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Forum » MALAGIUSTIZIA IN ITALIA » (MALA)GIUSTIZIA IN ITALIA O GIUSTIZIA NON UGUALE PER TUTTI » BERLUSCONI COME PROVA DELL'UNIONE DEI POTERI DELLO STATO (Unione dei poteri dello Stato in unica associazione a ...)
BERLUSCONI COME PROVA DELL'UNIONE DEI POTERI DELLO STATO
MariaRosaDeHellagenDate: Sabato, 19/03/2011, 21:41 | Message # 1
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Messages: 459
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DA ermanno_angelo@yahoo.it

SIGNOR BERLUSCONI, PERCHE NON QUERELA MAGISTRATI?

Egregio Signor Berlusconi,

Da persona colpita da reati dei magistrati e da coordinatore dei gruppi e movimenti contro la malagiustizia, vorrei capire di che cosa accusa concretamente magistrati? Come ho potuto capire dalla rappresentazione dei mass-media, è scontento delle indagini a Suo carico, secondo Lei irregolari, della procura di Milano, indagini derivanti dal fatto di approcci in cambio di denaro da parte Sua con un'araba di nome Karima (di soprannome “Ruby”), di identità di fatto incerta, forse minorenne, e con altre donne straniere e italiane, tra cui alcune collegate con traffico della droga e prostituzione. Secondo Lei, i reati a Lei attribuiti, sono comportamenti non criminali compiuti nell'arco dell'esercizio della pubblica funzione statale (cioè anche i rapporti nelle ore serali e notturne con donne straniere e italiane svolgenti attività di prostituzione e attività somiglianti alla prostituzione sarebbero “esercizio della funzione statale” – già qui non riesco a capire per quale motivo e con quale scopo un rappresentante dello Stato in pubblica funzione di amministrazione dovrebbe avere tali rapporti!). Dando libero sfogo alla fantasia, si potrebbe immaginare che le donne straniere si erano introdotte in casa Sua con lo scopo di spionaggio, sabotaggio, e atti ostili contro interessi nazionali e sicurezza dello Stato Italiano... Inserimento delle garfagne e minetti nelle strutture di amministrazione Statale è di fatto il peculato in danno allo Stato e al popolo italiano, è oltraggio al normale funzionamento amministrativo-legislativo del paese, nonché danno al prestigio dello nostro Stato all'estero.
Nelle condizioni tali da poter immaginare spionaggio internazionale e sussistenza dei reati di induzione alla prostituzione minorile internazionale , e favoreggiamento o sfruttamento della stessa (tra cui anche la tratta della “nipote” di Mubarack – cioè spostamento illegale nei giri di prostituzione brasiliana con lo scopo di sfruttamento al posto del regolare inserimento in carcere minorile), è molto e molto giusto, è giustissimo che pubblici ministeri facciano tutte le indagini necessari, usano tutti i mezzi possibili, per stabilire la verità dei fatti.

Sinceramente, non riesco a capire di cosa di preciso Lei è scontento e quali reati avrebbero compiuto i magistrati coinvolti! Parlando al popolo, Lei non indica mai articoli della legge presumibilmente violati dai magistrati! Anche i Suoi rappresentati presenti in vari show televisivi non spiegano la situazione, al contrario, alcune Sue avvocate hanno pubblicamente dimostrato di non conoscere la legge (quelle che hanno lanciato affermazioni che tutte le indagini sarebbero “sempre coperte del segreto d'ufficio” e che le leggi sulla vita privata, in gergo inglesificato “privacy”, non permetterebbero di rendere pubbliche le notizie relative al sostegno psico-sociale e di formazione in favore di giovani o di altri soggetti che versano in condizioni di disagio sociale, economico e familiare, e notizie che verificano legittimità, buon andamento e l'imparzialità dell'attività amministrativa). Come ognuno può leggere nel Codice Penale, “gli atti di indagine compiuti dal pubblico ministero e dalla polizia giudiziaria sono coperti dal segreto fino a quando l'imputato non ne possa avere conoscenza” e “quando è necessario per la prosecuzione delle indagini, il pubblico ministero può, in deroga a quanto previsto dall'articolo 114, consentire, con decreto motivato, la pubblicazione di singoli atti o di parti di essi” (l'articolo 329 del Codice Penale). E' chiaro che la pubblicazione di alcuni atti delle indagini era orientata alla ricerca di possibili vittime (minori indotte agli atti paragonabili alla prostituzione) ancora non identificate ed è un esplicito tentativo di ricercare la verità dei fatti. I Suoi regali alle donne da Lei frequentati, fatti in vece di pubblica funzione, sono di fatto atti di sostegno psico-sociale e di formazione ai soggetti in condizione di disagio sociale, economico e familiare; quindi Lei non ha nulla da contestare ai magistrati e ai giornali per la diffusione delle notizie di pubblico interesse e utili per le indagini nell'ambito di istigazione alla prostituzione. Perché non querela giornali e programmi televisivi uno per uno per ogni parola non vera? Perché non querela magistrati coinvolti?

A proposito, vorrei chiederLe se potrebbe aiutare economicamente alcune vittime dei reati dei magistrati, che veramente si trovano in condizioni gravissime in seguito ai reati subiti, in condizioni ben peggiori delle vittime dei regimi “comunisti” da Lei in continuazione biasimati nonostante vi erano molto meno di violazioni dei diritti umani che nel nostro paese e più ricchezza? Può aiutarli così come venivano aiutate vittime della criminalità nei paesi “comunista”? (di fatto i paesi erano socialista, o estendendo la terminologia “democrazia socialista” - visto che i cittadini votavano e sceglievano propri governi tramite il voto; come sa l'ideologia del comunismo fino ad oggi non è stata completata e quindi, il comunismo non può esistere semplicemente perché nessuno sa come costruirlo) Ovviamente, vittime dei magistrati italiani non si prostituiscono e sono molto diverse dalle donne del suo ambiente...

Ormai da anni Lei afferma di essere perseguitato dai magistrati... Ha mai fatto querele contro magistrati che ritiene essere delinquenti-persecutori? Per esempio, contro i magistrati che hanno mandato processi a Suo carico in prescrizione, privandoLa della possibilità di avere un giusto processo e di essere assolto con possibilità di procedere contro calunniatori? Questi magistrati sì che hanno violato doveri d'ufficio e compiendo atti dolosi che hanno portato alla prescrizione! Dovrebbero essere querelati d'ufficio dai loro colleghi e dalle loro autorità superiori! Ogni prescrizione è sempre reato da parte dei magistrati che non hanno adempiuto propri doveri con impegno e diligenza, facendo scadere i termini, forse perché sono stati corrotti?
Ci sono tanti cittadini che hanno paura di querelare i magistrati-delinquenti nonostante orribile odiosità e nefandezza dei reati subiti! Il Suo esempio è essenziale e preziosissimo! Quereli i magistrati che ritiene essere delinquenti! Dia esempio ai cittadini impauriti! Credo che non lo farà, essendo Lei stesso la parte essenziale del odierno regime di democrazia, regime rappresentante in sé l'unione criminale tra poteri che dovrebbero essere indipendenti e separati. Non può andare contro propri compari... se querela un magistrato, questi dovrà essere condannato... tra compari non si può...
In questi lunghi anni ho avuto l'impressione che i Suoi processi e le Sue dichiarazioni di essere perseguitato sono di fatto solo una farsa che ha lo scopo di nascondere l'unione criminale tra i poteri dello Stato, cioè poteri legislativo, giudiziario ed esecutivo. Sembra che i magistrati La iscrivono sul registro degli indagati per reati inesistenti o per fatti non previsti come reato, si fa lo show per il popolo, tanto clamore, tanto rumore, Lei accusa magistrati di persecuzione e dopo non li querela, dopo tutto cade in prescrizione, in nulla. Lei non ha mai provveduto a introdurre la responsabilità personale dei magistrati nella legislazione italiana, fino ad oggi la legge sulla “Responsabilità civile dei magistrati” prevede che i danni derivanti dai reati dei magistrati vanno pagati dalle casse dello Stato, cioè dai cittadini! I magistrati non sono uguali agli altri cittadini e possono delinquere impunemente! Uguale come politici! Uguale come rappresentati di altri poteri!
Mai nella storia italiana esistito un magistrato condannato in seguito a una querela di un cittadino o per dovere d'ufficio in seguito ai reati e omissioni esplicite. Sono state emesse solo piccoli provvedimenti disciplinari in seguito ai litigi tra i magistrati stessi, forse nell'arco della lotta per una poltrona migliore. Mai un giudice è stato obbligato a pagare i danni, allo Stato e ai cittadini lesi da reati. I reati dei magistrati dei tribunali dei minori sono di fatto il crimine contro la nazione italiana, si ha la grande tratta dei minori (spostamenti dei minori contrari alla legge tramite “processi” irregolari). I reati dei magistrati spesso sono rivelabili d'ufficio, tramite semplice controllo degli atti. Perché non inizia un'azione di controllo di tutti gli atti processuali con conseguente punizione dei magistrati inadempienti e riscossione degli stipendi pagati, in realtà non dovuti, per il lavoro non fatto o malfatto dai magistrati? Avrebbe potuto risanare i conti pubblici! C'è una marea delle querele illegalmente archiviate e di atti giudiziari contenenti falso ideologico, di sentenze non corrispondenti ai requisiti previsti dalle leggi per sentenze!
Negli ultimi anni tanti politici hanno compiuto azioni finanziarie dannose per loro comuni, per cittadini e per lo stato. Mai un politico è stato obbligato a restituire denaro malspeso e di risanare la situazione. Tanti politici assegnano a loro stessi dei premi di fine anno. Mai un magistrato ha provveduto per questi reati dei politici. Grazie alla scarsità della legge, i Servizi sociali e i comuni non devono dare un resoconto pubblico di come spendono il denaro pubblico. Ai politici e parlamentari esplicitamente inadeguati, incapaci, impreparati, non sono mai stati richiesti indietro gli stipendi ricevuti indebitamente!
Potrei continuare all'infinito... Di fatto il nostro Paese, diventato Malpaese, è allo sfascio totale, la povertà e la violazione dei diritti umani sono ben più gravi che nei paesi “comunista”, da noi i Gulag esistono fino ad oggi (comunità, case famiglia, case protette) mentre nei paesi “comunista” sono stati chiusi più di 50 anni fa(!), delinquenza pullula a tutti i livelli – magari se da noi ci fossero intercettazioni come nella Germania “comunista” - allora sì che sarebbe stato prontamente eliminato giro delle sostanze stupefacenti, pedofilia, tratta dei bambini, criminalità organizzata – come ben sa, nei paesi “comunista” questi problemi non esistevano grazie all'efficienza del sistema giudiziario! Mi dica, ma perché è così contrario alle intercettazioni? Un cittadino onesto non ha paura di essere intercettato! Ha paura perché sta gestendo la vendita illegale della droga e intercettazioni le impediscono di delinquere tranquillamente? O traffica bambini, schiavi, o loro organi? Armi?

Ormai la nostra repubblica si basa sulla prostituzione, raccomandazione, e favoreggiamento. Ormai è diventato normale che nostri figli e nipoti crescono circondati dei giornali porno nelle vetrine delle edicole, guardano sul schermo della TV donne seminude, scrollanti le parti intime del corpo al posto di ballare e aprenti le gambe con la messa in mostra della zona inguinale, sapendo che è l'unico modo per ottenere un posto di lavoro prestigioso con stipendio dignitoso o entrare in politica in ruolo di ministri o consiglieri (esempi più espliciti sono sunnominate pittoresche garfagne e minetti). Il popolo è abituato ai maltrattamenti verbali e legislativi e mancanza di rispetto delle donne da parte Sua, alla continua istigazione alla prostituzione dai schermi della TV, la votano, alla maggioranza Lei va bene, nessuno se la prende con Lei per disastri socio-economici che ha causato al paese con la Sua famigerata “devoluzione” o altri leggi che Le servono per riempire proprie tasche e per ridurre il popolo nello stato di cacca (ricordi però che la simile situazione nell'Impero Russo ha portato alla rivoluzione socialista con sterminio fisico, ritenuto la pena giusta, per la casta di raccomandati-favoreggiati al potere, e con esproprio del denaro e dei beni rubati allo Stato in forma di stipendi, ricompense e premi non meritati).
Invece noi cel'abbiamo con Lei perché omette di querelare magistrati delinquenti! Prima dà a loro dei delinquenti e dopo non li querela! Questo sì che è vera presa in giro! Se magistrati delinquono, li quereli come fanno tanti cittadini veramente colpiti dai reati di magistrati!

In anni passati Lei ha più volte dato ai magistrati “delinquenti” e “mafiosi” (anche al livello internazionale), però i magistrati non l'hanno mai querelato per ingiuria o diffamazione, il che vale a dire che i magistrati sono d'accordo con tali definizioni in quanto sono la verità. Come mai sta omettendo di lottare contro questa criminalità e contro questa mafia? Perché delinque con loro e gode dei profitti di reati?

Mi scusi se sono stato troppo duro, troppo diretto, nell'esprimermi.

Querelerà magistrati?

Farà leggi per cessare reati dei magistrati e dei politici? Farà leggi per introdurre responsabilità personale dei magistrati e dei politici?... adesso siete tutti ugualmente impunibili...

Con ammirazione per adesso negativa,

Ermanno D'Angelo
Cittadino fantasma a causa dei reati dell'amministrazione comunale del comune di residenza che ha illegalmente cancellato la residenza e si rifiuta di ripristinarla, e a causa dei reati dei magistrati penali e amministrativi coinvolti, che favoreggiano il comune e non applicano la legge

La prego, mi risponda dallo schermo della televisione

 
MariaRosaDeHellagenDate: Mercoledì, 30/03/2011, 04:46 | Message # 2
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Anche "il caso di giudice Ianiello" dl tribunale minorile di Roma attesta l'unione tra i poteri dello Stato: http://dibattitopubbl.ucoz.com/forum/33-268-1#1416 (http://dibattitopubbl.ucoz.com/forum/33-268-1#1416), post "Dopo la telefonata di un senatore Idv giudice cambia il destino di un bimbo".
 
MariaRosaDeHellagenDate: Giovedì, 07/04/2011, 08:03 | Message # 3
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Il presidente attuale del tribunale minorile di Genova, avv. Adriano Sansa, è stato sindaco di Genova negli 1993-1997 - il che prova legami tra politica e magistratura.

Sempre a Genova, l'ex presidente dello stsso tribunale minorile, Anna Maria Faganelli, ha ottenuto il posto di difensore civico, cioè posto politico, dopo avere semsso di esercitare nella magistratura.

 
AmministratoreDate: Domenica, 08/05/2011, 12:05 | Message # 4
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«Questi giudici sono doppiamente matti! Per prima cosa, perchè lo sono politicamente, e secondo sono matti comunque. Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche. Se fanno quel lavoro è perché sono antropologicamente diversi dal resto della razza umana»(Silvio Berlusconi, 4 settembre 2003)

La citazione è pubblicata sul blog UGUALE PER TUTTI a cura di magistrati (http://toghe.blogspot.com/ ).
Come mai magistrati non querelano Berlusconi per questa frase? Perchè è stata detta con loro consenso, per prendere in giro i cittadini?

 
MariaRosaDeHellagenDate: Lunedì, 30/05/2011, 03:59 | Message # 5
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Saranno querelati e condannati il giornale e Berlusconi per insulto del genere? e per la violazione delle condizioni di parità della presentazione di opinioni tra partiti? (par condicio)

 
MariaRosaDeHellagenDate: Lunedì, 30/05/2011, 04:03 | Message # 6
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dibattitopubblDate: Sabato, 11/06/2011, 08:24 | Message # 7
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Modena, indagato Berlusconi per vilipendio della magistratura

La procura ha aperto un fascicolo sulla base di un esposto. Tra le frasi incriminate quella sulle "toghe cancro da estirpare". Il procedimento è stato trasferito al tribunale di Monza che è competente visto che il premier risiede ad Arcore

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/10/modena-indagato-berlusconi-per-vilipendio-della-magistratura/117394/

Nuovi guai per Silvio Berlusconi. Il presidente del Consiglio risulta indagato per vilipendio dell’ordine giudiziario in relazione agli epiteti rivolti alla magistratura. Il fascicolo è stato aperto a Modena dal pm Enrico Stefani a seguito dell’esposto di un cittadino che raccoglie frasi come toghe “cancro da estirpare” e “associazione a delinquere”.

Il sostituto procuratore di Modena ha iscritto sul registro degli indagati Berlusconi ipotizzando il reato all’articolo 290 del codice e trasmesso gli atti alla procura di Monza. La competenza territoriale, nell’impossibilità di localizzare un luogo specifico per le esternazioni del premier su televisioni e giornali, italiane ed estere, è stabilita in subordine dalla residenza dell’indagato, Arcore, nel distretto giudiziario brianzolo.

Si tratta di un trasferimento di carte che non entra nel merito dell’esposto, ma neppure ne dispone l’archiviazione immediata come era avvenuto in altre Procure. In questi mesi alcuni cittadini avevano denunciato Berlusconi per comportamento “gravemente lesivo dell’immagine e dell’attività svolta dalla magistratura italiana”, invitando a valutare “i reati di vilipendio e di tentativo di eversione contro lo Stato”. Tra questi Paolo Vaccari, ambulante modenese che all’inizio di maggio ha raccolto alcune dichiarazioni del premier: “Silvio Berlusconi – si legge nell’esposto – si è pubblicamente riferito alla magistratura italiana come a toghe rosse, talebani, eversori, brigatisti, associazione a delinquere, cancro da estirpare”. Raggiunto telefonicamente dal Fattoquotidiano.it, Vaccari spiega come è maturata questa decisione: “Ho pensato che se un cittadino come me avesse detto le stesse cose sarebbe stato subito arrestato. Non sono tesserato ad alcun partito, l’ho fatto perché la legge dovrebbe essere uguale per tutti come recita la Costituzione, confidando che la magistratura prendesse in esame la segnalazione”. In effetti, nonostante i ripetuti attacchi in veste di premier o capo dell’opposizione, Berlusconi non è mai stato oggetto di indagini al riguardo.

Storicamente i fascicoli aperti per questo genere di reati di opinione, perseguibili d’ufficio, quasi mai hanno trovato sbocchi. Il ministro della Giustizia ha sempre rigettato le richieste di autorizzazione a procedere, di fatto costringendo la Procura di Roma a chiedere l’archiviazione per Beppe Grillo, Antonio Di Pietro e Maurizio Belpietro indagati per vilipendio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e per Sabina Guzzanti (vilipendio della religione) dopo una satira su Benedetto XVI. Solo Umberto Bossi è stato condannato in via definitiva nel 2007 per gli insulti alla bandiera italiana risalenti a dieci anni prima. La maggioranza di centrosinistra nel 2006 aveva comunque trasformato la pena detentiva (fino a tre anni) in pecuniaria (dai mille ai 5mila euro). Infatti Bossi, dopo una condanna in primo grado a un anno e quattro mesi, se l’è cavata con una multa da 3mila euro.

Ora sarà la Procura di Monza a decidere se la documentazione sugli attacchi di Berlusconi ai magistrati, ricevuta dal Pm modenese Stefani, sia meritevole di indagini per vilipendio dell’ordine giudiziario. Un precedente c’è: il procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati nei giorni scorsi ha formalizzato al ministero la richiesta di procedere nei confronti dei Pdl Giacomo Di Capua e Roberto Lassini nell’ambito dell’inchiesta sui manifesti con lo slogan: “Fuori le Br dalle Procure“.

Se i Pm di Monza scegliessero di fare altrettanto nei confronti di Silvio Berlusconi spetterebbe al sostituto di Alfano la scelta di accogliere o negare l’autorizzazione. In pole position come nuovo Guardasigilli ci sono due fedelissimi berlusconiani, il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi e il Ministro per i rapporti col Parlamento Elio Vito. Ma se invece fosse il premier ad assumere l’interim della Giustizia si potrebbe configurare l’ennesimo unicum del Belpaese: un indagato che decide in perfetta solitudine se impedire le indagini nei propri confronti.
 
dibattitopubblDate: Domenica, 19/06/2011, 07:39 | Message # 8
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Berlusconi: «La giustizia è una patologia. I pm interferiscono e mi perseguitano» «Mio dovere spiegare ai leader mondiali». Poi ai giornalisti presenti al G8: vergognatevi. Bersani: è una ossessione

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=150772 (http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=150772)

«Non abbandonerò il settore politico fino a quando in Italia non ci sarà una giustizia giusta e giudici che giudichino secondo il merito e non secondo il fatto che un imputato sia amico o nemico», ha detto ancora il Cavaliere.
 
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