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Caso di FRANCESCA FAMIGLI
dibattitopubblDate: Mercoledì, 07/10/2009, 15:49 | Message # 1
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Per aiutare a questa madre di risolveere la situazoine su Facebook è stato creato un gruppo:
http://apps.facebook.com/causes/264968/51843734?m=611088da - AIUTIAMO UNA BAMBINA A RITORNARE DA SUA MAMMA

Il creatore della pagina su Facebook, Paolo Roat, descrive così la situazione:

“Nonostante la mamma, colpevole secondo il Tribunale dei Minori e del Servizio Sociale di Castelfranco (Modena) di ostacolare i rapporti padre figlia, abbia essa stessa richiesto per la figlia il collocamento presso l’abitazione del padre, abbia iniziato una mediazione di coppia e tutto ciò che possa favorire il ritorno a casa della bambina, inspiegabilmente e incredibilmente il Giudice relatore d’accordo con il Servizio Sociale del Comune di Castelfranco continua ad avere un comportamento pregiudizievole nei confronti di questa mamma.
Infatti, non possono che essere valutate inaccettabili considerazioni contenute nell’ultimo decreto del TM che vengono qui testualmente riportate: “rilevato che la mamma è invero parsa leggermente più collaborativa sia nel rapporto con il servizio sia nel rapporto con il padre della minore, pur se permangono perplessità circa l’idoneità della donna a portare avanti una reale e non disturbante condivisione della genitorialità”.

Spesso gli assistenti sociali coadiuvati da psicologi e psichiatri non solo non stanno risolvendo i problemi della famiglia, ma li stanno creando loro stessi con il loro comportamento. La famiglia italiana è in pericolo e dobbiamo sensibilizzare con tutti i mezzi possibili i legislatori sulla drammatica situazione esistente. Per quanto possa sembrare incredibile, oggi ad una famiglia qualsiasi possono essere sottratti i loro figli, tramite una decisione del tribunale dei minori, sulla base di rapporti scritti degli psicologi, assistenti e psichiatri che valutano l'operato dei genitori secondo il loro capriccio e opinioni.

Quando le opinioni diventano "verità" su cui i Giudici basano le loro decisioni la possibilità di violazioni e abusi è drammaticamente alta, come confermato dai numeri. In Italia sono quasi 35.000 (anche se il numero non è definitivo) i bambini sottratti alle famiglie con costi sociali per la comunità che superano i 4 miliardi di euro.

Il dolore e il danno morale causato ai genitori e ai bambini è irreparabile. I rapporti ricevuti e la lettura di decine di perizie confermano la natura unilaterale di questi rapporti che tendono a trovare motivi per allontanare i bambini piuttosto che aiutare la famiglia a risolvere i suoi problemi.

Anche nel caso di questa mamma le ragioni appaiono sempre le stesse: arbitrarie valutazioni psicologiche. Le strutture, assolutamente lontane dai bisogni della gente, puniscono i genitori inserendo i loro bambini in strutture spesso e volentieri private.

Ma la bambina è ancora lontana dalla mamma.

Questa mamma ha ancora bisogno di aiuto. DOBBIAMO SOSTENERLA!!!

Ci servono migliaia di adesioni per fare pressione sulle autorità e chiedere la liberazione della bambina. Guardate il video e aderite alla causa.

Grazie, Paolo

Contestazioni ai servizi sociali fatte tramite stampa:
http://www.avvocatofrancescomiraglia.it/wp-cont....ali.pdf

Video:

http://www.youtube.com/watch?v=Mfv8mso9y7w

 
dibattitopubblDate: Mercoledì, 07/10/2009, 15:50 | Message # 2
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http://www.ccdu.org/comunic....a-mamma

Comunicato stampa dell'associazione CCDU del mese aprime 2009:

Ancora una volta i Servizi Sociali e il Tribunale dei Minori hanno sottratto un bambino ai propri genitori.

Questa volta è accaduto a Castelfranco Emilia dove i Servizi Sociali locali hanno spinto il Tribunale dei Minorenni a togliere la potestà genitoriale alla mamma collocando la bambina in una struttura orfanotrofio di un’altra provincia.

La mamma disperata, da venerdì 3 aprile, è seduta davanti al Comune di Castelfranco in attesa che il Sindaco, che è anche l’Assessore alle politiche sociali, gli Assistenti Sociali e gli operatori riescano a farle capire per quale motivo.

Purtroppo, le ragioni sono sempre le stesse: arbitrarie valutazioni psicologiche, incapacità da parte dei servizi psicologici e sociali di valutare e gestire queste difficili situazioni. Abbiamo perciò deciso di avviare una raccolta firme su facebook (http://apps.facebook.com/causes/264968 AIUTIAMO UNA BIMBA A RITORNARE DALLA SUA MAMMA) e di organizzare una manifestazione per aiutare questa mamma.

Sabato 11 aprile alle ore 10.30 partirà una marcia da Corso Martiri (Zona Ospedale) che si concluderà davanti al Comune di Castelfranco, faremo sentire la nostra voce, in rappresentanza di altre migliaia di genitori ai quali il Tribunale e i Servizi hanno rubato i propri figli. Occorre la massima partecipazione per sensibilizzare la popolazione e i politici affinché si occupino di un problema così rilevante fino ad oggi completamente ignorato.

Sindaco, assistenti sociali, psicologi e Tribunale dei Minorenni: giù le mani dalla mamma di Castelfranco - restituitele la figlia che le avete portato via

 
dibattitopubblDate: Mercoledì, 07/10/2009, 15:58 | Message # 3
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Paolo Roat ha scitto nella causa sopraindicata su Facebook:

LA SOTTRAZIONE COATTA DI MINORI E FALSI ABUSI

SALVIAMO LA FAMIGLIA

Il minore ha diritto di essere educato nell’ambito della propria famiglia.

La famiglia e la scuola per secoli hanno avuto un ruolo essenziale, sia sociale che morale. Oggi questo diritto viene spesso negato. Un genitore di fronte a psicologi, psichiatri e assistenti sociali, può ritrovarsi accusato di colpe mai commesse, sulla base di opinioni soggettive proclamate o come parere “medico” o come parere “scientifico”.
I fenomeni di cui parliamo sono conosciuti come "falsi abusi e allontanamento coatto dei bambini dalla famiglia e loro collocamento in comunità alloggio, affido o adozioni".
Le statistiche rivelano che circa il 20% delle sottrazioni coatte sono motivate da assenza coatta dei genitori (provvedimenti carcerari), morte di entrambi i genitori, maltrattamenti o abusi. Il rimanente 80% circa avvengono con la motivazione di "inidoneità genitoriale". Questa motivazione ha aperto le porte a innumerevoli violazioni di legge e dei diritti.
Tramite valutazioni soggettive ed opinabili, psicologi e assistenti sociali spesso inducono il Tribunale dei minori a prendere provvedimenti drastici e drammatici, sottraendo i figli alla famiglia, collocandoli nelle comunità, mettendoli poi sotto indagine, analisi e quant’altro. La famiglia, nella maggioranza dei casi, è totalmente impotente di fronte a questo sistema che opera con l’ausilio, se i genitori si rifiutano, della forza pubblica.
Riteniamo che sottrarre i bambini ad una famiglia debba essere un evento straordinario, motivato solo da gravi e comprovate colpe.
Riteniamo inoltre che non si possa stabilire la responsabilità e l’inidoneità di un genitore attraverso valutazioni personali o test psicologici che non hanno alcuna validità scientifica.
Sulla base di centinaia di casi esaminati, osserviamo un attacco frontale operato contro l’autonomia e il ruolo fondamentale della famiglia che viene delegittimata da figure ascientifiche.
Per arginare questo fenomeno sono sorte in Italia molte associazioni con l’obiettivo di denunciare, difendere e tutelare i diritti fondamentali della famiglia e della genitorialità.
Nessuna famiglia è potenzialmente al riparo dall’errore “scientifico” dello psicologo, psichiatra e assistente sociale. Qualsiasi famiglia può essere coinvolta, come il caso di Basiglio insegna.
Le associazioni firmatarie del presente manifesto si pongono come difensori della famiglia, per evitare l’errore giudiziario che ha origine specialmente da opinabili perizie.
Sostenere questo movimento significa difendere e ripristinare l’integrità della famiglia, ma anche ricostruire il tessuto morale e sociale della società e far diminuire gli errori giudiziari.
COSA CHIEDIAMO
1. che la sottrazione di bambini alla propria famiglia possa avvenire solo sulla base di fatti gravi ed accertati o solo dopo l’acquisizione di prove oggettive attendibili;
2. che le perizie psicologiche-psichiatriche abbiano solo valore di opinioni e non siano considerate direttamente come “accertamento della verità”;
3. che le famiglie abbiano il diritto della parità tra accusa e difesa e che eventuali relazioni negative di assistenti sociali o di altre entità possano essere contestate e che si proceda ad accertare i fatti prima che possa avvenire la sottrazione dei bambini alla famiglia.

 
dibattitopubblDate: Mercoledì, 07/10/2009, 18:55 | Message # 4
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VIDEO "Castelfranco (Modena): Liberiamo la bambina sottratta alla sua mamma" :

VIDEO " CCDU - Aiutiamo una bimba a ritornare dalla sua mamma" con immagini della manifestazione organizzata dai cittadini per obbligare giudici, assistenti sociali e il sindaco di osservare la legge:
http://www.youtube.com/watch?v=vPS4st8wb7M&feature=related

http://www.ccdu.org Ancora una volta i Servizi Sociali e il Tribunale dei Minori hanno sottratto un bambino ai propri genitori.
Questa volta è accaduto a Castelfranco Emilia dove i Servizi Sociali locali hanno spinto il Tribunale dei Minorenni a togliere la potestà genitoriale alla mamma collocando la bambina in una struttura orfanotrofio di unaltra provincia. Sabato 11 aprile abbiamo organizzato una manifestazione pacifica di protesta.

 
dibattitopubblDate: Mercoledì, 07/10/2009, 19:07 | Message # 5
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Testimonanza di come vengono organizzati appuntamenti dei genitori coi figli nei casi di allontanamento/sequestro dei bambini: sorveglianza totale.
Dal video emerge che la figlia è stata allontanata solo perché il padre della bambina (con problemi di droga e stupefacenti) ha dichiarato che la madre gli impedirebbe di vedere la figlia. L'allontanamento (arresto della bambina e messa in detenzione in un istituto) sono stati attuati senza alcun tipo di indagine effettuata, senza alcun tipo di controllo della verità del dichiarato dall'uomo e senza un regolare processo previsto dalla legge. Non parliamo di una mediazione, la quale dovevano attuare servizi sociali! Da non credere!

http://www.youtube.com/watch?v=zgnVRnOlUQw

 
VisitatoreDate: Venerdì, 09/10/2009, 01:56 | Message # 6
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http://www.avvocatofrancescomiraglia.it/wp-content/uploads//caso-famigli-%C3%A8-necessario-tenere-conto-delle-relazioni-elaborate-per-i-servizi-sociali.pdf -

articolo su un giornale locale "Caso Famigli, è necessario tenere conto delle relazioni elaborate per i servizi sociali", servizi soicali si rifiutono di osservare quanto imposto dagli psichiatri e psicologi.

 
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