UN AVVOCATO SPIEGA LA SITUAZIONE E LANCIA L'APPELLO https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1982768089655&set=a.1107216201405.18153.1256806951&theater#!/notes/agnesina-pozzi/italia-vergogna-per-quanto-accaduto-ad-eva-polak-chi-si-muove/10150547629495080
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ITALIA VERGOGNA per quanto accaduto ad Eva Polak. CHI SI MUOVE?????...
Gentili Signori,
in qualità di difensore di fiducia della sig.ra Eva Polak, dietro autorizzazione della stessa, con la presente sono a relazionarVi su quanto accaduto nel procedimento penale n. 31/09 RG G.d.P. dinanzi al Giudice di Pace di Pistoia conclusosi in data 28.03.11, affinché possiate portare all'attenzione di organi istituzionali quanto accaduto.
Sono note da tempo le vicende della sig.ra Polak che, ritenendo di aver subito delle ingiustizie giudiziarie (che hanno visto protagonisti come controparti le suddette parti offese) con pesanti ripercussioni nella propria vita privata e sulla sua situazione economica, da anni si batte per vedere riconosciuti i propri diritti, arrivando a denunciare più volte numerosi magistrati del Foro di Pistoia. Svariati procedimenti sono ancora pendenti dinanzi al Tribunale di Genova, Foro competente in caso di giudizi riguardanti magistrati toscani. A sua volta la stessa è stata denunciata da magistrati per calunnia.
Numerosi sono gli abusi perpetrati nei suoi confronti, basti citare a titolo di esempio,il fatto che sostituti procuratori - già denunciati e a loro volta denuncianti della sig.ra Polak - ritengono di astenersi dall'esercitare l'azione penale in tutti i casi in cui la predetta è parte offesa, mentre esercitano fermamente l'azione penale nei procedimenti penali in cui la stessa è indagata. Ciò in palese violazione dell'art. 36 c.p.p. e, ove richiesto formalmente, rigettando anche le istanze di ricusazione ex art. 37 c.p.p.
La stessa è stata colpita da un foglio di via, emesso dal Questore di Pistoia su richiesta del procuratore della repubblica, che la obbliga a tenersi lontana dal Comune di Pistoia. malgrado ciò sistematicamente nei procedimenti in cui è imputata vengono nominati difensori di ufficio con sede esclusiva nel Comune di Pistoia, con particolare difficoltà della stessa di poterli contattare ed avere sessioni difensive.
Spesso le difese d'ufficio sono state trascurate, tanto che la stessa si è dovuta improvvisare difensore di se stessa, inviando personalmente istanze di ricusazione, remissione ecc.
Da poco, gennaio 2011, ho assunto la sua difesa.
Chiaramente , da quando recentemente ha reperito un difensore di fiducia extra Foro pistoiese, tutte le istanze presentate di gratuito patrocinio dalla stessa presentate vengono sistematicamente rigettate.
Se questo è il clima ostile dove la sig.ra Polak è chiamata a difendersi, ciò che è avvenuto nel processo penale n. 31/09 Rg GdP a Pistoia è fuori da qualsiasi regola di diritto.
Il procedimento prende le mosse da una querela presentata dall'Avv. Daniele Vecchi e da Massimo Morini per diffamazione nei confronti della sig.ra Polak a seguito di fatti verificatisi in Pistoia secondo cui la predetta aveva svolto un'attività di volantinaggio con contenuti offensivi e denigratori.Il volantino oggetto dell'imputazione, infatti, riguardava anche numerosi magistrati de foro di Pistoia, compreso il Sostituto procuratore che ha esercitato l'azione penale.
Nel processo predetto, di fronte all'inattività del difensore di ufficio nominatole in udienza, la sig.ra Polak si è vista costretta a presentare istanze di ricusazione, di remissione alla Suprema Corte di Cassazione, facendo presente che parti offese del procedimento erano anche i numerosi magistrati nominati. Fra le istanze presentate Tutte le istanze sono state rigettate.
Svolta l'istruttoria, il giudice di Pace ha disposto d'ufficio l'effettuazione di una perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e di volere della sig.ra Polak.
Veniva nominato un primo Perito che dopo poco tempo chiedeva di essere sollevato dall'incarico.
veniva successivamente nominato un secondo perito, il Dott. Giovanni Carlesi, il quale, ha redatto una perizia psichiatrica, arrivando a conclusioni pesantissime, SENZA AVERE MAI VISITATO L'IMPUTATA, basandosi su un carteggio e del materiale cartaceo e audiovisivo, peraltro estrapolato per estratti e non riportato nel suo integrale contenuto, decontestualizzando strumentalmente le frase e le affermazioni ivi contenute.
Le conclusioni trancianti del Dott. Carlesi SENZA UNA PREVENTIVA VISITA DELLA IMPUTATA sono "delirio querulomane ( di rivendicazione - querela) monotematico, strutturato e sistematizzato, inseribile in un probabile quadro di schizofrenia paranoide"..."Ritengo che l'imponenza del sistema delirante che informa in modo costante e insistente il pensiero del soggetto, sia da ritenere incapace di intendere e di volere al momento dei fatti a lei contestati. E lo sia in maniera totale. ...Per il turbamento del contesto sociale, per la reiterazione dei danni provocati con il suo comportamento e per le note di aggressività minacciosa, ritengo che sussistano elementi obiettivi per una sua pericolosità sociale".
Avuto cognizione della perizia, all'udienza del 13.01.11, dove ho assunto la difesa, ho richiesto un termine a difesa, invitando la sig.ra Polak a rivolgersi ad un buon psichiatra a cui sottoporre la perizia e che fosse disponibile a visitare la predetta. La sig.ra è stata visitata dal Prof. Vittorio Volterra, già Ordinario di Psichiatria della Facoltà di Medicina di Bologna, il quale, nel poco tempo concesso ha redatto un parere pro veritate con cui venivano fermamente contestate le metodologie utilizzate dal Perito di ufficio.
All'udienza del 28.03.11, fissata per la discussione, sulla base del pare pro veritate da valere come memoria difensiva ex art. 121 c.p.p. che ho depositato in atti, ho richiesto la rinnovazione della Perizia. Il Giudice di Pace ha invitato le parti a formulare le conclusioni e a procede alla discussione dopo di che ha assolto la sig.ra Polak ex art. 530 1 ° comma c.p.p. dichiarandola non imputabile in quanto totalmente incapace di intendere e di volere ed ha disposto la trasmissione immediata all'Autorità di Pubblica Sicurezza competente affinché provvedano ad adottare tutti i provvedimenti del caso (TSO, OPGC), prendendo termine di giorni 30 per il deposito dei motivi della decisione.
Atteso che si tratta della sig.ra Polak e che il Sindaco di Montecatini nel marzo 2011 ha già richiesto ben 3 Accertamenti Sanitari Obbligatori sulla base di certificati medici risalenti al febbraio 2010, è molto probabile che prendendo spunto dalla perizia del Dott. Carlesi, che ha dichiarato socialmente pericolosa una persona senza neppure averla visitata né incontrata, possa essere adottata quanto prima la misura di sicurezza più pesante.
Ritengo che i fatti sopra esposti rivestano aspetti di indicibile gravità, sotto molteplici profili.
Rimango in ogni caso a Vs. disposizione per ulteriori chiarimenti a riguardo.
Cordiali saluti
Avv. Chiara Bimbi