Leggendo notizie dell'orrore non posso non mettere altre notizie simili sulle persone che scioperano e muoiono... Mariarca Terracciano, 45 anni, vittima della Sanita'
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Si “svena” per lo stipendio, muore infermiera
Mariarca Terracciano, 45 anni, era dipendente della Asl 1 all'ospedale “San Paolo”. Per tre giorni si era tolta 150 millilitri di sangue per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi. Il 13 maggio è deceduta per un malore
Ancora una vicenda drammatica legata al lavoro, e stavolta c’è di mezzo anche la pubblica amministrazione. Ieri mattina (13 maggio) a Napoli è morta Mariarca Terracciano, 45 anni, infermiera dell'ospedale “San Paolo” che aveva protestato contro il mancato pagamento degli stipendi della Asl Napoli 1 togliendosi 150 millilitri di sangue al giorno. Lunedì scorso Mariarca è stata colta da un malore sul posto di lavoro - scrive Il Mattino - ed è deceduta dopo tre giorni di agonia. Lo riferiscono anche fonti d'agenzia. La sua morte di è stata attribuita ad “arresto cardiocircolatorio”: insomma, un malore improvviso. All’apparenza nessun collegamento diretto con i prelievi di sangue, ma amici e colleghi sono certi che la rabbia e lo stress dei giorni precedenti abbiano inferto un duro colpo alla salute della donna.
La Asl del capoluogo campano, la maggiore di Italia, aveva versato con ritardo i salari di aprile ai 10mila dipendenti per la mancanza di fondi a disposizione. Dopo giorni di mobilitazione, poi, la situazione si era sbloccata lo scorso 3 maggio. Già in precedenza Mariarca era stata in prima linea in altre forme di protesta attuate dal personale del suo ospedale, il San Paolo di Fuorigrotta, uno dei tanti presidi della Asl Napoli 1.
“Lo stipendio è un diritto, ho lavorato e pretendo i miei soldi”. Così Mariarca spiegava alle telecamere di una emittente locale, Julie tv, a fine aprile, la sua decisione di farsi prelevare ogni giorno 150 millilitri di sangue fin quando non fossero stati pagati gli stipendi. L’intervista fece subito il giro del web attraverso Youtube, dove è ancora visibile (vedi a lato dell’articolo).
“Sto facendo anche lo sciopero della fame - diceva la donna, sposata e madre di due figli di 10 e 4 anni -. Può sembrare un atto folle, ma voglio dimostrare che stanno giocando sulla pelle e sul sangue di tutti. Vedere il sangue, che è vita, rende evidenti le difficoltà nostra e degli altri ammalati”. Insomma, giornate di stress e ansia. Per l’infermiera la preoccupazione era anche legata al mutuo acceso di recente per l’acquisto di una casa, poiché visto il ritardo nel pagamento degli stipendi era stata costretta a chiedere un prestito.
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Napoli_niente_stipendio_infermiera_si_dissangua_per_protesta_e_muore
http://www.youtube.com/watch?v=WD3uWLArG2U&feature=related