrissima proceda nei confronti della D.ssa Maria Rita Verardo qualora si ravvisino i reati di “Abuso d’ufficio” ai sensi dell’art. 323 c.p. e di “Omissione di Atti d’Ufficio” ai sensi dell’art. 328, nelle modalità previste dalla giurisprudenza relativamente alle Sue mansioni di Capo di una Procura della Repubblica Italiana.

- di poter prendere visione ed acquisire copie degli atti del fascicolo relativo al procedimento di cui sopra e riguardante MIO figlio Kristian Marena, per preparare in tempo utile la mia difesa ed il contraddittorio.

- di essere informata, ai sensi degli artt. 408, 409 e 410 c.p.p., su eventuale richiesta di attivazione o richiesta di archiviazione della presente denuncia/querela”.

ADIANTUM, sentita per l’occasione, ha preannunciato un esposto formale da presentare al Ministero della Giustizia entro breve tempo, al fine di sollecitare una soluzione che escluda l’adozione di una procedura di adottabilità del minore.
[Fonte adiantum.it]



Message edited by StopTraffickingOfChildren - Mercoledì, 16/06/2010, 01:07
 
MariaRosaDeHellagenDate: Giovedì, 24/03/2011, 07:23 | Message # 2
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KRISTIAN.ti amo e sei tutta la mia vita il nostro destino e’ stare insieme!!! LA TUA VERA UNICA PER SEMPRE MAMMA CRISTINA

https://www.facebook.com/notes/giannino-garbin/kristianti-amo-e-sei-tutta-la-mia-vita-il-nostro-destino-e-stare-insieme-la-tua-/184123918292852 (https://www.facebook.com/notes....8292852)

Cari amici, tramite il tam tam su fb, forse avete già saputo della brutta notizia che non avremmo mai voluto darvi: la Corte d’Appello di Lecce - dove peraltro lavora anche un giudice , che è il marito della stessa giudice del Tribunale dei Minori di Lecce, che ha fatto dichiarare adottabile Kristian -, ha sentenziato: “Anche per loro, mio figlio Kristian è adottabile!!”, rigettando il ricorso presentato.

Probabilmente loro confidano anche sul fatto che siccome il ricorso in Corte di Cassazione a Roma costa tanti soldi, noi non avremmo la possibilità di impugnarlo: ma si sbagliano di grosso! A costo di indebitarci fino all’ultimo euro percorreremo tutte le strade che la legge ci consente, fino alla Corte Europea di Strasburgo!

Inoltre, confidando come sempre anche nel vostro affetto e solidarietà, stiamo valutando tutte le possibili iniziative da mettere in campo per manifestare il nostro dolore e la nostra rabbia! Verosimilmente nei prossimi giorni vi informeremo di cosa stiamo pensando.. Ma avremo ancora BISOGNO DI VOI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Di una cosa i giudici e i tutori e curatori legali di mio figlio Kristian possono stare certi: PRIMA O POI IN UN MODO O NELL’ALTRO IO MI RICONGIUNGERO’ CON MIO FIGLIO KRISTIAN! PERCHE’ SONO ASSOLUTAMENTE CONVINTA CHE LA SUA FELICITA’ POSSA ESSERE SOLTANTO ACCANTO A ME!

Purtroppo quattro anni di vita insieme ce li hanno già rubati, ma quando Kristian prima o poi saprà tutta la verità e non le bugie che gli adulti che l’ hanno in custodia gli avranno raccontato, sarà lui stesso a scappare da loro e a volere ritornare dalla sua vera sola ed unica mamma, io.. Conte Maria Cristina!

Kristian! Mio piccolo e sfortunato angioletto, fatti coraggio, dovunque tu sia.. la mamma non smetterà mai di pensare a te !!! Cerca nel frattempo di stare più sereno che puoi.. Prima o poi saremo di nuovo insieme, te lo prometto!!!!!!! E’ la promessa della tua mamma e tu sai che io mantengo sempre le mie promesse, non ti ho mai ingannato, ti amo e sei tutta la mia vita il nostro destino e’ stare insieme!!!

 
MariaRosaDeHellagenDate: Giovedì, 24/03/2011, 07:27 | Message # 3
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https://www.facebook.com/notes/giannino-garbin/-k-r-i-s-t-i-a-n-presentato-ricorso-in-cassazione-roma/191055380933039 (https://www.facebook.com/notes....0933039)

" K R I S T I A N " PRESENTATO RICORSO IN CASSAZIONE (ROMA)

TRAMITE MESSAGGIO ARRIVATO DA CRISTINA E NICOLA............ TRA UNA VENTINA DI GIORNI PARTIRA' LA NOSTRA MOBILITAZIONE ,CON TUTTA UNA SERIE DI INIZIATIVE,EMAIL ALLA CASSAZIONE DI ROMA,AL MINISTRO ALFANO,ECC.DOVREMO TUTI INSIEME AMICI PARTECIPARE ALLE INIZIATIVE ,PERCHE' NOI NON SMETTEREMO MAI ,DICO MAIIIIIII ,FINO ALLA LIBERAZIONE DI KRISTIAN ,IL BAMBINO DEVE RITORNARE A CASA DALLA SUA MAMMA ,COSTI QUEL CHE COSTI ,MA COSI' DEVE ESSERE ,AMICI AMICHE SARA' CHIESTO IL MASSIMO APPOGGIO VOSTRO E DI TUTTO " FACEBOOK"

Cari amici e sostenitori di fb, scusateci per il lungo silenzio,ma stavamo collaborando con i ns Avvocati,nella preparazione del Ricorso che stiamo presentando alla Corte di Cassazione di Roma,nella speranza che almeno loro possano darci un po' di Giustizia e si possa riaprire il percorso di avvicinamento di Cristina con il suo piccolo angioletto Kristian.

Dopo le sentenze dei Giudicanti di Lecce, abbiamo passato un periodo nerissimo, ma mai!! Cristina ha abbandonato l'idea di combattere per riavere prima o poi suo figlio Kristian nuovamente tra le sue braccia!!

Ci avevano piegato ma non ci hanno spezzato...

Nelle prossime settimane Vi chiederemo nuovamente di aiutarci e sara' aperto un nuovo evento di cui Vi faremo sapere al piu' presto.

E' una fase delicatissima della ns vicenda e le persone che ci vogliono bene ci hanno consigliato prudenza...

Un abbraccio a tutti Voi ed un grazie di cuore per quanto avete fatto e per quanto ancora vorrete fare per noi.

Cristina Conte ,Nicola Fanello e Kristian Marena...

 
MariaRosaDeHellagenDate: Giovedì, 24/03/2011, 07:29 | Message # 4
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LECCE 07/01/2011 - FOTO DELLA MANIFESTAZIONE
https://www.facebook.com/album.php?aid=27101&id=100001173207077&ref=mf (https://www.facebook.com/album.php?aid=27101&id=100001173207077&ref=mf)
 
MariaRosaDeHellagenDate: Giovedì, 24/03/2011, 07:36 | Message # 5
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https://www.facebook.com/video/video.php?v=155065227875916&comments&ref=mf (https://www.facebook.com/video....&ref=mf)

https://www.facebook.com/video/video.php?v=155066364542469&comments&ref=mf (https://www.facebook.com/video....&ref=mf)

VIDEO DELLA MAMMA DEL BAMBINO

 
MariaRosaDeHellagenDate: Giovedì, 24/03/2011, 07:42 | Message # 6
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http://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=9727 (http://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=9727)

Versione dei fatti di magistrati

Sevizie su un bambino? La Procura chiude le indagini
La storia, che suscitò un forte clamore mediatico venne scoperta dai carabinieri di Gallipoli. A Chiesanuova, un bambino di quattro anni avrebbe subito sevizie da parte del nuovo compagno della madre

Chiuse le indagini preliminari sui presunti maltrattamenti subiti da un bambino di quattro anni dal compagno della madre. Rischiano il processo Sergio Solidoro, 29enne, patrigno del bambino, e la compagna Maria Conte, 31 anni, vera madre del piccolo di 4 anni. il pubblico ministero Maria Cristina Rizzo ha chiuso il fascicolo d’indagine in cui sono indagati Solidoro e la Conte. La storia risale agli inizi del 2007 e destò forte scalpore nella piccola comunità di Chiesanuova, frazione di Sannicola e nel contempo suscito le attenzioni mediatiche di tutta Italia.

Lividi e bruciature, dietro la testa, accertarono i carabinieri della compagnia di Gallipoli. Bruciature fatte con l’acqua bollente. Segni di violenza inferti a colpi di cinghia. Solidoro, originario del Lazio ma da tempo residente a Sannicola, già noto per precedenti legati a droga, rapina a mano armata e induzione alla prostituzione minorile, pende anche l’accusa di estorsione. Per assecondare i propri piaceri, dalle serate in giro per Gallipoli, fino all’acquisto di una moto di grossa cilindrata, avrebbe costretto con violenze e minacce la compagna a versare nelle sue tasche 7.500 euro.

I carabinieri accertarono come la moto venisse lavata nel viale proprio dal bambino. Una vessazione in più, per quel piccolo non suo, ma avuto da Maria Conte con un albanese (al momento fuori sede). E che per questo disprezzava maggiormente. “Sporco albanese”, sembra gli urlasse Solidoro. “Sporco albanese”. E lo costringeva a tirarsi i capelli. La madre in tale squallido contesto non avrebbe mai cercato di bloccare l'uomo. Rientrata dalla Svizzera da un anno, dove aveva lavorato in fabbrica, conviveva da pochi mesi con quell’uomo.

La Conte, appurarono gli inquirenti, sarebbe infatti stata assolutamente libera di spostarsi, tanto da essere stata vista più volte mentre pagava le bollette nell’ufficio postale. Ora arriva la chiusura delle indagini preliminari. Il bambino si trova ospite in una casa d'accoglienza ad Ostuni. Solidoro è difeso dall'avvocato Francesco Piro, la madre è assistita dal legale Michelangelo Gorgoni.
(sabato 2 agosto 2008)

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Commenti all'articolo, sul Facebook
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Maria Cristina Conte-Fanello
Ciao,Mara.Intanto come puoi facilmente vedere la seconda storia,quella di Manduria..non e' la mia..quella riportata da lecce prima invece si'.Ovviamente i giornali devono vendere ed a volte caricano un po' i toni,io purtroppo sono indagata ... sostanzialmente per non avere fatto abbastanza per difendere mio figlio,ma non assolutamente condannata,non fosse altro perche' il processo penale non e' neppure praticamente cominciato..Siamo in una fase di ricorsi in appello dove sia il civile che anche il penale non sono assolutamente conclusi.Almeno fino al termine di questi procedimenti,avro' il diritto di non essere colpevole? Detto questo, io amo mio figlio piu' della mia vita, e non passa giorno che non penso ai maltrattamenti da lui subiti e me ne dispero,da oltre tre anni e mezzo non me lo fanno ne' vedere e ne' sentire e neppure a mia mamma! Ameno lei sicuramente non puo' avere nessuna responsabilita'..e allora perche' non glielo hanno affidato?Stai tranquilla e se puoi tranquillizza i sostenitori,state sostenendo una giusta causa, non ne rimarrete delusi..Un abbraccio da me da Nicola,CristinaMostra tutto
13 ottobre 2010 alle ore 20.36 · Mi piaceNon mi piace più
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Luciana Piccione però cara signora Maria, non capisco perchè non è andata subito a denunciare quell'uomo subito e dico subito. Invece ha subito e subito finchè altri si sono finalmete accorti della cosa. Questo mi rammarica molto. Seguo la sua vicenda da un po' e credo che tutti noi abbiamo il diritto di sapere questa cosa. Perchè perchè ha fatto in modo che suo figlio subisse cose così atroci mio Dio!! Sono mamma e mio figlio ha 4 anni come suo figlio all'epoca. Non oso pensare una malvagità del genere
12 novembre 2010 alle ore 11.25 · Mi piaceNon mi piace più
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Maria Cristina Conte-Fanello
Buonasera Sig.ra Luciana,mi chiamo Nicola Fanello e sono il marito di Cristina,sono anche un ex carabiniere e mi creda se non fossi stato completamente sicuro dell'innocenza di mia moglie non parteciperei cosi' tanto al suo dolore e non mi ...batterei anche io con tanto accanimento per riportare a casa ns il piccolo Kristian..credo che la risposta che abbiamo dato a Mara Moretti fosse abbastanza esaustiva, viceversa devo leggere che di tanto in tanto qualcuno(pochissime persone per la verita'..)si pongono dubbi e domande..noi chiediamo soltanto un po' di umana solidarieta', ci stiamo molto esponendo e se avra' avuto modo di leggere il settimanale OGGI N°44 forse ci avra' visto anche in foto.Chi non vuole credere alla ns buona fede puo' semplicemente ignorarci..Leggo che anche lei ha un figlio di 4 anni..sono veramente contento per Voi che grazie al cielo non avete vissuto un'esperienza simile..ecco e' questo il punto: In certe situazioni solo chi le ha vissute puo' giudicarle..io ho letto centinaia di pagine processuali ed e' come se avessi vissuto anche io quell'incubo..che ancora vivo insieme al dolore di mia moglie quotidianamente..
Le chiedo una gentilezza.. si astenga dal giudicare e provi a rispettare maggiormente il dolore di una mamma che da quasi 4 anni non vede il bimbo che ha partorito..
Mia moglie e' una donna distrutta ed io faccio da filtro anche a questo tipo di ulteriori sofferenze..Distintamente Nicola FanelloMostra tutto
12 novembre 2010 alle ore 21.10 · Mi piaceNon mi piace più
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Luciana Piccione
Mi dispiace signor Fanello, ma penso che al piccolo si potevano evitare certe sofferenze intervenendo immediatamente. Da mamma molto apprensiva non lo avrei mai permesso, neanche per un secondo. Quando la signora si è resa subito conto dell...a situazione doveva almeno portar via il bimbo da quella casa, lasciarlo dai nonni, non so. Invece la cosa è continuata nel tempo arrecando un trauma al piccolo che avrà per tutta la vita. Guardo mio figlio e non riesco a pensare diversamente, mi spiace. Sicuramente soffrite, ci mancherebbe, ma bisognava pensarci prima. Esponendovi dovete fare i conti anche con persone che hanno dubbi e che, colmandoli, sicuramente vi daranno una mano. Mi creda, ce ne sono tante che vogliono delle risposte. Che cosa significherebbe per il bimbo rivedere sua madre? Ci avete mai pensato? Potrebbe associare la sua figura a ciò che ha vissuto. Mi creda, signor Fanello, la mia intenzione non è giudicare, è capire. La mia sensibilità per casi come questi è tanta. Non riesco più ad accettare che anime innocenti possano subire atrocità simili e ce ne sono tanti, ogni giorno. La mia solidarietà c'è, ma non con il dubbio. Mi scusi.
Con StimaMostra tutto
15 novembre 2010 alle ore 8.22 · Mi piaceNon mi piace più
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Luciana Piccione la signora dice che non ha mai fatto abbastanza per il figlio. Ma che vuol dire? E perchè, soprattutto
15 novembre 2010 alle ore 8.23 · Mi piaceNon mi piace più
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Maria Cristina Conte-Fanello
‎"io purtroppo sono indagata ... sostanzialmente per non avere fatto abbastanza per difendere mio figlio,ma non assolutamente condannata,non fosse altro perche' il processo penale non e' neppure praticamente cominciato.." LA SIGNORA LUCIANA...,HA ESTRAPOLATO,SPERO IN BUONA FEDE..UNA FRASE AL POSTO DI UN'ALTRA..e' questo comincia cmq ad insospettirmi un po'..ad ogni buon conto, e non per malavolonta' le dico che le ns energie psico-fisiche dobbiamo assolutamente riservarle a fare rientrare a casa il bimbo e non possiamo sprecarle con chi come lei ha diversi dubbi sulla ns buona fede..faremo a meno della sua solidarieta' e ci consoleremo con quel 99% di sostenitori che quotidiamnamente ci dimostrano il loro affetto! la prego pertanto di astenersi da ulteriori commenti cosi' fastidiosi e dolorosi per noi..Non vorrei arrivare al punto di dovere eliminare i suoi commenti..Le ripeto: Ci ignori!! Grazie,Nicola fanello.Mostra tutto
15 novembre 2010 alle ore 16.31 · Mi piaceNon mi piace più
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Luciana Piccione
mi dispiace che la prendiate così. Mi ritiro dicendo un ultima cosa che ho notato: ignorate sempre chi vuole delle spiegazioni. Quando ci si espone bisogna fare i conti anche con persone come me e ho visto che, da quando mi sono iscritta ce... ne sono tante con cui mi sono anche confrontata privatamente e tutti chiedono la stessa cosa.
Vi auguro tanta serenità.Mostra tutto
16 novembre 2010 alle ore 7.45 · Mi piaceNon mi piace più
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Maria Cristina Conte-Fanello
Quando ci si espone e' perche' non si ha nulla da nascondere!! Ed e' molto diverso da quello che lei dice..Comunque la ringrazio anticipatamente, se lei vorra' evitare a mia moglie anche il dolore(seppur piccolissimo rispetto alla perdita... di suo figlio..)di commenti come i suoi e cosi' facendo non mi obblighera' ad eliminare i suoi commenti.A me personalmente addolora che una mamma non comprenda il dolore di un'altra mamma solamente piu' sfortunata di lei..
Distintamente,Nicola Fanello

 
MariaRosaDeHellagenDate: Giovedì, 24/03/2011, 07:52 | Message # 7
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Tribunale dei Minori
di Lecce
A.c.a. Sigg.re Luzza Ada e Verardo Maria Rita

Mi chiamo Papaleo Giovanni e sono il fratello della mamma di Maria Cristina Conte,mamma del piccolo Marena Kristian quindi lo zio di Cristina.
Conosco Cristina da quando era piccola e quando e' diventata mamma del piccolo Kristian, tutta la famiglia ha gioito dell'arrivo di questo nuovo membro della famiglia Conte-Papaleo.
Tanti sarebbero i ricordi che mi legano a Cristina e al piccolino, ma purtroppo da oltre tre anni non c'e' piu' posto per la serenita' e la felicita' in queste famiglie, poiche' prima un mostro! e poi le Vs decisioni incomprensibili e profondamente ingiuste..,ci hanno portato via il ns piccolino, la mascotte di casa, il ns coccolino..
Basta con questo strazio,con questo dolore!!, ponete rimedio ai vs errori di valutazione, io abito a Berna, come i nonni di Kristian e quando racconto questa storia ai colleghi ed amici svizzeri quasi non possono crdere che in Italia succedono ancora queste cose...
Forse non Vi rendete ancora conto,ed io voglio ancora credere in buonafede..del male che ci state facendo e soprattutto che state facendo a Kristian!!
In questi gionri state per prendere una decisione importante e puo' essere una soltanto:
" Il ns Kristian deve ritornare ai suoi affetti piu' cari e naturali!!"
Non ci arrenderemo mai alla perdita del ns angioletto..Sappiatelo!!

Berna, li 15-06-2010

Papaleo Giovanni

 
MariaRosaDeHellagenDate: Giovedì, 24/03/2011, 07:54 | Message # 8
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Tribunale dei Minori di Lecce
A.c.a..Sigg.re Luzza Ada e Verardo Maria Rita

Mi chiamo Conte Maurizio e sono il secondo di tre fratelli, e Vi scrivo per pregarvi di fare tornare a casa il mio nipotino, Marena Kristian, figlio di mia sorella maggiore Conte Maria Cristina.
Anche io come mio fratello Daniele all'epoca dei fatti, forse non abbiamo ben compreso cosa stesse succedendo a mia sorella..ma mia mamma,la nonna di Kristian,Papaleo Annamaria, da subito ve ne ha chiesto l'affidamento temporaneo, in attesa che si chiarissero i fatti e che il bimbo tornasse successivamente e definitivamente alla sua mamma!
Anche io come tutti i miei famigliari ho tanti ricordi di Kristian, io ero lo zio piu' giocherellone per cosi' dire.. e memorabili restano le ns sfide alla play station..
Da oltre tre anni ci avete privato e avete privato Kristian del ns affetto e del ns amore che tutti quanti nutriamo per il ns piccolo "Chrigali",soprannome tipicamente svizzero che tutti noi gli avevamo dato..
Basta con questo strazio! Solo Voi pensate ancora che il bene di Kristian sia lontano da noi..
Tutto il mondo,che non siete Voi.., Vi chiede Giustizia, Vi chiede il ritorno a casa del bambino!
Mia sorella purtroppo non ha potuto evitare i maltrattamenti del piccolino..(chissa' se una storia simile fosse capitata a Voi..se avreste saputo fare diversamente.. ),e quando ripensa a quei terribili momenti,sempre presenti in lei, il dolore che prova e' insopportabile..ma siamo tutti convinti che il suo comportamento abbia salvato la vita di Kristian!!
Non sbagliate ancora,rimediate ai vs errori,fate ritornare immediatamente la nostra creaturina a casa dalla mamma!!

Saluti,Conte Maurizio
Berna, li 15-06-2010

 
MariaRosaDeHellagenDate: Giovedì, 24/03/2011, 07:55 | Message # 9
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Tribunale dei Minori di Lecce
Sigg.re Luzza Ada e Verardo maria Rita

Mi chiamo Conte Daniele e sono il fratello piu' piccolo di Conte Maria Cristina, madre unica e naturale di Marena Kristian, mio nipotino.
Nel 2007 quando e' accaduta la terribile disgrazia che ha colpito la ns famiglia ero forse ancora troppo giovane e forse non ho compreso perfettamente quello che stava accadendo e che il piccolo Kristian in pochi mesi sarebbe ritornato a casa...
Adesso che sono piu' grande e papa' anche io di una bimba di 17 mesi, capisco meglio e maggiormente, il dolore insopportabile che sta sopportando mia sorella.ed anche i pochi mesi che credevo fossero stati sufficienti a chiarire le responsabilita' e quindi favorire il ritorno a casa del piccolino..sarebbero stati comunque un'eternita' per un genitore, figuriamoci oltre tre anni!!!
C'e' da impazzire dal dolore!! Vi prego quindi di porre fine a tanto dolore e a tanta ingiustizia!!
Kristian ha una mamma, dei nonni, dei zii, tutta una famiglia che lo attende con le braccia aperte!!
Se siete persone oneste e sensibili, ponete rimedio agli errori fatti, sono stati terribili e gravissimi!!Ma adesso non c'e' tempo per il passato, decidete con coscienza e con il cuore, del presente e del futuro del nostro amatissimo Principino.
Saluti
Conte Daniele
Berna, li 15-06-2010

 
AmministratoreDate: Mercoledì, 11/05/2011, 02:09 | Message # 10
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Famiglia: il caso di Kristian Marena. Intervista a Maria Cristina Conte e Nicola Fanello - intervista su Radio Radicale

 
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