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ISTITUZIONE GRUPPO EUROPEO DEGLI ESPERTI SULLA TRATTA
dibattitopubblDate: Lunedì, 18/05/2009, 18:37 | Message # 1
Admin
Group: Amministratori
Messages: 782
Status: Offline
DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 17 ottobre 2007 che istituisce il gruppo di esperti sulla tratta degli esseri
umani (2007/675/CE)
Attachments: GRUPPO_ESPERTI_.pdf (39.8 Kb)
 
VisitatoreDate: Martedì, 19/05/2009, 21:53 | Message # 2
Group: Visitatori





http://europa.eu/scadplus/leg/it/lvb/l33209.htm - LINK SUL SITO DELLA COMUNITà EUROPEA

Gruppo di esperti sulla tratta degli esseri umani

La direttiva istituisce un gruppo di esperti per fornire alla Commissione europea perizie nell'ambito della prevenzione e della lotta contro la tratta degli esseri umani.

ATTO
Decisione 2003/209/CE della Commissione, del 25 marzo 2003, che istituisce un gruppo consultivo denominato "Gruppo di esperti sulla tratta degli esseri umani".

SINTESI
La tratta degli esseri umani costituisce una grave violazione dei diritti umani. Fin dal 1996, l'Unione europea (UE) ha inquadrato la lotta contro questo fenomeno in un'impostazione globale e pluridisciplinare, che comprende l'adozione di diversi strumenti giuridici quali la decisione-quadro 2002/629/GAI ) e una serie di programmi, in particolare:

il programma d'incentivazione e di scambi STOP (I () ed II ()) destinato alle persone responsabili dell'azione contro la tratta degli esseri umani e lo sfruttamento sessuale dei bambini;
il programma DAPHNE relativo alle misure di lotta contro la violenza nei confronti dei bambini, degli adolescenti e delle donne;
il programma-quadro AGIS riguardante la cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale.
Nell'ambito del programma STOP II, la Commissione europea ha organizzato nel settembre 2002, in collaborazione con l'organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) ed il Parlamento europeo, la conferenza sulla prevenzione e la repressione della tratta degli esseri umani - Una sfida mondiale per XXI secolo.

Il risultato finale della conferenza è la dichiarazione di Bruxelles ( pdf ), che definisce la tratta degli esseri umani come "un fenomeno odioso e preoccupante, che comprende lo sfruttamento sessuale forzato, lo sfruttamento del lavoro altrui in condizioni simili alla schiavitù, lo sfruttamento dell'accattonaggio e della delinquenza giovanile, così come la schiavitù domestica".

Nelle raccomandazioni contenute nell'allegato, la dichiarazione prevede la costituzione di un gruppo di esperti per consolidare e rafforzare la validità e l'efficacia delle norme e migliori pratiche utilizzate nell'ambito della politica di lotta contro la tratta degli esseri umani.

Disposizioni relative al gruppo di esperti

Il gruppo di esperti è costituito come gruppo consultivo, analogamente a quanto avviene in altri settori. Lo scopo è quello di fornire alla Commissione europea perizie, sotto forma di pareri o relazioni, in materia di prevenzione e repressione della tratta degli esseri umani. Il gruppo è tenuto a presentare, entro nove mesi dalla sua creazione, una relazione volta a consentire alla Commissione di lanciare nuove iniziative a livello europeo.

Il gruppo sarà composto da esperti in materia di tratta degli esseri umani, i quali devono avere acquisito la loro esperienza a seguito di attività svolte in organismi impegnati nella lotta contro la tratta degli esseri umani. Saranno designati dalla Commissione al termine di una procedura che coinvolge tutti gli operatori interessati. Le funzioni esercitate dagli esperti non danno diritto ad una retribuzione.

Al fine di garantire una composizione equilibrata, il gruppo di esperti è composto di 20 membri, di cui sette provenienti dalle amministrazioni degli Stati membri dell'UE, quattro dalle amministrazioni dei paesi candidati e nove dalle organizzazioni intergovernative, internazionali e non governative che esercitano attività a livello europeo e che possono dimostrare un'esperienza e una competenza in materia di tratta di esseri umani.

Il mandato dei membri è di un anno rinnovabile. La decisione di rinnovo è presa in funzione dei risultati ottenuti dal gruppo.

Attività del gruppo

Allo scopo di adempiere alla sua missione, il gruppo di esperti può istituire gruppi di lavoro ad hoc, composti da un massimo di otto membri.

I pareri e le relazioni degli esperti sono presentati alla Commissione, che può pubblicarli su Internet. Se sono adottati all'unanimità dal gruppo, quest'ultimo stabilisce conclusioni comuni.

Esperti supplementari

La decisione prevede la partecipazione ai lavori del gruppo di rappresentanti ufficiali degli Stati membri, dei paesi candidati, dei paesi terzi o di organizzazioni internazionali, intergovernative e non governative, al fine di instaurare un dialogo precoce tra il gruppo di esperti e gli Stati e le organizzazioni che dovranno attuare le disposizioni future che s'ispireranno alle raccomandazioni del gruppo.

Added (19/05/2009, 21:31)
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ATTI COLLEGATI
Decisione 2007/675/CE della Commissione, del 17 ottobre 2007, che istituisce il gruppo di esperti sulla tratta degli esseri umani [Gazzetta ufficiale L 277 del 20.10.2007].
La decisione abroga la decisione 2003/209/CE con decorrenza dal 17 ottobre 2007.

Added (19/05/2009, 21:44)
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http://europa.eu/scadplus/leg/it/lvb/l33701.htm

Nuovo gruppo di esperti sulla tratta degli esseri umani

La Commissione costituisce un nuovo gruppo consultivo di esperti il cui mandato è fornire appoggio all'azione della Commissione nel settore della lotta contro la tratta degli esseri umani. Questo gruppo, che prosegue il lavoro del precedente costituito nel 2003, è chiamato in particolare a proporre suggerimenti in materia di armonizzazione delle differenti pratiche nell'Unione europea.

ATTO
Decisione 2007/675/CE della Commissione, del 17 ottobre 2007, che istituisce il gruppo di esperti sulla tratta degli esseri umani.

SINTESI
La presente decisione costituisce un «gruppo di esperti sulla tratta degli esseri umani», che può essere consultato dalla Commissione europea per tutte le questione relative alla lotta contro la tratta di persone.

In particolare il suo mandato è di:

assicurare la cooperazione fra gli Stati membri, le organizzazioni intergovernative, internazionali e non governative e la Commissione europea nel campo della tratta di persone;
formulare pareri e assicurare una strategia coerente per questo fenomeno;
aiutare la Commissione a valutare l'evoluzione delle politiche in materia a livello nazionale, europeo e internazionale e ad individuare, fra le differenti politiche di lotta contro la tratta degli esseri umani, le misure che potrebbero essere mantenute, a livello europeo e nazionale.
Il gruppo è composto da 21 membri scelti fra:

le amministrazioni degli Stati membri (massimo 11 membri);
le organizzazioni intergovernative, internazionali e non governative attive a livello europeo nel campo della tratta degli esseri umani (massimo 5 membri);
le parti sociali e le associazioni di datori di lavoro (massimo 4 membri);
Europol (1 membro);
persone con esperienza di attività di ricerca accademica per conto di università o istituti pubblici o privati negli Stati membri (massimo 2 membri).
I membri del gruppo sono nominati dalla Commissione, eccetto il membro proveniente da Europol. La durata del mandato è di 3 anni ed è rinnovabile.

Il gruppo adotta il proprio regolamento interno ed elegge tra i suoi membri un presidente e due vicepresidenti. Al suo interno possono essere costituiti dei sottogruppi che esaminano questioni specifiche. Il gruppo e i sottogruppi si riuniscono nei locali della Commissione che assume i compiti di segreteria delle loro riunioni.

Su invito della Commissione, possono partecipare ai lavori del gruppo esperti o osservatori esterni con competenze specifiche relative a un argomento all'ordine del giorno.

I membri, gli esperti e gli osservatori non ricevono compensi per i servizi resi.

Contesto

La presente decisione abroga quella che costituiva il primo gruppo di esperti sulla tratta degli esseri umani . Dal 2003, i lavori di questo gruppo hanno permesso alla Commissione di sviluppare la politica in materia di lotta contro questo fenomeno, conducendo, nel 2005, all'adozione del piano di azione dell'Unione europea sulle migliori pratiche, le norme e le procedure per contrastare e prevenire la tratta di esseri umani, ispirato in gran parte alla relazione redatta dal gruppo di esperti alla fine del 2004.
Questa nuova decisione tiene conto dell'allargamento dell'Unione ed estende le competenze del gruppo di esperti per adattarle all'evoluzione del fenomeno della tratta di persone.

RIFERIMENTI
Atto Data di entrata in vigore - Data di scadenza
Decisione 2007/675/CE - 17.10.2007-16.10.2010

ATTI COLLEGATI
Decisione 2003/209/CE della Commissione, del 25 marzo 2003, che istituisce un gruppo consultivo denominato "Gruppo di esperti sulla tratta degli esseri umani" [Gazzetta ufficiale L 79 del 26.3.2003].

Questa decisione è abrogata dalla decisione 2007/675/CE a partire dal 17 ottobre 2007.
Ultima modifica: 13.3.2008

Added (19/05/2009, 21:53)
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http://europa.eu/scadplus/leg/it/lvb/l14168.htm

Piano sulle migliori pratiche, le norme e le procedure

Il piano mira a rafforzare la lotta contro la tratta degli esseri umani finalizzata a qualsiasi tipo di sfruttamento e a proteggere, assistere e reinserire le vittime.

ATTO
Piano UE sulle migliori pratiche, le norme e le procedure per contrastare e prevenire la tratta di esseri umani (GU C 311 del 9.12.2005)

SINTESI
Il programma dell'Aia, adottato dal Consiglio europeo nel novembre 2004, invita la Commissione e il Consiglio a mettere a punto, nel 2005, un piano per elaborare norme comuni, migliori pratiche e meccanismi destinati a prevenire e contrastare la tratta degli esseri umani.

Principi generali che disciplinano l'attuazione del piano d'azione

Per combattere efficacemente la tratta degli esseri umani è indispensabile sviluppare un approccio integrato basato sul rispetto dei diritti umani ed elaborare una risposta politica coordinata, segnatamente nei settori della libertà, della sicurezza e della giustizia, delle relazioni esterne, della cooperazione allo sviluppo, degli affari sociali e dell'occupazione, della parità di genere e della non discriminazione.

È essenziale migliorare la nostra comprensione collettiva dei problemi legati alla tratta degli esseri umani, considerando anche le cause primarie nei paesi di origine, i fattori che ne facilitano lo sviluppo nei paesi di destinazione e i legami con altri tipi di reato. Per conoscere meglio la portata e la natura di questo fenomeno che colpisce l'Unione europea, occorre elaborare, entro l'autunno 2006, orientamenti comuni per la raccolta di dati, compresi indicatori comparabili, e sviluppare un modello comune di ricerca che gli Stati membri useranno per potenziare le ricerche possibili in aree specifiche, a cominciare dalla tratta dei bambini.

L'UE riconosce che è indispensabile che gli Stati membri assicurino che i diritti umani delle vittime della tratta siano pienamente tutelati in tutte le fasi del processo. Gli Stati membri dovrebbero adoperarsi per sviluppare un'adeguata struttura pubblica di coordinamento per valutare e coordinare le politiche nazionali e garantire il trattamento appropriato delle vittime.

Gli Stati membri e la Commissione dovrebbero attuare politiche che rafforzino l'azione penale contro la tratta degli esseri umani, considerando anche la protezione delle vittime potenziali e dei gruppi vulnerabili quali le donne e i bambini.

La politica dell'UE in questa materia dovrebbe mirare a un approccio dei diritti dei bambini che si basi su principi universalmente riconosciuti, che rispetti in particolare i principi sanciti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia ( ES ) ( EN ) ( FR ) e tenga conto del programma d'azione del Consiglio d'Europa sui bambini e la violenza (2006 - 2008).

Dovrebbero essere adottate strategie di prevenzione specifiche incentrate sul genere, elemento chiave per combattere la tratta di donne e ragazze. Nel far ciò si dovrebbe altresì tener conto dell'applicazione dei principi di parità di genere e dell'eliminazione della domanda di qualsiasi forma di sfruttamento, compresi lo sfruttamento sessuale e lo sfruttamento del lavoro domestico.

Entro la fine del 2006 saranno attuate varie azioni per prevenire la tratta degli esseri umani, tra cui: la predisposizione di materiale per campagne dell'UE volte a sensibilizzare ai pericoli insiti nel fenomeno e dare pubblicità alle attività di prevenzione e repressione per dissuadere i trafficanti; la creazione di una rete di contatti nei media sulla tratta per dare pubblicità all'interno e all'esterno dell'UE ai successi riportati.

La tratta di esseri umani è un reato grave contro la persona che deve essere affrontato come una priorità dai servizi di contrasto. La tratta deve essere convertita da attività della criminalità organizzata a basso rischio e alto profitto in una ad alto rischio e basso profitto. L'UE dovrebbe rafforzare la sua azione per privare la tratta degli esseri umani di qualsiasi redditività e, laddove vi sia stato vantaggio finanziario, sequestrare e confiscare qualsiasi bene.

Per contrastare la tratta finalizzata allo sfruttamento della mano d'opera, dovrebbe essere intensificata la cooperazione con i servizi responsabili del controllo delle condizioni di lavoro e delle indagini finanziarie connesse al lavoro irregolare.

Analogamente, i servizi incaricati dell'applicazione della legge dovrebbero collaborare maggiormente con l'Europol, che dovrebbe partecipare regolarmente agli scambi di informazioni, alle operazioni congiunte e alle attività delle squadre investigative comuni. Dovrebbe essere consultato anche l'Eurojust, al fine di agevolare l'azione penale contro i trafficanti.

Le strategie di contrasto della tratta di esseri umani dovrebbero procedere di pari passo con le strategie contro la corruzione e la povertà. Inoltre, le organizzazioni dei datori di lavoro, i sindacati e le organizzazioni della società civile che operano nel settore dovrebbero cooperare con le autorità pubbliche. È altresì necessario che gli Stati membri e le istituzioni UE continuino a cooperare con le organizzazioni internazionali competenti, come l'ONU, l'OSCE e il Consiglio d'Europa.

Sul piano regionale, è indispensabile trovare soluzioni per prevenire la tratta degli esseri umani e garantire la protezione delle vittime. A questo proposito, gli Stati membri e la Commissione dovrebbero intensificare gli sforzi per promuovere iniziative regionali che completino e ispirino la cooperazione a livello dell'UE.

Il piano d'azione sarà riveduto e aggiornato regolarmente; la tabella delle azioni allegata permetterà una valutazione e un aggiornamento periodici.

 
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