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Articoli - interviste - notizie
MariaRosaDeHellagenDate: Giovedì, 29/04/2010, 12:34 | Message # 1
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Messages: 459
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http://dibattitopubbl.ucoz.com/forum/24-183-1158-16-1272517750 - UNA SCIA DI SANGUE omicidio e suicidio fra genitori separati: analisi del fenomeno emergente

di Fabio Nestola

Video "Delitti in famiglia. il perché" intervista con Fabio Nestola

http://www.youtube.com/watch?v=gAX0XGU1gOM

 
MariaRosaDeHellagenDate: Venerdì, 14/05/2010, 00:16 | Message # 2
Group: Amministratori
Messages: 459
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http://storiedidonne.splinder.com/post/7829179/violenza-sessuale-il-91-delle-donne-non-denuncia-lo-stupro

VIOLENZA SESSUALE: IL 91% DELLE DONNE NON DENUNCIA LO STUPRO

Non denunciano le violenze sessuali, per paura o per vergogna. Sono il 91% delle vittime di stupri, nove donne su dieci, una cifra altissima. E per molte di loro la ferita è così profonda che non riescono neppure a parlarne, a confidarsi con qualcuno, soprattutto se è accaduto tutto in famiglia. Perché anche tra le mura domestiche sono loro, le donne, a subire maltrattamenti che arrivano fino alla morte: se un omicidio su 4 avviene in famiglia, il 70% delle vittime sono mogli, compagne, madri. A queste donne che non riescono a chiedere aiuto oppure, quando trovano la forza di farlo, non vengono credute, a queste donne e ai loro figli, costretti spesso ad assistere alle violenze, è stato dedicato il seminario "Giustizia, psiche e percezione sociale dei maltrattamenti e degli omicidi in famiglia", organizzato dalla Direzione centrale anticrimine della Polizia. Psicologi, assistenti sociali, magistrati e poliziotti hanno ricordato gli importanti passi avanti compiuti, ma anche la lunga strada ancora da percorrere, per rompere un tabù, quello delle violenze all'interno della famiglia, che spesso rende prigionieri. E individuare anche lacune, strategie, limiti processuali e comportamentali che possono compromettere la tutela della vittima. Per questo al termine del seminario, l'analisi si è fatta empirica, con la rappresentazione di un processo per maltrattamenti in famiglia realmente accaduto, la storia di Sara, più volte picchiata dal marito, che, quando lui ha minacciato di buttare il figlio neonato dalla finestra, ha deciso di chiedere aiuto e si è trovata davanti un operatore che le ha detto di calmarsi, che tutto sommato non era successo nulla, che il marito andava anche capito... IL 91% DELLE DONNE NON DENUNCIA LO STUPRO - E' il dato riferito da Giusy Muratore dell'Istat, nel corso del suo intervento al seminario. "Fino al 2003 - ha detto - solo il 7% dei casi di stupro o tentato stupro veniva denunciato. Una percentuale salita negli ultimi tre anni al 9%. Ma il 'sommerso' aumenta nuovamente quando si tratta di violenze all'interno delle mura domestiche". Non solo: sempre per l'Istat il 30% di chi subisce violenza non ne parla con nessuno. Nonostante nove donne su dieci non denuncino la violenza, il numero di denunce, negli anni, è comunque aumentato: dalle 1.151 del 1996, sono salite alle 1.582 del 1997, alle 1.846 del '98, alle 1.904 del '99, alle 2.336 del 2000, alle 2.447 del 2001 e alle 2.543 del 2002, fino a raggiungere quota 2.744 nel 2003. OMICIDI IN FAMIGLIA, SONO ANCORA LORO LE VITTIME - I dati, presentati oggi, sono dell'Eures e riguardano il 2004. Un omicidio su quattro avviene in famiglia e il 70% delle vittime sono donne, casalinghe (69%) e, nel 38,5 dei casi mogli o conviventi dell'assassino (oltre la metà degli omicidi in famiglia sono 'omicidi di coppia': 53,5%). Le donne vengono uccise soprattutto per ragioni passionali (23%), liti (23%) o disturbi psichici dell'autore (12,8%). Ad uccidere sono nell'80% uomini tra i 25 e i 44 anni (40,8%) e usano la pistola (39,5%). Le donne invece, nel 19,6% dei casi in cui sono loro ad uccidere, lo fanno con l' 'arma' del soffocamento (28,6%). Una volta commesso l'omicidio, l'assassino nel 67,4 dei casi si costituisce, nel 24,1 si uccide, nel 7,5 tenta il suicidio e nell'1,1 fugge, ma nella maggior parte dei casi viene arrestato. A CHI CHIEDERE AIUTO - Lo ha spiegato Chiara Giacomantonio, direttrice della sezione minori della Polizia. In tutte le questure (103) ci sono gli uffici minori, coordinati dalla sezione minori del Dac. "I 103 uffici distribuiti sul territorio, in collegamento con enti e istituzioni - ha spiegato - si occupano di costruire una rete di protezione per le famiglie disagiate, i minori o le donne in difficoltà ". Ci sono poi i numeri di emergenza: il 114, nato grazie ad un protocollo d'intesa con Telefono Azzurro, al quale rispondono operatori e psicologi; il 1522, a tutela delle donne maltrattate e un numero verde per contrastare il fenomeno dell'infibulazione.
(AGE)

 
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