http://bimbirapiti.altervista.org/ Preg.ma Dott.ssa Faloni
Tribunale Dei Minori di Milano - via Leopardi 18 - Milano
Sono Sergio Grassi, padre di A. O. Grassi.
Con la presente intendo portare a Sua conoscenza la verità su fatti che hanno portato all' ingiustificato quanto inumano allontanamento di mio figlio dal mio affetto.
Le accuse che Ella rivolge nei miei confronti sono assolutamente tutte false e di seguito troverà abbondanti prove e nominativi di testimoni oculari di ciò che asserisco.
Chiedo che dopo una auspicabile e rapida verifica della verità possa riabbracciare mio figlio anche se il prezzo del dolore da me provato per aver perso otto mesi preziosissimi della sua vita non sarà mai ripagabile.
Innanzitutto: la relazione tra me e Aicha è stata sempre serena e piu' che felice.
Mi sono testimoni, amici, parenti e conoscenti, numerosi collaboratori di lavoro, gestori di ristoranti e pizzerie, tutti i vicini di casa, i miei "fans" (suono e insegno chitarra in un collettivo di Ragazzi e sostengo un bimbo tramite Intervita), che mai ci hanno visto o sentito litigare o discutere. Costoro ci invidiavano e ammiravano, piuttosto, per la nostra serenissima e felice unione non ostante la differenza di età e si meravigliavano di quanto io amassi il mio bimbo e la mia compagna e quanto loro amassero me.
Chiedo di poter rivedere subito mio figlio in assoluta libertà, come permette la mia capacità ed esperienza di padre e nonno, come mio sacrosanto inalienabile diritto.
L' artrite reumatoide
Dal 2007 il sottoscritto, oltre ad avere un solo rene per un pregresso tumore (circa 15 operazioni), soffre di una grave forma di artrite reumatoide, come Ella ben sa.
Questa è stata la causa della temporanea crisi finanziaria che ha causato il nostro banale litigio.
Se Ella si documentasse sugli effetti di questa patologia, si renderebbe conto che non è possibile che io abbia potuto percuotere la mia compagna in alcun modo:
non riesco ad allacciarmi le stringhe, non riesco a stappare una lattina, a tenere il sacchetto della spesa.
Artrite reumatoide
non un raffreddore: a tale proposito sono disposto ad effettuare qualsiasi perizia medico legale.
http://www.reumatoide.it/ | http://www.bresciareumatologia.it/AR.html
Finchè ce l' ho fatta ho lavorato sempre personalmente per il mantenimento della mia famiglia, ma nel periodo in cui Aicha scoprì di essere incinta, la mia malattia si aggravò causandomi gravi dolori e mancanza di forza nelle articolazioni, sopratutto alle mani, ginocchia, caviglie, spalle.
In questo periodo, Aicha si irritava spesso con me, dandomi dell' idiota e del cretino.
Ero costretto a incaricare altre aziende e amici all' esecuzione dei lavori che mi venivano richiesti, in cambio di una percentuale, poichè non riuscivo più a farli personalmente a causa della malattia.
Questo diminuì i miei guadagni: Aicha invece, "pretendeva" che potessi farcela da solo, che andassi a lavorare personalmente in cantiere non ostante dolori e sofferenze per guadagnare di più, sono stato preso a schiaffi e pugni da lei più di una volta e ho i testimoni (Gianni L. e altri) che mi hanno visto con il volto graffiato e il naso tumefatto per un pugno che ella mi diede mentre guidavo la macchina. Su una gamba ho ancora un segno causatomi da un suo calcio (Davanti a testimoni: Claudia, dipendente statale e altri)
Ho tentato in tutti i modi di farle capire che in quelle condizioni sarebbe stato opportuno che anche lei si adoperasse al sostentamento della nostra famiglia, almeno aiutandomi nel lavoro da casa:
le ho insegnato a usare il pc per aiutarmi con il sito web, le ho chiesto di tenermi la contabilità e di controllare le E-mail, di tenermi conto degli appuntamenti perLe migliaia di visite del mio sito aziendale: non ho mai lavorato!?!?!? preventivi ed esecuzione di lavori, che mi aiutasse in generale, magari anche con il solo interessamento ai miei molteplici e diversificati impegni.
Asseriva di volersi trovare un lavoro autonomo:
Queste persone ho contattato per trovarle un lavoro:
1) Prof. Dante C. docente di chimica all' università - Pulizie uffici
2) Ing Franceso A. dirigente Aereoporto Linate - pulizie uffici
3) Gaetano B. impresario edile - riassetto camere in un grande albergo a Rho
4) Aurora F. impiegata - pulizie uffici presso sig.__c.c.____da Aicha rifiutato.
Altri che mi riservo di nominare...
Voi, invece, mi accusate di averle impedito di cercarsi un lavoro e addirittura di svolgere i lavori domestici!
Questo è il mio lavoro:
http://www.luxdor.com | Cosa cercano i miei clienti | Da dove mi chiamano
e questo mi dà una mano ad arrotondare: http://www.luxdor.gigacenter.it
Questo sito, il primo e il piu' visitato sul web, è stato progettato, realizzato e costantemente aggiornato dal sottoscritto.
Esso produce una grande mole di lavoro che mentre prima svolgevo personalmente, ora distribuisco ad aziende e artigiani di tutta l' Italia, a volte gratuitamente, conscio della crisi che tutti viviamo.
A 61 ANNI MI SONO ACCORTO DI ESSERE DROGATO!
Questa non l' avevo mai sentita! Mi avete dato del drogato: non ho mai avuto segnalazione alla prefettura per uso di stupefacenti e non ne ho mai fatto uso nè ora nè in passato!!!
Sono addirittura astemio e le droghe non so nemmeno cosa siano.
Mi sono bastate una decina di anestesie totali per i miei problemi di salute.
In effetti il tumore alla vescica si sospetta possa essersi generato per un effettivo uso di sostanze stupefacenti:
la droga di stato: le sigarette.
I miei precedenti sono quelli di essere stato troppo generoso, credulone, onesto. Colpevole di credere nella Giustizia e nelle istituzioni. Colpevole di credere nella gratitudine e nell' amore della mia compagna. Situazioni incompatibili in questa società venale, egoista e sorda ai problemi della gente comune. Una cultura che non mi si addice e non condivido assolutamente.
I MALTRATTAMENTI:
La mia compagna, per quanto riguarda i maltrattamenti e l' accusa di averle fatto fare una vita di stenti, ha un suo conto personale alle PP.TT. da me apertole con denaro proveniente dal mio onestissimo e faticosissimo lavoro, ha sempre effettuato versamenti e prelevamenti di denaro dal mio cc presso la banca Popolare Agricola di Ragusa, in L.go Augusto a Milano, su cui aveva libero accesso, cosa invece che non avevo io con il suo.
Essa è sempre stata al centro delle mie attenzioni, è sempre stata da me seguita con amore e cura durante tutta la gravidanza, come testimoniano decine di persone e dovranno farlo anche il personale del Consultorio, ove la accompagnavo immancabilmente in macchina per timore potesse capitarle qualche cosa.
Ero perennemente al suo "servizio" per accompagnamenti in macchina in ogni posto, ufficio, pediatra, comune, ecc: ero il suo servitore e anche su questo ho moltissime persone pronte a testimoniare.
Ultimamente le ho regalato un cellulare e una macchina fotografica nuovi.
Ho sempre cercato con dolcezza e molta, molta pazienza di farle fare, in tutti i modi, amicizia con persone simpatiche e a lei gradite, di renderla meno dipendente dagli altri me compreso, ma non vi è stato nulla da fare.
Questo è il ringraziamento per i miei sacrosanti sacrifici: ho perso un bambino che adoro piu' della mia vita. Il piu' amato di tutti. Mi sono indebitato con Aler, ho finito di pagare i mobili e gli elettrodomestici per la nuova casa (Inadeguata e troppo piccola, non a norma di legge in nessun senso: un altra ingiustizia che mi ha provocato ingentissimi danni sopratutto nel lavoro non avendo uno spazio ove ricevere i miei clienti)
VORREI GIUSTIZIA
Penso basti così, nel caso non bastasse avrei altri eventi da narrare: decine.
Le chiedo di annullare immediatamente il decreto da Lei emesso nei miei confronti e della mia famiglia.
Tra me e Aicha vi è tuttora un buon rapporto. Ci incontriamo di nascosto poichè essa si sente minacciata dai servizi sociali per i minorenni e ha timore di perdere Alex anche lei.
Essa negherà tutto ciò, ma è la verità: ho le prove anche di questo: filmati da me eseguiti di nascosto.
Credo a questo punto che sia Suo dovere verificare la veridicità dei fatti che ho summenzionato e di concedermi di incontrare liberamente mio figlio sempre previo accordo con la mia convivente, nel caso, a causa delle menzogne quì elencate, non vorrà piu' fare ritorno presso la nostra abitazione.
Speravo che la permanenza di Aicha presso le vostre comunità, anche attraverso il vostro aiuto, le avesse potuto far capire quale dovrebbe essere il compito di ogni buona moglie e madre: rimboccarsi le maniche e aiutare il marito nelle difficoltà, cosa che lei non ha voluto mai nemmeno pensare.
Si è arrivati, invece, alla disgregazione di una famiglia per un banale problema finanziario, ormai da tempo risolto.
Per questi motivi
Se in breve tempo non mi verrà comunicato l' accoglimento delle richieste,
ovvero non potrò andare a riprendermi la mia famiglia al completo per riportarla a casa, effettuerò, con l' appoggio di giornali, tv e altri genitori a sostegno, lo sciopero della fame e sete ad oltranza dinanzi al Vs Tribunale come già sta avvenendo a Torino (Angelo Grasso) e presto in molte altre città a catena, (Bari - Catania - Genova - Ancona), poichè quello che mi è stato addebitato è non solo una gravissima ingiustizia, ma una innegabile vergogna nei confronti di tutta l' umanità di cui, gli artefici, si dovranno solo vergognare.
Non è mia intenzione compiere atti di autolesionismo, azioni illegali o di sacrificare la mia vita inutilmente.
Esso vuole essere la dimostrazione dell' amore immenso e irrinunciabile che provo nei confronti di mio figlio e, non ostante tutto, anche di sua madre.
Se non saranno accolte immediatamente le mie richieste sacrificherò il mio sito aziendale, che ha migliaia di visitatori giornalieri, per diffondere in tutto il mondo questa vergogna insostenibile, questa inutile tortura, ai danni di persone innocenti e in buona fede.
Ciò causerà la mancanza di lavoro oltre che per me anche per tutte le aziende in esso inserite e che da lì traggono sostentamento.
Un danno in piu' tra quelli che già il vostro provvedimento ha provocato. La mia malattia si sta aggravando a causa dello stress e angoscia causata da questa situazione.
Un uomo anziano in pessime condizioni di salute a cui Ella sta rovinando irrimediabilmente gli ultimi anni di vita.
Per un nonnulla (o per uno stipendio).
Cerco genitori per unirsi alla mia protesta dinanzi al Tribunale minori di Milano
Scrivere a: feritoia@gmail.com o tel: Sergio 333-64.16.628 - 02-3943.6463