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Il caso di Francesco Carbone
MariaRosaDeHellagenDate: Venerdì, 26/03/2010, 02:40 | Message # 1
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Pagina sul Facebook con foto delle querele
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Pagina su YOU REPORTER
http://www.youreporter.it/search.php?userID=13261&username=Francesco-Carbone&page=0
http://www.youreporter.it/search.....&page=0

* * *

Cittadino denuncia pubblicamente due magistrati che non hanno fatto giustizia

http://www.agoravox.it/Cittadino-denuncia-pubblicamente.html (http://www.agoravox.it/Cittadino-denuncia-pubblicamente.html)

Ministro Brunetta, dov’è? Un uomo ha il coraggio di denunciare magistrati e dirigenti mentre lei dorme?
Mi chiamo Carbone Francesco e le scrivo per metterla al corrente della mia situazione che ha a dir poco dell’incredibile.

Voglio denunciare pubblicamente due magistrati o meglio due capi della procura di Verona, Papalia e Schinaiai, i quali, pur avendo in mano tutte la prove fornite da me allegate alla mia denuncia contro alti dirigenti di Poste Italiane, Dirigenti dell’Ispettorato del Lavoro, Dirigenti dello Spisal, ditte appaltanti e un dirigente della Cgil, non hanno fatto alcuna indagine e dopo 17 mesi e 8 giorni hanno archiviato la mia denuncia senza neanche avvisarmi come la legge prevede.

Hanno leso il mio diritto di avere giustizia per i diritti negati. Brevemente le spiego la situazione. Io per 7 anni sono stato responsabile su Verona della ditta che ha l’appalto di Poste Italiane fino a quando sono stato costretto a dare le mie dimissioni a seguito di minacce e vessazioni ricevute dall’amministratore della ditta appaltante, e dagli alti dirigenti di Poste Italiane per le mie lamentele sulle lacune lavorative che praticamente erano: nessun tipo di sicurezza e igiene sul posto di lavoro, obbligati a fare lavori che non ci competevano per contratto, presenza di lavoratori in nero, straordinari sottopagati in nero, mezzi di trasporto mal messi e spesso senza revisione, continui insulti e minacce dal personale e dai dirigenti.

Praticamente ho denunciato i fatti al dirigente della Cgil il quale oltre a non fare niente mi ha consigliato di non disturbare gli alti Dirigenti di Poste Italiane in quanto avrei perso il posto di lavoro e vedendo la mia perseveranza, ha riferito a tutti gli autisti che per colpa mia e delle mie continue lamentele avrebbero perso il posto di lavoro, creando attorno a me il vuoto.

Ho denunciato presso l’ispettorato del lavoro la presenza, all’interno di Poste Italiane, di lavoratori in nero con tesserino identificativo fornito dai dirigenti di Poste Italiane e non è stato fatto alcun controllo. Ho denunciato presso lo Spisal di Verona tutte le irregolarità riguardanti la sicurezza e igiene nei posti di lavoro e non è stato fatto alcun controllo.

Dopo tutto ciò, essendo sicuri di essere intoccabili, il Direttore del Triveneto di Poste Italiane manda una raccomandata al mio datore di lavoro obbligandomi a non entrare in tutti gli uffici di Poste Italiane e di consegnare il pass di entrata, in quanto elemento indesiderato per aver chiesto il rispetto del contratto e della sicurezza sul lavoro.

A questo punto prendo tutta la documentazione in mio possesso (documenti, foto e video) e vado a presentare denuncia alla Procura della Repubblica allegando il tutto. Dopo un mese il mio avvocato viene convocato per consegnare alla procura tutti i numeri di telefono di tutti i lavoratori in nero e poi il nulla. Nessuna convocazione e dopo 17 mesi e 8 giorni, dopo che gli appalti erano stati riconsegnati alle stesse ditte, il capo della procura mi archivia la denuncia senza neanche avvisarmi come la legge prevede, con motivazione tecnico giuridica, (faccio presente che all’epoca dei fatti oltre a essere persona offesa dai reati ero incaricato di pubblico servizio obbligato dal Codice Penale a denunciare fatti di rilevanza penale).

Secondo lei è giusto e normale, in una Nazione definita Civile, perdere il posto di lavoro, perdere la dignità, perdere il diritto di avere giustizia per aver fatto il mio dovere e aver preteso i miei diritti?

Mi sono dovuto ritrasferire con tutta la mia famiglia nella mia terra di origine, la Sicilia. Mi ritrovo disoccupato da due anni, deriso e guardato male da tutti in quanto mi sono messo contro alti Dirigenti pensando di avere giustizia e come ciliegina sulla torta mi viene negato il diritto di chiedere il risarcimento dei danni subiti da me e dalla mia famiglia. Mi hanno tolto tutto ma non potranno mai togliermi la forza di lottare per arrivare fino in fondo. In Italia ci sarà qualcuno che farà sentire il mio urlo di dolore? Ci sarà qualcuno che mi aiuterà ad avere giustizia?

Con immensa stima, Carbone Francesco, cell. 3470752136 3496248598

Al Vice Presidente Federica Cocolo

Associazione A.N.C.A.S (contro gli abusi&soprusi).

Trieste

Foto della querela archiviata di Francesco Carbone: http://www.facebook.com/pages/Francesco-Carbone-il-coraggio-di-denunciare/107453602609163?ref=mf#!/album.php?id=107453602609163&aid=13370&s=0&hash=1fc3751990335c17fb4c35a99dc118d8 ( http://www.facebook.com/pages....dc118d8 )
 
amadeus96Date: Venerdì, 26/03/2010, 14:11 | Message # 2
Group: Moderatori
Messages: 40
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Anch'io, il 19/02/04 ho querelato TUTTI i magistrati della procura di Savona, i magistrati del TM di Genova (per inadempienza di cui, il Cavatorta, subì anche procedimento c/o CSM), il comune di Savona (ex affidatario di mio figlio) ed i servizi sociali (tutti partecipi nel "fermo crescita" di mio figlio e persistenza nel sequestro di minore, inadempienza e scaricabarile tra a.s., TM Genova, madre)...
TUTTO ARCHIVIATO (spesso senza neppure aver ricevuto avviso) ED ARCHIVIATA ANCHE L'OPPOSIZIONE DA ME PRESENTATA ALL'ARCHIVIAZIONE!...
Abbiamo (o ancora NON abbiamo) capito che "cane non mangia cane"? Che tra canaglie non si "scornano"????
...ANZI!...
A fronte di TUTTE le mie archiviate denunce, memorie e querele, mi sono stati rigettati TUTTI i ricorsi sia avverso il puttanaio che li aveva emessi, sia anche TUTTI i ricorsi presentati in corte d'appello di Genova; contestualmente subendo CONDANNA PER TUTTE LE FRIGNACCE prsentatate dalla madre di mio figlio e dagli sciacalli del comune di Savona, sia in minorile, sia in civile sia in penale.
Attualmente sono "in corso" due condanne in penale: una, prevista per sentenza che sarà emessa il 12/4/10 (come "puttaniere" che non paga gli alimenti, dopo essere stato posto nella situazione di non poter operare); l'altra, recentissima del 24/03/10, a 8 mesi (pena sospesa) per essermi permesso di fermare la madre in piazza Bologna a Savona, stante l'inadempienza e lo scaricabarile tra il TM ed i servizi di Savona e la madre, a seguito dell'inapplicato provvedimento del 03.01.2004, tutto il contrario di tutto, emesso dalla combutta Cavatorta & C., DOPO BEN SETTE ANNI DI TEMPOREGGIAMENTO CON AFFIDAMENTO DEL MINORE AI SERVIZI DI SAVONA e collocazione presso la sequestratrice madre, PERALTRO DECEDUTA NEL GENNAIO 2009 e, nonostante questo, ancora origine di INAUDITA ed OSTINATA persecuzione giudiziaria ai MIEI DANNI in penale, portata avanti dalla sua degna figlia, ANCHE PER IL PENALE, QUANTUNQUE SIA FINALMENTE MORTA QUELLA CHE AFFERMAVA DI ESSERE STATA AGGREDITA IN PIAZZA BOLOGNA A SAVONA!!!!!!...
MANCO DA MORTA, QUELLA DANNATA, TERMINA DI ROMPERE LE PALLE! E dire che, con la morte, DOVREBBERO CESSARE ANCHE I RELATIVI ATTI PENALI (a norma di procedura) QUANTUNQUE SIA TUTTO MISERABILMENTE FALSO!!!!!
E, TU, SPERI ANCORA DI OTTENERE "GIUSTIZIA" IN QUESTO PAESE-PUTTANAIO???????
EVIDENTEMENTE credi ancora alla favola della Befana!!!!!.....


Sergio Sanguineti

Ein Herz für Kinder!

Message edited by amadeus96 - Venerdì, 26/03/2010, 14:19
 
dibattitopubblDate: Sabato, 27/03/2010, 02:37 | Message # 3
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Messages: 782
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Francesco Carbone va manifestare davanti al parlamento

Comunicato stampa di Francesco Carbone

cell. di Francesco 3470752136 3496248598
E mail francescocarbone996@alice.it
contatto skype francescocarbone996

Voglio informarvi che la questura mi ha autorizzato a manifestare davanti
il parlamento mercoledi 31 marzo dalle 9 alle 20 per il seguente motivo:

Mi sembra doveroso fare una premessa .
Spero che la trasmissione di ieri rai per una notte sia stata da monito per svegliare
ai giornalisti il vero senso del loro lavoro visto che per paura nessuno mai si e'
voluto occupare del mio caso che vado a descrivere brevemente.

Mi chiamo Carbone Francesco e le scrivo per metterla al
corrente della mia situazione che ha a dir poco dell'incredibile. Ho denunciato
con denuncia querela i capi della procura di Verona Papalia e Schinaia
i quali , pur avendo in mano tutte la prove fornite da me allegate
alla mia denuncia contro alti dirigenti Di Poste Italiane , Dirigenti
dell'Ispettorato del Lavoro, Dirigenti dello Spisal, ditte appaltanti e un
dirigente della Cgil, non hanno fatto alcuna indagine e dopo 17 mesi e 8
giorni hanno archiviato la mia denuncia senza neanche avvisarmi come la
legge prevede. Hanno leso il mio diritto di avere giustizia per i diritti
negati. Brevemente le spiego la situazione. Io per 7 anni sono stato
responsabile su Verona della ditta che ha l'appalto di Poste Italiane fino a
quando sono stato costretto a dare le mie dimissioni a seguito di minacce e
vessazioni ricevute dall'amministratore della ditta appaltante , e dagli
alti dirigenti di Poste Italiane per le mie lamentele sulle lacune
lavorative che praticamente erano: nessun tipo di sicurezza e igiene sul
posto di lavoro, obbligati a fare lavori che non ci competevano per
contratto, presenza di lavoratori in nero, straordinari sottopagati in nero,
mezzi di trasporto mal messi e spesso senza revisione, continui insulti e
minacce dal personale e dai dirigenti. Praticamente ho denunciato i fatti al
dirigente della Cgil il quale oltre a non fare niente mi ha consigliato di
non disturbare gli alti Dirigenti di Poste Italiane in quanto avrei perso il
posto di lavoro e vedendo la mia perseveranza, ha riferito a tutti gli
autisti che per colpa mia e delle mie continue lamentele avrebbero perso il
posto di lavoro , creando attorno a me il vuoto.Ho denunciato presso
l'ispettorato del lavoro la presenza ,all'interno di Poste Italiane ,di
lavoratori in nero con tesserino identificativo fornito dai dirigenti di
Poste Italiane e non è stato fatto alcun controllo. Ho denunciato presso lo
Spisal di Verona tutte le irregolarità riguardanti la sicurezza e igiene nei
posti di lavoro ed è stato fatto solo qualche controllo. Dopo tutto ciò essendo
sicuri di essere intoccabili, il Direttore del Triveneto di Poste Italiane Roberto Arcuri
manda una raccomandata al mio datore di lavoro obbligandomi a non entrare in
tutti gli uffici di Poste Italiane e di consegnare il pass di entrata , in
quanto elemento indesiderato per aver chiesto il rispetto del contratto e
della sicurezza sul lavoro. A questo punto prendo tutta la documentazione in
mio possesso ( documenti , foto e video) e vado a presentare denuncia alla
Procura della Repubblica allegando il tutto. Dopo un mese il mio avvocato
viene convocato per consegnare alla procura tutti i numeri di telefono di
tutti i lavoratori in nero e poi il nulla. Nessuna convocazione e dopo 17
mesi e 8 giorni , dopo che gli appalti erano stati riconsegnati alle stesse
ditte, il capo della procura Schinaia mi archivia la denuncia senza neanche avvisarmi
come la legge prevede ,con nessuna motivazione e senza interpellare il Gip (FACCIO PRESENTE
CHE ALL'EPOCA DEI FATTI OLTRE A ESSERE PERSONA OFFESA DAI REATI ERO
INCARICATO DI PUBBLICO SERVIZIO OBBLIGATO DAL CODICE PENALE A DENUNCIARE
FATTI DI RILEVANZA PENALE). Secondo lei è giusto e normale in una Nazione
definita Civile , perdere il posto di lavoro , perdere la dignità , perdere
il diritto di avere giustizia per aver fatto il mio dovere e aver preteso i
miei diritti? Mi sono dovuto ritrasferire con tutta la mia famiglia nella
mia terra di origine la Sicilia . Mi ritrovo disoccupato da 2 anni , deriso
e guardato male da tutti in quanto mi sono messo contro alti Dirigenti
pensando di avere giustizia e come ciliegina sulla torta mi viene negato il
diritto di chiedere il risarcimento dei danni subiti da me e dalla mia
famiglia.
Agli atti mancano documenti importanti che erano stati inseriti a loro dire dai miei avvocati
e che comunque dovevano inserire i direttori di ulls e direzione lavoro
nelle loro misere e false perizie . Per questo motivo e per tutti gli altri motivi gravi
ho scritto al presidente della repubblica e al ministro alfano chiedendo che immediatamente
vengano inviati gli ispettori a verona per sequestrare e verificare l'operato del capo della procura.
Ancora una volta nessuno si muove e nessuno fa niente.
Ho consegnato la richiesta fatta al ministro alfano e la lettera al presidente della repubblica
allegando tutta la documentazione in mio possesso piu le denunce anche a:
Procura di Roma
Procura Generale di Roma
Consiglio Superiore della magistratura.
A tutt'ora nulla...........
VI SEMBRA UN MOTIVO VALIDO PER PROTESTARE DAVANTI IL PARLAMENTO?
VI SEMBRA GIUSTO NON AVERE IL DIRITTO DI ESSERE ASCOLTATO?
VI SEMBRA GIUSTO CHE NESSUN GIORNALISTA ABBIA IL CORAGGIO DI PUBBLICARE LA MIA STORIA?
DAVANTI AL PARLAMENTO PORTERO' TUTTA LA DOCUMENTAZIONE CON TUTTE LE DENUNCE CHE HO FATTO FINO A ORA
SEMPRE MERCOLEDI' MI ASSENTERO' UN ATTIMO DALLA MANIFESTAZIONE PER PRESENTARE
DENUNCIA QUERELA CONTRO I MIN. ALFANO BRUNETTA SACCONI PER ART 328 C.P.
E MOSTRERO' IN DIRETTA ANCHE TALE DENUNCIA.

 
dibattitopubblDate: Lunedì, 12/04/2010, 20:18 | Message # 4
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La mia protesta a Montecitorio giorno 31/03/2010, di Carbone Francesco

(da http://www.facebook.com/profile.php?ref=profile&id=1256806951#!/notes/francesco-carbone/la-mia-protesta-a-montecitorio-giorno-31032010-di-carbone-francesco/396013912408)

Mi chiamo Carbone Francesco. Giorno 31/03/2010 non ho manifestato urlando come facevano gli altri 2 che erano a piazza Montecitorio. Sono andato in via del Parlamento 24 e ho chiesto di parlare con qualsiasi Onorevole e in specifico con l'onorevole Barbato che avevo sentito al cell qualche giorno prima.
Non mi hanno fatto parlare con nessuno.
Allora gli ho detto agli addetti del parlamento, (facendogli vedere le denunce querele fatte ai ministri alfano brunetta e sacconi ),di riferire ai parlamentari che se nessuno in giornata mi avrebbe ricevuto per un colloquio avrei fatto denuncia querela a tutti i parlamentari a cui avevo scritto e non ho avuto alcuna risposta pur avendo anche una petizione on line per richiedere un'interrogazione parlamentare.
Mi sono messo tranquillo in piazza ad aspettare e nel frattempo ho chiamato l'on barbato, il quale d'apprima si e' negato dicendomi di non conoscermi e chiudendomi il telefono in faccia .
Poi dopo ripetuti messaggi nei quali gli dicevo che era inutile far finta di non conoscermi in quanto avevo registrato la telefonata, e diverse telefonate senza esito, nel pomeriggio mi ha risposto dicendomi che la mia situazione non era di sua competenza e che dovevo parlare con Pedica.
ONOREVOLI................
Si puo' definire tale un soggetto che si comporta in questo modo, pagato profumatamente dalle tasse che tutti i cittadini onesti pagano?
Non ho avuto alcuna risposta e nessun colloquio per avere un'interrogazione Parlamentare in quanto non raccomandato da nessuno di loro.
Secondo voi visto che hanno per l'ennesima volta leso i miei sacrosanti diritti sanciti dalla Costituzione Italiana, violando l'art. 328 del c.p. potevo non mantenere la promessa fatta di denunciarli? smile
In piazza Montecitorio c'era una troupe di Sky tg24 .
Ho cercato invano di parlare con la giornalista , in quanto mi ha risposto che non gli interessava la mia vicenda e non gli interessava sapere il motivo per il quale avevo denunciato con denuncia querela i Ministri Alfano Brunetta Sacconi.
Anzi e' venuto un poliziotto della digos a dirmi di non disturbare la giornalista o mi avrebbe imposto di mettermi al di fuori della Piazza.
La giornalista tranquillamete ha fatto le interviste pilotate a mo di propaganda elettorale a qualche Parlamentare.
Questa e' l'Italia e questa e' l'informazione che viene fatta agli Italiani.
Se cio' che pubblico via internet non risulta a verita' abbiate il coraggio di denunciarmi per DIFFAMAZIONE.

Questa e' la mia pagina fan dove potete trovare ulteriori informazioni

http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Fpages%2FFrancesco-Carbone-il-coraggio-di-denunciare%2F107453602609163%3Fref%3Dmf&h=c7294008ef5f86555a0335fffb104a74

questo e' il gruppo IN NOME DEL POPOLO iTALIANO

http://www.facebook.com/group.php?gid=287546343565&ref=mf

Questa E' la Petizione on line

http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.causes.com%2Fcauses%2F444109%2Fabout&h=c7294008ef5f86555a

 
MariaRosaDeHellagenDate: Sabato, 15/05/2010, 03:08 | Message # 5
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Francesco Carbone: Storia di ordinaria INGUSTIZIA

http://it.paperblog.com/frances....a-24259

La storia di Francesco Carbone è un esempio di come i poteri del nostro paese siano coesi nell'insabbiare storie di verità scomode.
Il potere politico, insieme a quello della magistratura e ai sindacati hanno messo con le spalle al muro un cittadino ,che come cita la legge (PAROLA ORMAI OBSOLETA E PRIVA DI SENSO NEL NOSTRO PAESE), ha il diritto e soprattutto il dovere di denunciare fatti che possano ledere i diritti altrui.

SI PARLA DEL DIRITTO AL LAVORO.DI DIRITTO ALLA SICUREZZA.

Personalmente sono stufa di sentire banalità sul diritto del lavoro: SI SA CHE SE TU COMBATTI PER CAMBIARE QUALCOSA CHE NON VA ALL'INTERNO DEL TUO AMBITO LAVORATIVO, CON UNA SCUSA QUALSIASI TI MANDANO VIA, TI FANNO SENTIRE SBAGLIATO TI LASCIANO SENZA UN LAVORO. E TU POVERO CREDULONE CHE PENSAVI DI POTER CAMBIARE QUALCOSA IN QUESTO PAESE CON GLI ORGANI PREPOSTI (SINDACATI, POLIZIA,FINANZA,MAGISTRATURA...), TI SENTI RIDICOLIZZATO E MESSO ALLO SBANDO DALLA SOCIETA' ALLINEATA CHE SA DI DOVER TECERE.

NON LAMENTIAMOCI POI SE CI SONO DEI FATTI CRUDELI COME IL CASO THYSSEN KRUPP

UN LAVORATORE IN ITALIA NON CONTA NIENTE.E OGGI LA SITUAZIONE LAVORATIVA E' ANCORA PIU' PROBLEMATICA VISTO LA CRISI ECONOMICA. PER UN TOZZO DI PANE LA GENTE ACCETTA DI TUTTO: CONDIZIONI DI SICUREZZA INESISTENTI, PAGAMENTI IN ESTREMO RITARDO,MINACCIE,UMILIAZIONI,LICENZIAMENTI INGIUSTI.PER PAURA DI NON PERDERE IL LAVORO.

MA L'ITALIA NON E' FORSE UNA REPUBBLICA BASATA SUL LAVORO?
vedi primo aricolo della cotituzione

ecco la storia:

Mi chiamo Carbone Francesco e le scrivo per metterla al
corrente della mia situazione che ha a dir poco dell'incredibile. Ho denunciato
con denuncia querela i capi della procura di Verona Papalia e Schinaia
i quali , pur avendo in mano tutte la prove fornite da me allegate
alla mia denuncia contro alti dirigenti Di Poste Italiane , Dirigenti
dell'Ispettorato del Lavoro, Dirigenti dello Spisal, ditte appaltanti e un
dirigente della Cgil, non hanno fatto alcuna indagine e dopo 17 mesi e 8
giorni hanno archiviato la mia denuncia senza neanche avvisarmi come la
legge prevede. Hanno leso il mio diritto di avere giustizia per i diritti
negati. Brevemente le spiego la situazione. Io per 7 anni sono stato
responsabile su Verona della ditta che ha l'appalto di Poste Italiane fino a
quando sono stato costretto a dare le mie dimissioni a seguito di minacce e
vessazioni ricevute dall'amministratore della ditta appaltante , e dagli
alti dirigenti di Poste Italiane per le mie lamentele sulle lacune
lavorative che praticamente erano: nessun tipo di sicurezza e igiene sul
posto di lavoro, obbligati a fare lavori che non ci competevano per
contratto, presenza di lavoratori in nero, straordinari sottopagati in nero,
mezzi di trasporto mal messi e spesso senza revisione, continui insulti e
minacce dal personale e dai dirigenti. Praticamente ho denunciato i fatti al
dirigente della Cgil il quale oltre a non fare niente mi ha consigliato di
non disturbare gli alti Dirigenti di Poste Italiane in quanto avrei perso il
posto di lavoro e vedendo la mia perseveranza, ha riferito a tutti gli
autisti che per colpa mia e delle mie continue lamentele avrebbero perso il
posto di lavoro , creando attorno a me il vuoto.Ho denunciato presso
l'ispettorato del lavoro la presenza ,all'interno di Poste Italiane ,di
lavoratori in nero con tesserino identificativo fornito dai dirigenti di
Poste Italiane e non è stato fatto alcun controllo. Ho denunciato presso lo
Spisal di Verona tutte le irregolarità riguardanti la sicurezza e igiene nei
posti di lavoro ed è stato fatto solo qualche controllo. Dopo tutto ciò essendo
sicuri di essere intoccabili, il Direttore del Triveneto di Poste Italiane Roberto Arcuri
manda una raccomandata al mio datore di lavoro obbligandomi a non entrare in
tutti gli uffici di Poste Italiane e di consegnare il pass di entrata , in
quanto elemento indesiderato per aver chiesto il rispetto del contratto e
della sicurezza sul lavoro. A questo punto prendo tutta la documentazione in
mio possesso ( documenti , foto e video) e vado a presentare denuncia alla
Procura della Repubblica allegando il tutto. Dopo un mese il mio avvocato
viene convocato per consegnare alla procura tutti i numeri di telefono di
tutti i lavoratori in nero e poi il nulla. Nessuna convocazione e dopo 17
mesi e 8 giorni , dopo che gli appalti erano stati riconsegnati alle stesse
ditte, il capo della procura Schinaia mi archivia la denuncia senza neanche avvisarmi
come la legge prevede ,con nessuna motivazione e senza interpellare il Gip (FACCIO PRESENTE
CHE ALL'EPOCA DEI FATTI OLTRE A ESSERE PERSONA OFFESA DAI REATI ERO
INCARICATO DI PUBBLICO SERVIZIO OBBLIGATO DAL CODICE PENALE A DENUNCIARE
FATTI DI RILEVANZA PENALE). Secondo lei è giusto e normale in una Nazione
definita Civile , perdere il posto di lavoro , perdere la dignità , perdere
il diritto di avere giustizia per aver fatto il mio dovere e aver preteso i
miei diritti? Mi sono dovuto ritrasferire con tutta la mia famiglia nella
mia terra di origine la Sicilia . Mi ritrovo disoccupato da 2 anni , deriso
e guardato male da tutti in quanto mi sono messo contro alti Dirigenti
pensando di avere giustizia e come ciliegina sulla torta mi viene negato il
diritto di chiedere il risarcimento dei danni subiti da me e dalla mia
famiglia.
Agli atti mancano documenti importanti che erano stati inseriti a loro dire dai miei avvocati
e che comunque dovevano inserire i direttori di ulls e direzione lavoro
nelle loro misere e false perizie . Per questo motivo e per tutti gli altri motivi gravi
ho scritto al presidente della repubblica e al ministro alfano chiedendo che immediatamente
vengano inviati gli ispettori a verona per sequestrare e verificare l'operato del capo della procura.
Ancora una volta nessuno si muove e nessuno fa niente.
Ho consegnato la richiesta fatta al ministro alfano e la lettera al presidente della repubblica
allegando tutta la documentazione in mio possesso piu le denunce anche a:
Procura di Roma
Procura Generale di Roma
Consiglio Superiore della magistratura.
A tutt'ora nulla...........
VI SEMBRA UN MOTIVO VALIDO PER PROTESTARE DAVANTI IL PARLAMENTO?
VI SEMBRA GIUSTO NON AVERE IL DIRITTO DI ESSERE ASCOLTATO?
VI SEMBRA GIUSTO CHE NESSUN GIORNALISTA ABBIA IL CORAGGIO DI PUBBLICARE LA MIA STORIA?
DAVANTI AL PARLAMENTO HO PORTATO TUTTA LA DOCUMENTAZIONE CON TUTTE LE DENUNCE CHE HO FATTO FINO A ORA COMPRESE LE
DENUNCE QUERELE CONTRO I MIN. ALFANO BRUNETTA SACCONI PER ART 328 C.P.
UN ONOREVOLE DOVEVA ESSERE PRESENTE PER FARGLI VISIONARE IL TUTTO E QUANDO L'HO CHIAMATO AL CELLULARE SI E' NEGATO FACENDO FINTA DI NON CONOSCERMI.
PUR AVENDO UNA PETIZIONE ON LINE MI NEGANO ANCHE IL DIRITTO DI AVERE UN'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE.

cercate Francesco Carbone su Facebook per aiutarlo nella sua battaglia!

 
MariaRosaDeHellagenDate: Lunedì, 24/05/2010, 00:44 | Message # 6
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MariaRosaDeHellagenDate: Lunedì, 31/05/2010, 03:35 | Message # 7
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Carbone Francesco
via giovanni falcone 12Villafrati (PA) 90030
cell 3470752136 3496248598

Giorno 31 marzo ho protestato davanti il parlamento per la seguente motivazione:
Mi chiamo Carbone Francesco e le scrivo per metterla alcorrente della mia situazione che ha a dir poco dell'incredibile.
Ho denunciato
con denuncia querela i capi della procura di Verona Papalia e Schinaiai, i quali , pur avendo in mano tutte la prove fornite da me allegate alla mia denuncia contro alti dirigenti Di Poste Italiane , Dirigenti dell'Ispettorato del Lavoro, Dirigenti dello Spisal, ditte appaltanti e un dirigente della Cgil, non hanno fatto alcuna indagine e dopo 17 mesi e 8 giorni hanno archiviato la mia denuncia senza neanche avvisarmi come la legge prevede.
Hanno leso il mio diritto di avere giustizia per i diritti negati.
Brevemente le spiego la situazione.
Io per 7 anni sono stato responsabile su Verona della ditta che ha l'appalto di Poste Italiane fino a quando sono stato costretto a dare le mie dimissioni a seguito di minacce evessazioni ricevute dall'amministratore della ditta appaltante , e dagli alti dirigenti di Poste Italiane per le mie lamentele sulle lacune lavorative che praticamente erano:
nessun tipo di sicurezza e igiene sulposto di lavoro,
obbligati a fare lavori che non ci competevano per contratto,
presenza di lavoratori in nero,
straordinari sottopagati in nero,
mezzi di trasporto mal messi e spesso senza revisione,
continui insulti e minacce dal personale e dai dirigenti.
Praticamente ho denunciato i fatti al dirigente della Cgil il quale oltre a non fare niente mi ha consigliato dinon disturbare gli alti Dirigenti di Poste Italiane in quanto avrei perso il posto di lavoro e vedendo la mia perseveranza, ha riferito a tutti gli autisti che per colpa mia e delle mie continue lamentele avrebbero perso il posto di lavoro , creando attorno a me il vuoto.
Ho denunciato presso l'ispettorato del lavoro la presenza ,all'interno di Poste Italiane ,di lavoratori in nero con tesserino identificativo fornito dai dirigenti di Poste Italiane e non è stato fatto alcun controllo.
Ho denunciato presso lo Spisal di Verona tutte le irregolarità riguardanti la sicurezza e igiene nei posti di lavoro ed è stato fatto solo qualche controllo.
Dopo tutto ciò essendo sicuri di essere intoccabili, il Direttore del Triveneto di Poste Italiane Roberto Arcuri manda una raccomandata al mio datore di lavoro obbligandomi a non entrare intutti gli uffici di Poste Italiane e di consegnare il pass di entrata , in quanto elemento indesiderato per aver chiesto il rispetto del contratto edella sicurezza sul lavoro.
A questo punto prendo tutta la documentazione in mio possesso ( documenti , foto e video) e vado a presentare denuncia alla Procura della Repubblica allegando il tutto. Dopo un mese il mio avvocatoviene convocato per consegnare alla procura tutti i numeri di telefono di tutti i lavoratori in nero e poi il nulla.
Nessuna convocazione e dopo 17mesi e 8 giorni , dopo che gli appalti erano stati riconsegnati alle stesse ditte, il capo della procura Schinaia mi archivia la denuncia senza neanche avvisarmi come la legge prevede ,con nessuna motivazione e senza interpellare il Gip (FACCIO PRESENTECHE ALL'EPOCA DEI FATTI OLTRE A ESSERE PERSONA OFFESA DAI REATI ERO INCARICATO DI PUBBLICO SERVIZIO OBBLIGATO DAL CODICE PENALE A DENUNCIARE FATTI DI RILEVANZA PENALE).
Secondo lei è giusto e normale in una Nazione definita Civile , perdere il posto di lavoro , perdere la dignità , perdereil diritto di avere giustizia per aver fatto il mio dovere e aver preteso imiei diritti?
Mi sono dovuto ritrasferire con tutta la mia famiglia nellamia terra di origine la Sicilia . Mi ritrovo disoccupato da 2 anni , deriso e guardato male da tutti in quanto mi sono messo contro alti Dirigenti pensando di avere giustizia e come ciliegina sulla torta mi viene negato il diritto di chiedere il risarcimento dei danni subiti da me e dalla mia famiglia.
Agli atti mancano documenti importanti che erano stati inseriti a loro dire dai miei avvocati e che comunque dovevano inserire i direttori di ulls e direzione lavoro nelle loro misere e false perizie .
Per questo motivo e per tutti gli altri motivi gravi
ho scritto al presidente della repubblica e al ministro alfano chiedendo che immediatamente vengano inviati gli ispettori a verona per sequestrare e verificare l'operato del capo della procura.
Ancora una volta nessuno si muove e nessuno fa niente.
Ho consegnato la richiesta fatta al ministro alfano e la lettera al presidente della repubblica
allegando tutta la documentazione in mio possesso piu le denunce anche a:
Procura di Roma
Procura Generale di Roma
Consiglio Superiore della magistratura.
A tutt'ora nulla...........
VI SEMBRA UN MOTIVO VALIDO PER PROTESTARE DAVANTI IL PARLAMENTO?
VI SEMBRA GIUSTO NON AVERE IL DIRITTO DI ESSERE ASCOLTATO?
VI SEMBRA GIUSTO CHE NESSUN GIORNALISTA ABBIA IL CORAGGIO DI PUBBLICARE LA MIA STORIA?
DAVANTI AL PARLAMENTO HO PORTATO TUTTA LA DOCUMENTAZIONE CON TUTTE LE DENUNCE CHE HO FATTO FINO A ORA COMPRESE LE DENUNCE QUERELE CONTRO I MIN. ALFANO BRUNETTA SACCONI PER ART 328 C.P.UN ONOREVOLE DOVEVA ESSERE PRESENTE PER FARGLI VISIONARE IL TUTTO E QUANDO L'HO CHIAMATO AL CELLULARE SI E' NEGATO FACENDO FINTA DI NON CONOSCERMI.
PUR AVENDO UNA PETIZIONE ON LINE MI NEGANO ANCHE IL DIRITTO DI AVERE UN'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE.
Il 28 aprile ho inviato una richiesta di intervento disciplinare al CSM per i procuratori che volontariamente hanno messo la mia denuncia querela a mod 45 per autoarchiviarla.
Ho chiamato il CSM e mi hanno risposto che la mia richiesta e' in mano al relatore dal 5 maggio e la pratica e' 309/2010.
Nelle mie pagine su facebook trova tutte le informazioni.
le posto i link.

http://www.facebook.com/pages/Francesco-Carbone-il-coraggio-di-denunciare/107453602609163

http://www.facebook.com/group.php?gid=287546343565&ref=mf

http://www.facebook.com/profile.php?id=100000575866679

Sicuro di una sua risposta le porgo distinti saluti.
Carbone Francesco
La lettera sottostante e' stata consegnata a mano al Quirinale per il Presidente Giorgio Napolitano.E' stata consegnata per conoscenza anche al Consiglio Superiore della Magistratura di cui e' Presidente lo stesso Giorgio Napolitano.A oggi non ho ricevuto alcuna risposta.
http://www.facebook.com/album.php?aid=16400&id=100000575866679&ref=mf

 
MariaRosaDeHellagenDate: Lunedì, 31/05/2010, 03:36 | Message # 8
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http://www.facebook.com/pages/Francesco-Carbone-il-coraggio-di-denunciare/107453602609163?ref=mf#!/album.php?aid=16400&id=100000575866679&ref=mf ( http://www.facebook.com/pages....ref=mf ) - lettera inviata da Francesco Carbone al Presidente Napolitano
 
MariaRosaDeHellagenDate: Sabato, 26/03/2011, 03:44 | Message # 9
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Interrogazione Parlamentare per verificare i fatti denunciati da Francesco Carbone pubblicata da Francesco Carbone il giorno martedì 30 novembre 2010 alle ore 8.29
https://www.facebook.com/notes/francesco-carbone/interrogazione-parlamentare-per-verificare-i-fatti-denunciati-da-francesco-carbo/133444706713925

Interrogazione a risposta scritta 4-04154

presentata da

ELIO LANNUTTI mercoledì 24 novembre 2010, seduta n.465

LANNUTTI - Ai Ministri dell'economia e delle finanze, del lavoro e delle politiche sociali, per la pubblica amministrazione e l'innovazione e della giustizia -

Premesso che:

è arrivata all'interrogante una segnalazione di un cittadino, Francesco Carbone, che, dopo aver ricoperto il ruolo di responsabile nella città di Verona della ditta che ha l'appalto di Poste italiane, racconta di essere stato costretto a dare le dimissioni a seguito di minacce e vessazioni ricevute dall'amministratore della ditta appaltante e dagli alti dirigenti di Poste italiane perché aveva avanzato lamentele sulle lacune lavorative, quali: nessun tipo di sicurezza e igiene sul posto di lavoro, obbligo a fare lavori che non competevano per contratto, presenza di lavoratori irregolari, straordinari sottopagati in nero, mezzi di trasporto mal messi e spesso senza che fossero sottoposti a revisione, forme di prelievo (assimilabili ad una vera e propria estorsione) di denaro dalle buste paga degli autisti sotto forma di rimborso, continui insulti e minacce dal personale e dai dirigenti di Poste italiane;

il cittadino riferisce di aver denunciato i fatti al dirigente sindacale, il quale, oltre a non aver fatto nulla, gli avrebbe consigliato di non disturbare gli alti dirigenti di Poste italiane che in quel momento erano occupati a preparare i nuovi appalti, in quanto avrebbe perso il posto di lavoro e che, vedendo la sua perseveranza, ha riferito a tutti gli autisti che per colpa sua e delle sue continue lamentele anche loro avrebbero perso il posto di lavoro;

Carbone denunciava presso l'Ispettorato del lavoro la presenza, all'interno di Poste italiane, di lavoratori in nero con tesserino identificativo fornito dai dirigenti di Poste italiane senza che venisse predisposto alcun controllo; inoltre, alla richiesta di informazioni da parte della Procura di Verona, il direttore ordinario Palumbo rispondeva di non aver proceduto all'ispezione in quanto nutriva forti dubbi sulla veridicità di ciò che veniva denunciato ma, nonostante ciò, non provvedeva a verificarla e/o a denunciare il cittadino per false informazioni;

il cittadino inoltre denunciava presso lo Spisal di Verona (ASL) tutte le irregolarità riguardanti la sicurezza e l'igiene nei posti di lavoro, ma veniva fatto qualche controllo solo a seguito della minaccia di Carbone cittadino di denunciare il personale della ASL per omissione di atti d'ufficio;

il cittadino dopo aver denunciato l'evasione fiscale della ditta in questione ha collaborato per mesi con la Guardia di finanza di Verona, ma anche in questo caso non sarebbe stato fatto alcun controllo;

Francesco Carbone dichiara di essere stato minacciato dagli uomini di fiducia dell'appaltante che gli avrebbero detto che era inutile mettersi contro di loro in quanto l'appaltante era il nipote di una persona che aveva avuto importanti incarichi nelle Forze dell'ordine e le persone a lui vicine erano appoggiate molto bene da un politico, in stretto contatto con i principali appaltanti del Centro-Sud Italia;

il Direttore del Triveneto di Poste italiane, Roberto Arcuri, a seguito della caparbietà del cittadino a non fare lavori che non gli competono per contratto o che vanno contro la sicurezza, mandava una raccomandata al suo datore di lavoro obbligandolo a non entrare in tutti gli uffici di Poste italiane e di consegnare il pass di entrata, in quanto elemento indesiderato;

a questo punto il cittadino avvalendosi di tutta la documentazione presenta denuncia alla Procura della Repubblica;

il cittadino Carbone lamenta che dopo 17 mesi, dopo che gli appalti erano stati riconsegnati alle stesse ditte, il capo della Procura Schinaia avrebbe archiviato la denuncia senza neanche avvisarlo, con nessuna motivazione e senza interpellare il giudice per le indagini preliminari;

il cittadino fa presente che all'epoca dei fatti, oltre a essere persona offesa dai reati, era incaricato di pubblico servizio obbligato dal codice penale a denunciare fatti di rilevanza penale;

Francesco Carbone, disoccupato da due anni, riferisce che viene deriso da tutti in quanto si è messo contro alti dirigenti pensando di avere giustizia e che gli viene negato il diritto di chiedere il risarcimento dei danni subiti;

Carbone ha presentato anche altre denunce e ha scritto ai rappresentanti delle istituzioni;

il 23 febbraio 2010 Francesco Carbone ha presentato a Verona la denuncia-querela nei confronti dei Procuratori Capo e di appartenenti ai servizi segreti e tutti coloro che avrebbero impedito, ritardato o omesso le normali procedure di indagini, occultando documenti o presentando documenti totalmente falsi;

tutte le denunce presentate, collegate alla prima denuncia archiviata, coinvolgono le Procure di Roma, Verona, Venezia, ma il cittadino continua a lamentare di non essere mai stato convocato da nessun magistrato o dalle Forze dell'ordine in merito a ciò che ha denunciato;

Carbone ritiene che sia stato leso il suo diritto di avere giustizia ed inoltre che sia stato leso l'erario dello Stato per le somme non recuperate dall'evasione fiscale denunciata, nonché quelle che sarebbero derivate dalle mancate sanzioni per lo sfruttamento di lavoro nero e le gravi carenze di igiene e sicurezza nei posti di lavoro da lui documentate,

si chiede di sapere:

se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa;

se i Ministri in indirizzo, nell'ambito delle proprie competenze, non ritengano opportuno, alla luce di quanto esposto, attivare le procedure ispettive e conoscitive previste dall'ordinamento, anche al fine di prendere in considerazione ogni eventuale sottovalutazione di significativi profili di accertamento.

(4-04154)

 
MariaRosaDeHellagenDate: Sabato, 26/03/2011, 03:46 | Message # 10
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Messaggio al Popolo "dormiente" o in parte assonnato

http://www.fainotizia.it/2011/03/22/messaggio-al-popolo-dormiente-o-parte-assonnato
http://www.fainotizia.it/2011....sonnato

Un mio pensiero in base a tutto cio' che ho subito dallo Stato per aver denunciato un'associazione a delinquere di tipo mafioso collusa con componenti che fanno parte dello Stato. Tutti i reati da me denunciati sono contro lo Stato. Leggete la nota.

Vi invito a leggere la nota e lasciare i vostri commenti.

Se vi piace postatela ovunque. Buona lettura.

Carissimo lettore ,

chi sono lo scoprirai guardando la mia pagina che postero' a fine nota .

Il mio messaggio principalmente e' rivolto a me come promemoria e di conseguenza a tutti coloro che lo leggeranno in quanto anch'io facevo parte del popolo fesso inebriato dalla televisione, dalle affermazioni dei politici sia del governo che dell'opposizione ,dalla Magistratura , dai sindacati , dai media nazionali e dalle varie importanti associazioni Nazionali .

Sembrava spesso che tutti avessero ragione in quanto ognuno ti porta a guardare il bicchiere mezzo pieno qualsiasi sia la prospettiva e si ci ritrova in uno schieramento o in un altro convinto di fare parte dello schieramento giusto senza neanche conoscere bene cosa realmente vogliono o fanno i politici dello schieramento preferito .

Si viene a creare una massa di ultra' come in una partita di calcio, dove l'importante non e' guardare una bella partita e rilassarsi ma cercare di ridicolizzare e umiliare gli avversari per sentirsi forti e superiori agli altri .

A livello psicologico e' una gran soddisfazione per chi e' debole di carattere e sentendosi forte per via dell'associazione a un gruppo si batte per degli ideali che gli altri ci impongono, a livello materiale il danno e' enorme per la massa e i profitti sono altissimi per chi sfrutta la massa per dividerla e farla litigare .

Questa e' la guerra dei poveri voluta e realizzata da chi detiene il potere e vuole mantenerlo vita natural durante con le false illusioni e i falsi ideologismi che i potenti non rispettano quasi mai.

Mi sono reso conto imbattendomi nelle istituzioni tutte con le mie denunce contro un'associazione a delinquere di tipo mafioso e contro le istituzioni che hanno favorito e continuano a favorire la criminalita' agli alti vertici , che tutti i buoni propositi e le belle parole di chi e' al governo, di chi e' all'opposizione, di chi e' a capo della magistratura , di chi e' a capo di sindacati o associazioni importanti a livello nazionale , sono solo delle cazzate madornali e che realmente tutto il popolo non conosce affatto come funziona l'Italia in quanto tutti gli aspetti negativi vengono nascosti da una bella facciata di comodo e nessuno o pochi hanno la curiosita' di guardare al di la' della facciata anche perche' chi ha il coraggio di guardare al di la' della menzogna, spesso e volentieri viene fatto passare per pazzo e ridicolarizzato davanti a tutti e il popolo fesso non curioso, prende per buono cio' che i loro Dei gli fanno credere senza sforzarsi un po' di ragionare e cercare di capire come stanno realmente le cose.

Cio' potevo accettarlo secoli e secoli fa ma non certo ai giorni d'oggi dove la cultura e' accessibile a tutti attraverso la rete.

Non si tratta di ignoranza , visto che spesso la mancanza di cultura viene associata all'ignoranza scolastica , il problema piu' grande e' che il popolo vuole essere ignorante o fare il fesso e tutto per convenienza personale e per grande egoismo anche verso i propri figli.

Giorni addietro ho sentito una storiella che vi voglio raccontare e parla di due amici che si imbarcano in una nave. uno sta nella stiva e un'altro sul ponte quando la nave a un certo punto in mare aperto inizia a prendere fuoco.

Quello che stava sul ponte parte verso l'amico che dormiva nella stiva e lo sveglia urlando, "la nave va a fuoco " e lui assonnato gli risponde : e cosa mi interessa non e mica mia la nave....

Questa e' la mentalita' che ha l'italiano medio nei confronti della "cosa Pubblica" , nessuno ha la voglia di prendersi delle piccole e misere responsabilita' per paura , per convenienza e per egoismo anche verso il futuro dei propri figli.

Se la stessa solidarieta' che date ai potenti o ai vostri idoli calcistici etc.... , la date a chi realmente nel proprio piccolo vuole far si che che le regole scritte siano rispettate da tutti, forse si puo' sperare in una vera democrazia dove il popolo e' solidale con il popolo , dove il popolo non e' diviso per falsi ideologismi politici non rispettati dagli stessi personaggi che li impongono, una democrazia rispettosa delle regole dove ogni singolo marinaio sente sua la nave consapevole che se la nave affonda anche lui affonda con la stessa nave.

Non pensate alle scialuppe di salvataggio che tra l'altro useranno solo quelli di prima classe , pensate a salvare la nave e mandare via dalla nave gli occupanti della prima classe sia che siano del lato destro o sinistro della nave e se qualcuno deve rimanere , solo dopo aver dimostrato di essere rispettoso sia della nave che di tutti gli occupanti e cio' con i fatti e non con le parole con la grande devozione al rispetto delle regole comuni.

Delle parole ne ho pieni i coglioni.

Visitate la mia Pagina Facebook

Francesco Carbone (il coraggio di denunciare)

 
MariaRosaDeHellagenDate: Sabato, 26/03/2011, 03:54 | Message # 11
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27 settembre 2004

https://www.youtube.com/watch?v=Iq9uBXoVo-0&feature=related

* * *
https://www.youtube.com/watch?v=rSCt5humVBY&feature=related

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https://www.youtube.com/watch?v=upixiV8i6H0&feature=related

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https://www.youtube.com/watch?v=wmH7v6uriwI&feature=related

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https://www.youtube.com/watch?v=upixiV8i6H0&feature=player_embedded

 
MariaRosaDeHellagenDate: Sabato, 26/03/2011, 04:02 | Message # 12
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Intervista andata in onda il 3 agosto a Telejato.
Pino Maniaci intervista Francesco Carbone (il coraggio di denunciare)

https://www.youtube.com/watch?v=F9ZR6Rgk5us&feature=related

 
MariaRosaDeHellagenDate: Sabato, 26/03/2011, 04:08 | Message # 13
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https://www.facebook.com/video/video.php?v=112822412100692&comments

https://www.facebook.com/video/video.php?v=112822412100692&comments

Video pubblicato da Francesco Carbone

 
MariaRosaDeHellagenDate: Sabato, 26/03/2011, 04:13 | Message # 14
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Francesco Carbone ha querelato il ministro Brunetta, in breve pubblicherò foto della querela

https://www.facebook.com/notes/informare-controinformando/francesco-carboneil-coraggio-di-denunciaredenuncia-querela-contro-il-ministro-br/409681076980

Caro Ministro Brunetta,
in tanti ironicamente la sfottono con foto, battute , video , scherzando e dicendo che lei e' un fannullone che fa la caccia alle streghe contro i fannulloni della Pubblica Amministrazione.
Io a differenza di tutti coloro che fanno ironia per dire le cose come stanno, ho la faccia tosta di dire le cose in faccia e non solo a parole.
Ho il brutto vizio di scrivere tutto cio' che dico per non avere un domani una critica da chiunque su cosa dico e su cosa faccio.
Francesco Carbone a differenza di tutti i politici di questo paese "Civile e Democratico",
tutto cio' che dice fa'.
Quindi per essere coerente sul mio pensiero nei suoi confronti , l'ho voluto mettere per iscritto e scrivendo scrivendo , mi sono accorto che la parola "Fannullone" nel suo caso e' sinonimo di "Omissione" e siccome adoro il Codice Penale e la Costituzione,
l'ho denunciata per Omissione di Atti D'Ufficio.
Non so se lei lo sappia che l'ho denunciata per Omissioni di Atti D'ufficio sia a lei che l'Ispettorato della Pubblica Funzione, in quanto in Italia certi Magistrati hanno il brutto vizio di distogliere dall'azione penale personaggi illustri o facenti parte della casta o logge massoniche.
Lei sapra' benissimo che certi Magistrati andando a infrangere all'art 112 della Costituzione facendo molti reati penali,
insabbiano tali denunce con il mod 45 classificando tutte le denunce contro personaggi illustri o della casta o logge massoniche, come Fatti Non Contenenti Reato, cosi che la denuncia viene autoarchiviata, non viene fatta visionare al Gip , non vengono fatte indagini e non si avvisa chi ha sporto denuncia pur richiedendo tale avviso in base all'art 408 cpp.
Sicuro che il passaparola che i miei amici metteranno in moto fara' si che questa mia lettera aperta diventi di dominio pubblico e quindi sara' letta anche da lei, la prego di rispondermi visto che questa e' la terza volta che le scrivo.
Solo per educazione e non per dovere.
Almeno dimostra di essere educato.
Visto che mi sento un gran signore a confronto di tutti i politici Italiani, voglio fare il signore anche con lei anche se tutti i politici in Italia da me non meritano niente.
Facciamo finta che quella denuncia e' un preavviso di licenziamento e a tal proposito le do un opportunita'.
L'opportunita' di fare il suo lavoro, cioe' inviare gli ispettori della pubblica funzione presso la Procura di Verona, Ispettorato del Lavoro di Verona, e usll 20 di Verona e verificare l'operato di tali "pubblici impiegati",
se non ce la fa da solo si faccia aiutare dai suoi colleghi , il Ministro Alfano e il Ministro Sacconi, Visto che anche loro sono stati denunciati da me per non aver inviato gli ispettori sia in Procura (Ministro Alfano) e sia all'usll 20 e all'ispettorato del lavoro (Ministro sacconi).
Se mi dimostrate che sapete fare il lavoro per il quale siete pagati da noi cittadini,
inviando gli ispettori, sequestrando tutte le pratiche e denunciando d'ufficio tutte le irregolarita' riscontrate e facendomi avere un processo con l'avvio delle indagini di tutte le denunce che ho fatto fino a ora,
saro' clemente con voi e pubblicamente prometto che ritirero' la denuncia querela.
Nel caso in cui voi vi ostinate a fare i vostri porci comodi in quanto sicuri che non sara' mai avviata un'indagine nei vostri confronti, sara' mia premura andare a controllare la posizione della denuncia in questione e se sara' messa a mod 45, Il magistrato che ha la mia denuncia in mano sara' denunciato per come ho gia' denunciato i procuratori capo Papalia e Schinaia.
Sicuro che lei in qualsiasi modo leggera' questa mia lettera aperta e pubblica, la invito a fare il suo lavoro.
Cordialmente Francesco Carbone.

http://www.facebook.com/album.php?aid=4285&id=100001188001617

 
MariaRosaDeHellagenDate: Sabato, 26/03/2011, 04:19 | Message # 15
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http://www.newhause.altervista.org/malagiustizia.html http://www.newhause.altervista.org/malagiustizia.html - LE DENUNCE INSABBIATE DI FRANCESCO CARBONE
 
MariaRosaDeHellagenDate: Mercoledì, 30/03/2011, 04:18 | Message # 16
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/27/c%E2%80%99e-chi-vuole-essere-processato-e-chi-no/100471/
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011....>

C’è chi vuole essere processato e chi no

Quello di Francesco Carbone è un caso che, quasi sicuramente, non ha precedenti in Italia. Ho passato un intero pomeriggio ad ascoltare una storia che ha dell’incredibile, un oceano di fatti e misfatti testimoniati da una borsa (pesantissima) piena di documenti. Ho cercato di riassumere la paradossale vicenda di Francesco Carbone, riportando proprio le parole del protagonista.

“In un’Italia dove chiunque dica delle verità scomode nei confronti dei Poteri forti è ricattato, minacciato,censurato e denunciato, io sono forse l’unico che può permettersi il lusso di denunciare gravissimi reati contro lo Stato; reati commessi da criminali collusi con “pezzi dello Stato”, senza essere ricattato, minacciato, censurato o denunciato. E ciò, grazie al fatto che la vicenda ormai è di dominio pubblico su internet e che, le prove che ho contro chi ho denunciato, sono schiaccianti.

Sono forse l’unico, in Italia, che pur presentando una miriade di denunce penali, istanze in tutte le più alte autorità dello Stato (e, da più di un anno, diffondendo denunce video e dichiarazioni con nomi, cognomi e volti), non riesco ad ottenere alcuna convocazione dalla magistratura o dagli organi di controllo parlamentari, pur essendoci un’interrogazione parlamentare in corso.

E la cosa più assurda è che, pur di non portarmi davanti a un giudice, non riesco ad ottenere una denuncia per calunnia, per diffamazione o per false informazioni a un pubblico ufficiale, pur essendo chiarissimo che, in base all’art.112 della Costituzione, “il pubblico ministero ha l’obbligo di esercitare l’azione penale”, sia nei confronti dei denunciati e sia nei confronti di chi denuncia se viene denunciato il falso.

Tutto ciò potrebbe sembrare assurdo ma non lo è quando i denunciati fanno parte della “massomafia” che gestisce l’Italia , un’associazione criminale infiltrata in tutte le istituzioni sia politiche che giudiziarie. Ho denunciato un’associazione a delinquere di tipo mafioso all’interno di Poste Italiane, finalizzata all’evasione fiscale, sfruttamento di lavoratori in nero, estorsioni, appalti a “monopolio” a parenti di personaggi illustri dello Stato, gravissime carenze di igiene e sicurezza, minacce, vessazioni, ricatti e offerte per farmi stare zitto e il tutto, non solo con denuncia penale presso la procura di Verona ma con la mia collaborazione con la Guardia di Finanza di Verona alla quale ho dimostrato tutto ciò che ho denunciato.

A seguito delle mie denunce e delle mie lamentele sulle gravissime carenze di igiene e sicurezza all’interno di Poste Italiane di Verona e per essermi lamentato del fatto che noi operatori dell’appalto Postale dovevamo fare lavori che non ci competevano, sono stato allontanato da Poste Italiane e costretto a dare le dimissioni in quanto elemento indesiderato per aver preteso le più basilari norme sull’igiene e sicurezza e il rispetto del CCNL.

Il fatto ancora più assurdo non è ciò che ho denunciato all’interno di Poste Italiane ma ciò che ho denunciato successivamente, perché la mia denuncia e la mia collaborazione con la Guardia di Finanza sono state insabbiate in quanto non è emersa dagli atti giudiziari alcuna indagine.

I Procuratori Capo di Verona Papalia e Schinaia, pur avendo in mano tutte le prove fornite da me, allegate alla mia denuncia penale contro alti dirigenti di Poste Italiane, Dirigenti dell’Ispettorato del Lavoro, Dirigenti dello Spisal (Usl), ditte appaltanti e un dirigente della Cgil, non hanno fatto alcuna indagine e dopo

17 mesi e 8 giorni hanno archiviato con metodi mafiosi la mia denuncia senza neanche avvisarmi, come la legge prevede in base all’art.408 CPP, inserendola volontariamente a Mod.45 (fatti non costituenti reato). Tutto questo per distogliere dall’azione penale gli alti funzionari che avevo denunciato per gravi reati penali.

A questo punto ho presentato altre 9 denunce penali, istanze a tutti gli alti organi competenti dello Stato tra i quali tre Ministri e attività ispettive dei ministeri, il Parlamento, il Csm, il Quirinale.

Nessuno si muove pur essendoci gravissimi reati contro lo Stato.

L’unico che vuole la verità su ciò che ho denunciato è il Senatore Elio Lannutti, il quale, il 24 novembre 2010, presenta un’interrogazione parlamentare a risposta scritta, nella quale chiede al Governo di verificare tutto ciò che ho denunciato, sia con denunce penali e sia pubblicamente nel web.

Ancora nessuna convocazione, nessuna indagine, nessun processo. Neanche come denunciato.

Per lo Stato Italiano è comodo far sì che Francesco Carbone sia un fantasma così da non far emergere tutto ciò che è stato denunciato.

Se devo fare un appello, mi appello al Popolo Italiano, il quale deve pretendere con me che io abbia un processo.

Se sono un mitomane voglio pagare ed essere condannato ma se ciò che denuncio corrisponde a verità devono pagare tutti coloro che ho denunciato, anche se fanno parte della categoria degli “intoccabili” (ministri, procuratori, funzionari di Stato, Pubblici ufficiali, elementi deviati delle Forze dell’Ordine)”.

Sulla pagina Facebook Francesco Carbone (il coraggio di denunciare) i dettagli della vicenda.

Com’è strana l’Italia.

C’è chi vuol essere e processato e chi fa di tutto per non esserlo.

di Tony Troja

 
dibattitopubblDate: Sabato, 09/04/2011, 02:29 | Message # 17
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https://www.facebook.com/notes/francesco-carbone/interrogazione-parlamentare-per-verificare-i-fatti-denunciati-da-francesco-carbo/133444706713925
https://www.facebook.com/notes....6713925

Interrogazione a risposta scritta 4-04154

presentata da

ELIO LANNUTTI mercoledì 24 novembre 2010, seduta n.465

LANNUTTI - Ai Ministri dell'economia e delle finanze, del lavoro e delle politiche sociali, per la pubblica amministrazione e l'innovazione e della giustizia -

Premesso che:

è arrivata all'interrogante una segnalazione di un cittadino, Francesco Carbone, che, dopo aver ricoperto il ruolo di responsabile nella città di Verona della ditta che ha l'appalto di Poste italiane, racconta di essere stato costretto a dare le dimissioni a seguito di minacce e vessazioni ricevute dall'amministratore della ditta appaltante e dagli alti dirigenti di Poste italiane perché aveva avanzato lamentele sulle lacune lavorative, quali: nessun tipo di sicurezza e igiene sul posto di lavoro, obbligo a fare lavori che non competevano per contratto, presenza di lavoratori irregolari, straordinari sottopagati in nero, mezzi di trasporto mal messi e spesso senza che fossero sottoposti a revisione, forme di prelievo (assimilabili ad una vera e propria estorsione) di denaro dalle buste paga degli autisti sotto forma di rimborso, continui insulti e minacce dal personale e dai dirigenti di Poste italiane;

il cittadino riferisce di aver denunciato i fatti al dirigente sindacale, il quale, oltre a non aver fatto nulla, gli avrebbe consigliato di non disturbare gli alti dirigenti di Poste italiane che in quel momento erano occupati a preparare i nuovi appalti, in quanto avrebbe perso il posto di lavoro e che, vedendo la sua perseveranza, ha riferito a tutti gli autisti che per colpa sua e delle sue continue lamentele anche loro avrebbero perso il posto di lavoro;

Carbone denunciava presso l'Ispettorato del lavoro la presenza, all'interno di Poste italiane, di lavoratori in nero con tesserino identificativo fornito dai dirigenti di Poste italiane senza che venisse predisposto alcun controllo; inoltre, alla richiesta di informazioni da parte della Procura di Verona, il direttore ordinario Palumbo rispondeva di non aver proceduto all'ispezione in quanto nutriva forti dubbi sulla veridicità di ciò che veniva denunciato ma, nonostante ciò, non provvedeva a verificarla e/o a denunciare il cittadino per false informazioni;

il cittadino inoltre denunciava presso lo Spisal di Verona (ASL) tutte le irregolarità riguardanti la sicurezza e l'igiene nei posti di lavoro, ma veniva fatto qualche controllo solo a seguito della minaccia di Carbone cittadino di denunciare il personale della ASL per omissione di atti d'ufficio;

il cittadino dopo aver denunciato l'evasione fiscale della ditta in questione ha collaborato per mesi con la Guardia di finanza di Verona, ma anche in questo caso non sarebbe stato fatto alcun controllo;

Francesco Carbone dichiara di essere stato minacciato dagli uomini di fiducia dell'appaltante che gli avrebbero detto che era inutile mettersi contro di loro in quanto l'appaltante era il nipote di una persona che aveva avuto importanti incarichi nelle Forze dell'ordine e le persone a lui vicine erano appoggiate molto bene da un politico, in stretto contatto con i principali appaltanti del Centro-Sud Italia;

il Direttore del Triveneto di Poste italiane, Roberto Arcuri, a seguito della caparbietà del cittadino a non fare lavori che non gli competono per contratto o che vanno contro la sicurezza, mandava una raccomandata al suo datore di lavoro obbligandolo a non entrare in tutti gli uffici di Poste italiane e di consegnare il pass di entrata, in quanto elemento indesiderato;

a questo punto il cittadino avvalendosi di tutta la documentazione presenta denuncia alla Procura della Repubblica;

il cittadino Carbone lamenta che dopo 17 mesi, dopo che gli appalti erano stati riconsegnati alle stesse ditte, il capo della Procura Schinaia avrebbe archiviato la denuncia senza neanche avvisarlo, con nessuna motivazione e senza interpellare il giudice per le indagini preliminari;

il cittadino fa presente che all'epoca dei fatti, oltre a essere persona offesa dai reati, era incaricato di pubblico servizio obbligato dal codice penale a denunciare fatti di rilevanza penale;

Francesco Carbone, disoccupato da due anni, riferisce che viene deriso da tutti in quanto si è messo contro alti dirigenti pensando di avere giustizia e che gli viene negato il diritto di chiedere il risarcimento dei danni subiti;

Carbone ha presentato anche altre denunce e ha scritto ai rappresentanti delle istituzioni;

il 23 febbraio 2010 Francesco Carbone ha presentato a Verona la denuncia-querela nei confronti dei Procuratori Capo e di appartenenti ai servizi segreti e tutti coloro che avrebbero impedito, ritardato o omesso le normali procedure di indagini, occultando documenti o presentando documenti totalmente falsi;

tutte le denunce presentate, collegate alla prima denuncia archiviata, coinvolgono le Procure di Roma, Verona, Venezia, ma il cittadino continua a lamentare di non essere mai stato convocato da nessun magistrato o dalle Forze dell'ordine in merito a ciò che ha denunciato;

Carbone ritiene che sia stato leso il suo diritto di avere giustizia ed inoltre che sia stato leso l'erario dello Stato per le somme non recuperate dall'evasione fiscale denunciata, nonché quelle che sarebbero derivate dalle mancate sanzioni per lo sfruttamento di lavoro nero e le gravi carenze di igiene e sicurezza nei posti di lavoro da lui documentate,

si chiede di sapere:

se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa;

se i Ministri in indirizzo, nell'ambito delle proprie competenze, non ritengano opportuno, alla luce di quanto esposto, attivare le procedure ispettive e conoscitive previste dall'ordinamento, anche al fine di prendere in considerazione ogni eventuale sottovalutazione di significativi profili di accertamento.

(4-04154)

 
MariaRosaDeHellagenDate: Lunedì, 18/07/2011, 20:35 | Message # 18
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http://www.reporter24.it/web/leggi-diffondi-lappello-di-carbone-ora-basta-voglio-processo/cronaca/16/07/2011/1511/

l’appello di F. Carbone:“Ora basta voglio un processo”

Qui seguito vi riportiamo l'appello di Francesco Carbone, un giovane ex dipendente di Poste Italiane licenziato dopo essersi opposto a delle "scorrettezze" fatte dall'azienza. Ogni suo tentativo di ottenere giustizia è stato respinto o ignorato ma Francesco non ci sta, non molla e tutti i giorni combatte la sua battaglia sul web organizzando manifestazioni e sit-in di protesta. Sul web il suo caso è conosciuto ma nessun giornale o trasmissione di rilievo ha diffuso la sua incredibile vicenda sebbene abbia con l'appoggio dei suoi sostenitori scritto più volte a Striscia la notizia, Il Fatto Quotidiano, Le Iene, Report e perfino a dei ministri. L' appello è rivolto a tutti gli italiani e in particolare ai media. Eppure sua è una vicenda ampiamente documentata e simile a quella vissuta da Raphael Rossi, diffusa sul ilfattoquotidiano.it. Vi invitiamo anche noi a leggerlo e a diffonderlo il più possibile tramite i social network come Facebook e Twitter.

Link: http://www.reporter24.it/web/?p=1511

"Vi invito a leggere attentamente il contenuto e di diffonderlo il piu' possibile sia condividendo che pubblicando la nota in blog, siti , giornali on line. I media nazionali servi del potere non vi faranno mai conoscere questa vicenda e la protesta

Vi informo che da Lunedi 25 Luglio inizia davanti la Procura di Palermo la mia protesta permanente per pretendere di essere denunciato per calunnia e false informazioni a un pubblico Ufficiale visto che

tutte le mie denunce penali contro un'associazione di Tipo Mafioso vengono insabbiate e archiviate senza che sia fatta alcuna indagine e senza tener alcun conto delle procedure penali e della Costituzione Italiana.

Tutto cio' in quanto l'associazione di tipo mafioso che ho denunciato fa parte di un'altra associazione mafiosa ancor piu' grande e protetta da alte cariche dello Stato sia della Politica, della Magistratura , e delle Forze dell'ordine.

Sono 4 anni che con prove alla mano denuncio gravissimi reati che ora vi vado ad elencare e sistematicamente tutte le autorita' preposte a cui ho presentato le denunce pur sapendo che commettono reati penali gravi, non hanno esitato a insabbiare le mie denunce in tanti modi da me provabili in qualsiasi momento anche perche' le autorita' preposte sono state sistematicamente ridenunciate da me con denunce penali.

I reati da me denunciati sia alle autorita' e nel web sono:

Associazione a delinquere di tipo mafioso finalizzata all'evasione fiscale, estorsioni, appalti pubblici truccati dati a monopolio per decenni a persone amiche parenti e prestanomi di alte cariche istituzionali, sfruttamento di lavoratori in nero, vessazioni, ricatti, minacce, tentata corruzione a un impiegato di pubblico servizio (che sarei io e ho prove audio che dimostrano cio'), concorso esterno in associazione mafiosa, favoreggiamento, abusi d'ufficio, omissioni d'ufficio, falso ideologico, omessa denuncia da parte di pubblici ufficiali, inoltre e non di meno, gravissime carenze di Igiene e sicurezza nei posti di lavoro e stiamo parlando di una delle piu' grandi aziende statali Italiane , Poste Italiane .

Visto che i media nazionali si riservano nel pubblicare e rendere nota la vicenda in quanto la vergogna istituzionale sarebbe di proporzioni bibliche, invito tutti voi che state leggendo, di diffondere il piu' possibile questa nota per fare in modo che il piu' alto numero possibile di persone venga a conoscenza della vicenda e che magari possa venire tanta gente a darmi solidarieta' davanti la Procura di Palermo per pretendere un processo Tra Francesco Carbone e tutti coloro che dallo stesso sono stati denunciati.

Art 112 della Costituzione : il Magistrato ha l'obbligo dell'azione penale.

Art 3 della Costituzione: la legge e' uguale per tutti.

Per conoscere tutta la vicenda denunciata da Francesco Carbone o visitate la pagina Facebook

Francesco Carbone (il coraggio di denunciare) Pagina Ufficiale

o cercate con Google Francesco Carbone (il coraggio di denunciare) troverete centinaia di migliaia di risultati con una marea di blog e siti on line che parlano della vicenda oltre a tantissime interviste a tv e radio locali.

Vi invito a leggere anche l'interrogazione Parlamentare presentata da un Senatore per la vicenda da me denunciata alla quale non e' stata data alcuna risposta e nessun intervento e' stato fatto.

Potete contattarmi al 3470752136 o tramite e mail a francescocarbone996@alice.it"
 
MariaRosaDeHellagenDate: Giovedì, 21/07/2011, 01:55 | Message # 19
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Protesta permanente davanti la Procura di Palermo dal 25/07/2011

https://www.facebook.com/event.php?eid=247494585267642


Piazzale di fronte la procura di Palermo

Francesco Carbone (il coraggio di denunciare) Pagina Ufficiale

https://www.facebook.com/p​ages/Francesco-Carbone-il-​coraggio-di-denunciare-Pag​ina-Ufficiale/199583593417​993

Dal 25 Luglio protestera' in modo permanente davanti la Procura di Palermo per pretendere che vengano applicati gli art 3 e 112 della Costituzione, pretendendo non solo che la legge sia uguale per tutti ma anche di essere denunciato per calunnia, diffamazione , e false informazioni a pubblici ufficiali visto e considerato che tutte le denunce fatte non vengono prese in considerazione e insabbiate da magistrati collusi con la casta massonica mafiosa. In alternativa alla denuncia nei miei confronti, chiedo e pretendo che se cio' che ho denunciato con prove alla mano corrisponda a verita', che immediatamente vengano posti nel registro degli indagati tutti coloro che ho denunciato per associazione a delinquere di tipo mafioso finalizzata all'evasione fiscale, sfruttamento di lavoratori in nero, estorsioni, appalti a Monopolio per decenni ad amici e parenti della casta, gravissime carenze di igiene e sicurezza nei posti di lavoro, vessazioni , minacce , ricatti , tentata corruzione a un incaricato di pubblico servizio .
E tutti coloro che hanno concorso esternamente all'associazione di tipo mafioso e che di fatto l'hanno favorita non impedendo l'attivita' criminale con reati di falso in atto pubblico, falso ideologico, abuso d'ufficio omissione d'atti d'ufficio e tutto cio' che i magistrati vorranno ravvedere.
Invito tutti a diffondere il piu' possibile l'evento invitando amici e conoscenti e se sono palermitani a recarsi davanti la procura per pretendere assieme a me un processo tra davide e golia.
Se non conoscete la vicenda da me denunciata visitate la mia Pagina Ufficiale e e cercate su google Francesco Carbone (il coraggio di denunciare) troverete centinaia di migliaia di risultati.
Le amicizie su fb chiedetele al Profilo

Francesco Carbone


https://www.facebook.com/p​rofile.php?id=100001254702​771


Vi ringrazio anticipatamente della vostra solidarieta', nell'aiuto a diffondere l'evento invitando i vostri amici e pubblicando l'evento nelle bacheche e se potete, sara' immensamente gradita la vostra presenza davanti la Procura di Palermo.
 
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