In via di inserimento Non è affatto raro che, le querele presentate dai cittadini, vengano abusivamente archiviate. Molto spesso, quantunque esplicitamente querelate con l'indicazione precisa dei dati personali, molte persone querelate non vengono iscritte sul registro degli indagati oppure viene aperto un fascicolo "contro ignoti": tutto ciò in maniera inspiegabile, quasi fiabesca. Molto spesso, reati oggetto di querela, non si inquadrano o si inquadrano in maniera sbagliata: anziché indicare il reato compiuto, si indica quello non compiuto (con lo scopo di procurare l'impunità al querelato) o addirittura la querela si trasforma in una "notizia non contenente reato". Molto spesso pubblici ministeri, polizia giudiziaria e giudici per indagini preliminari omettono di indagare e non chiariscono la verità dei fatti, non agiscono in base delle richieste specifiche presentate dai cittadini (per esempio, richieste di acquisire tabulati telefonici o effettuare ispezioni negli atti). Molto spesso querele si mandano in archiviazione senza svolgere alcun tipo di attività investigativa o addiritura dopo acquisizione delle prove a carico degli querelati. Molto spesso pubblici ministeri, giudici e carabinieri/agenti di polizia indicano il falso ideologico con lo scopo di bloccare indagini e mandare le pratiche in archiviazione.
Queste ingiustizie si verificano solitamente quando un cittadino denuncia un pubblico ufficiale (compreso assistenti sociali e sindaci), un politico, un prete, un giudice, un libero professionista come avvocato o perita, un giornale, e comunque in tante altre occasioni.
Letture utili: L’ORGANIZZAZIONE DELL’UFFICIO DEL P.M. http://appinter.csm.it/incontri/relaz/13063.pdf ( http://appinter.csm.it/incontri/relaz/13063.pdf )
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