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Forum » MALAGIUSTIZIA IN ITALIA » CASI FAMOSI E NON FAMOSI DI MALAGIUSTIZIA IN ITALIA » DINIEGO del DIRITTO alla DIFESA e al GIUSTO PROCESSO (sfociati in persecuzione psichaitrica, Pistoia, dr.ssa Polak)
DINIEGO del DIRITTO alla DIFESA e al GIUSTO PROCESSO
dibattitopubblDate: Venerdì, 05/03/2010, 13:32 | Message # 1
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VIOLAZIONE DEL DIRITTO ALLA DIFESA E AL GIUSTO PROCESSO SFOCIATI IN PRESECUZIONE PSICHIATRICA

Proc. RG 843/08, RD 31/09 presso il giudice di pace di Pistoia: un avvocato contro la dr.ssa Polak

L'avvocato Daniele Vecchi ha querelato la dr.ssa Polak per il fatto di avere creato cartelli con la descrizione dei reati subiti e le richieste ai pubblici ministeri di provvedere in base della notizia dei reati avuta dai testi dei cartelli. Si precisa, ch ela dottressa ha dovuto agire tramite cartelli perché le sue regolari querele sono state illegalmente "insabbiate". L'avvocata Ilaria Vettori, assegnata alla dottoressa d'ufficio, non fa nulla per garantire il diritto alla difesa e al giusto processo, permettendo irregolarità processuali e la discirminazione in base di provenienza.

Dr.ssa Eva Polak si presenta:

Sono venuta in Italia il 17.3.1979 a causa di innamoramento in un cittadino italiano. Mi ero sposata il 6.12.1978 in Ungheria. Questa storia d'amore è finita malissimo: già nel periodo della gravidanza, l'uomo era diventato violento e mi ha abbandonato. Quando nato il figlio, si era completamente disinteressato di lui, il nostro figlio ho cresciuto completamente da sola. Dal 2001, non ha mai provveduto al pagamento di assegni di mantenimento, nonostante che una sentenza passata in giudicato presso la Cassazione ci stabilisca un assegno di mantenimento per ambedue.

All'epoca volevo andare via dall'Italia, però, nel 1986, mi ero innamorata in un altro italiano, tale dott. Massimo Morini, e mi ero rimasta in Italia solo per lui, in quanto me l’aveva chiesto, facendo finta di essere innamorato anche lui. Durante il Ns rapporto sentimentale, il Morini mi ha più volte chiesto il denaro in prestito, dandomi in cambio assegni - come ho scoperto dopo, non coperti, addirittura, altri falsi, compiendo l'azione consapevole di truffa con lo scopo di indebito arrichimento. Quando ho chiesto di restituirmi il denaro prestato, lo stesso ha cessato il rapporto e mi aveva detto di rivolgere al tribunale, affermando che mi avrebbe distrutto, avendo amicizie giuste, e che nessun giudice avrebbe mai provveduto contro di lui, "a causa di rapporto di amicizia massonico-mafioso" (parole letterali del Morini). Diceva anche di non avere mai amato me, ma di avere amato solo il denaro di cui disponevo. Solo dopo ho scoperto che nemmeno il titolo di dottore che esterna verso i suoi clienti, le Istutizioni, da decenni fosse vero.
I lunghi anni di rapporto sentimentale erano sfruttati dal Morini per liberarsi di suo patrimonio immobiliare e mobiliare molto ingente, con il quale mi rassicurava di restituire il mio avere, intestandolo a suoi familiari e persone di sua fiducia.

Già dopo la fine del rapporto, ho scoperto che il Morini ha tanti precedenti penali, fa parte di associazioni per delinquere, anche collegati con la tratta della prostituzione, di che era diffusa la notizia dai quotidiani, tra cui La Nazione, Il Tirreno.

Fino ad oggi mi trovo nella situazione incredibile e inverosimile. Esattamente come è stato promesso dal Morini, nessun giudice applica la legge, fino ad oggi il Morini non è stato obbligato a restituirmi il denaro sottrattomi con tanto inganno e non è stato condannato per il reato di truffa, previsto dal codice penale italiano come reato.

Alla vicenda Morini si era aggiunta una lotta per una casa popolare di 45 mq contro il Comune di Montecatini Terme che mi ha citata in giudizio per occupazione abusiva di una casa popolare a me assegnata nel 1990 nello stato grezzo con un’ordinanza comunale. Ho eseguito nell’immobile dei lavori autorizzati di completamento ed il valore degli stessi erano preventivati dall’Ente stesso in 40 milioni.
Il Comune non ha mai voluto regolarizzare il rapporto con me affinché possa agire nel momento più opportuno, a prescrizione dei reati commessi, con la stessa assegnazione e gestione del rapporto.
Il Comune ha negato di riconoscere i lavori e tutti i miei diriti di legge che vanto sulla casa ed i giudici hanno ignorato ogni prova da me prodotta.
Erano venduti tutti gli altri appartamenti del complesso PEEP del quale fa parte l’appartamento da me completato, ad eccetto il mio. Gli appartamenti simili, hanno trovato collocazione a lire 32 milioni all’epoca dei fatti, solo a me è stato negato lo stesso diritto pur avendo avuto tutti i requisiti di legge. Tutti i conduttori degli appartamenti assegnati dal Comune si trovavano nella stessa mia situazione di essere senza il contratto di affitto, a prescindere che a nessun altro era assegnato un appartamento nello stato grezzo, ma l’unica ad essere citata in giudizio ero io!

Devo vivere anche tante altre ingiustizie al di là del limite del inverosimile. Per esempio, sono stata improvvisamente e senza un motivo, trattata con violenza da un gruppo di agenti di polizia, trascinata per terra, in luogo pubblico, e deprivata della libertà personale per alcune ore. Come ho appreso da uno degli agenti, l'ordine di agire contro di me è partito da una delle persone che avevo querelato. Alla fine di gennaio, dall’ultima aggressione subita da una pattuglia della Questura, ero salvata da una passante che vedendo il trattamento disumano che stavano compiendo su di me, senza alcuna ragione, ha chiamato i giornalisti del quotidiano La Nazione i quali si erano intervenuti sul luogo di violenza e i miei agressiori hanno mollato “la preda”.

In base delle mie querele non si fanno indagini, le querele proposte da me non vanno avanti, si insabbiano, invece ogni querela contro di me va avanti e gli avvocati assegnatemi d'ufficio non svolgono il loro dovere d'ufficio e non mi difendono (il che può essere verificato negli atti processuali).
A reddito Zero, non mi è riconosciuto il gratuito patrocinio, ma comunque nessun avvocato accetta incarico da me perché sanno con quali potere sto lottando ed espressamente, mi hanno riferito che non possono compromettere la loro attività professionale che dipende dai magistrati.
Tutti i sostituti magistrati di Pistoia si erano astenuti formalmente da tutti i procedimenti che mi vedono per parte, compreso il Procuratore della Repubblica di Pistoia, a differenza che lui se li sceglie da quali procedimenti astenersi, ciò nonostante, continuano a procedere.

Le mie querele contro i magistrati hanno prodotto l’effetto che mi hanno iscritta a registro anche per reati inverosimili, per esempio, spionaggio politico e militare, affinché non possa reperire del lavoro. Negli atti giudiziari scrivono delle palesi assurdità per provocarmi, per istigarmi affinché io sbagli. Sono collocata fuori la legge, nessuno è punito chi commette reato contro di me perché le mie denunce o nemmeno sono registrate, o vanno insabbiato con lo scopo di prescrizione. Mio ex-marito da me denunciato perché non ci corrisponde gli assegni di mantenimento stabilito dalla Cassazione, era assolto con la formula piena e prosciolto.

Incredibilmente ed inspiegabilmente, il Questore di Pistoia, dopo avermi fatto umiliare, trattare con violenza, mi ha fatto sequestrare da 8 agenti emettendo poi un foglio di via da Pistoia per tre anni, in base delle affermazioni false e diffamatorie nei miei confronti. Con questa mossa, mi è stato impedito di tutelarmi giuridicamente, le richieste di autorizzazione ad accedere in Pistoia non vengono provvedute.
Nonostante il provvedimento di foglio di via, mi sono nominati avvocati di ufficio con studio in Pistoia che non si azionano per la mia difesa.

Di recente, avevo un’udienza presso il giudice di pace di Pistoia per il reato di diffamazione aperto a seguito della denuncia dell’avv. Daniele Vecchi, difensore del Morini, nel quale si era costituito lo stesso Morini. Non ho commesso alcun reato, ma ho solo esposto la verità dei fatti sul procedimento aggiustato a carico del Morini, in effetti, i magistrati nominativamente indicati non consideravano i manifesti diffamatorie. Ho esposto i manifesti allo scopo di sollecitare i PM di agire per la notizia di reato ivi contenuta perché questa era l’unica strada rimastami affinché gli organi giudiziari intervenghino. Nel procedimento, mi è stato negato ogni diritto di difesa del quale possono avvalersi anche i peggiori delinquenti.

Nel tribunale, erano presenti tante di quelle pattuglie, carabinieri, poliziotti, vigili, e stavano ancora arrivando altre, come se si trattasse di un grosso processo di Mafia o di Terrorismo. La presenza massicia delle persone che non una volta agivano contro di me con violenza, mi ha costretto di venir via dal tribunale pochi minuti prima dell’udienza, dove mi ero presentata per esercitare i miei diritti di difesa, non essendo presente nemmeno mio avvocato nominatomi di ufficio.

Sto facendo il Tour d’Italia denunciando di quanto inverosimile, assurdo, paradossale, mi sta capitando presso i Palazzi di Giustizia. Le mie querele presentate presso gli uffici della Polizia Giudiziaria pistoiesi erano trasmesse allo stesso querelato, il quale, dopo un’attenta valutazione del caso, o si era iscritto nel modello 45, meglio conosciuto atti non costituenti reati, cioè nel modello d’incestinazione, o non potendo non ravvisare i proprio reati, nel modello 44, ma a carico di Ignoti.

La Procura della Repubblica di Genova ha seguito le istruzioni di uso del trasmittente, e dopo non aver svolto un solo atto di indagine, senza degnarsi di acquisire i fascicoli che stavano a monte delle querele, il GIP provvedeva di mandare tutto all’archivio. Naturalmente, non dovevo rispondere per il reato di calunnia nemmeno io.

Non mi ero arresa a così tanta ingiustizia, quindi ho denunciato i magistrati liguri presso la Procura della Repubblica di Torino. Le querele hanno seguito la procedura standard di iscrizione nel modello 45 o 44 e archiviate senza indagine.
Ho ancora voluto agire in rispetto delle norme di legge, e ho denunciato i magistrati di Torino presso Procura della Repubblica di Milano.
Nemmeno i magistrati lombardi erano in grado di scoprire chi sarebbero gli Ignoti magistrati assegnatari di procedimenti presso i Palazzi di Giustizia torinesi, e le mie querele hanno trovato insabbiamento nel modello 44, a carico di Ignoti.
La prossima tappa è la Procura di Brescia, finché non mi ritroverò nella competenza dei magistrati fiorentini dopo aver toccato con le mie mani che la Giustizia-Ingiustizia è uguale da Palermo fino a Torino.

Dopo essere stata defraudata in Tutto, delegittimata in tutto, è in atto nei miei confronti un’emarginazione sociale estrema con lo scopo di ridurmi alla morte dalla fame.

Dott. Eva Polak

* * *

Proc. RG 843/08, RD 31/09 presso il giudice di pace di Pistoia

Un comunicato stampa della Dr.ssa Eva Polak:

Il 11.3.2010, alle ore 13,00 sarò processata dal guidice di pace di Pistoia, avv. Chiara Guazzelli, RG 843/08, RD 31/09, processo nel quale mi vengono violati tutti i diritti di difesa, addirittura, non ci posso partecipare perché il Questore non mi autorizza ad accedere in Pistoia.

Il titolare del procedimento è il Dott. renzo Dell'Anno, procuratore capo di Pistoia, anche lui parte offesa, nonostante che si era astenuto da tanti procedimenti.
La maggior parte delle parte offese sono magistrati di Pistoia, di Firenze, ma non si erano costituiti parte civile affinché, mi possano giudicare sul loco.

Mi è stato nominato un avvocato di ufficio, completamente inesperta, con studio in Pistoia, nonostante il foglio di via.
Nessun avvocato accetta incarico da me perché ne hanno ordine dal presidente di Pistoia e perché non vogliono rovinarsi la loro carriera.

L'ammissione al gratuito patrocinio mi era notificata solo dopo l'udienza di dibattimento affinché io non possa presentare la lista dei testimoni tramite avvocato, mentre quella da me presentata erano dichiarata inammissibile, come ogni prova ed eccezione legittima evocata.

Invece, erano accolte tutte le richieste del PM e parti offese (Dott. Massimo Morini, noto giudice tributario e commercialista, assolto con la formula piena dal reato di truffa nonostante che in cambio dei miei soldi buoni, richiesti da me "in prestito", mi riciclava degli assegni falsi, assieme alla sua Banda, nonché il suo avvocato difensore, avv. Daniele Vecchi che ingannava i magistrati che volevano essere ingannati).

Il giudice non ha voluto verbalizzare che il querelante non era presente che doveva essere valutata come remissione della querela, perché non era tentato nemmeno la conciliazione obbligatoria.

E' stato ammesso l'atto di costituzione del Morini nonostante che mancavo i dati anagrafici dello stesso.

Solo per esempio del modo di trattamento consolidato nei miei confronti, prima dell'udienza: i carabinieri intervenuti per allontanarmi dal tribunale su ordine del procuratore capo che continuamente chiamava la cancelleria se ero già presente, replicando alla mia richiesta di non darmi del tu e parlare con rispetto, mi rispondevano: "tappati la bocca", davanti ad un gran numero di pubblico.

Poi, gli stessi si erano intervenuti pure durante l'udienza celebrata davanti ad un vasto pubblico, per allontanarmi, senza che il giudice ne avesse verbalizzato, aggiungendosi solo dopo perché lo eccepivo nella mia richiesta di ricusazione che era rigettata ben due volte dal presidente della Corte d'Appello di Firenze, anche lui parte offesa, condannandomi a € 1000 di spesa nonostante che evocavo la sentenza della cassazione e della Corte costituzionale secondo la quale la ricusazione rientra nel diritto di difesa ex art. 24 Costituzione, quindi non deve essere erogata alcuna spesa. A chi avrei potuto presentare ricorso se l'ex-procuratore capo di Pistoia, il dott. Tindari Baglione è presso la Cassazione ed era coinvolto l'insabbiamento di tutte le mie vicende?
Il giudice replicava che verbalizzava solo quello che voleva Lei. Infruttuosamente chiedevo al PM di far rispettare le norme procedurali.

Per impedire di depositare la richiesta di remissione del processo altrove, notificata a tutte le parte d'offese, ad eccetto di 4 non andata a buon fine, quindi dovrei ripeterla, che non posso notificare a causa del foglio di via, appositamente non vengo autorizzata ad accedere in Pistoia affinché non possa depositare l'atto al giudice che dovrebbe trasmettere alla cassazione.
Ho preso ben due denunce per essermi presentata nella precedente udienza, per aver violato il provvedimento di foglio di via che non mi era mai notificato perché eccepivo che ero trascinata per terra da 8 poliziotti di Pistoia, dalla Procura fino alla Questura, con sequestro di persona, e insistevo per la notifica in via legittima dell'atto senza che mi avessero mai detto che si tarttava di un fogli di via. Infruttuosamente insistevo per quasi 1 anno per la notifica in via legittima.
La mia querela in merito ai fatti era imboscata dalla Procura di Genova, senza che ne fossi avvisata sulla richiesta di archiviazione (vds. Gen2 querela 4.7.09).

Quanto devo ancora subire???

Da:
eva polak

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dibattitopubblDate: Venerdì, 05/03/2010, 13:32 | Message # 2
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Cara Eva, fai una richiesta di spostare il processo a Firenze o in un altro Tribunale, allegando il foglio di via dalla Pistoia e il ricorso contro questo foglio di via.

Chiedi di assegnarti un altro avvocato d'ufficio, lo studio di cui non si trova a Pistoia, allegando sempre i documenti suindicati.

Nella situazione ci sono violazione del c.p.p., della costituzione italiana e della convenzione CEDU.

Se il giudice non ti risponde, QUERELALO così come lo prevede la legge, e manda tali atti, sistemati con cura, in maniera chiara e comprensibile, facendo istanze specifiche, anche al ministero della giustizia e al CSM e anche alla tua ambiasciata e alle Autorità Europei.

 
amadeus96Date: Venerdì, 05/03/2010, 15:15 | Message # 3
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...E come tutte le querele e le denunce sporte contro questi talebani, anche quelle della dottoressa andranno ad incrementare gli ammuffiti scaffali dei tribunali italiani, alla faccia dei contribuenti!...
In Italia non va dimenticato che, contro la "casta" di "loro "eccellenze" i sigg.ri magistrati, la carta a nulla serve; al massimo, in caso di necessità, la usano come carta da cesso ma ben se ne guardano dal prendere in considerazione il contenuto! CANE NON MANGIA CANE: un magistrato non si mette contro un altro che, se scoperti gli "altarini", potrebbe giocare un brutto "scherzetto" al suo accusatore! Poi, maestro in questi "giochetti", è il CSM dove, il proverbio citato, è regola di vita, quantunque non scritta sullo "Statuto" che (democraticamente ...di sinistra), "loro eccellenze" espongono sulla homepage del loro sito!.... A questa cricca, fa eco, sempre pronta ad alzare gli scudi, l'ANM che fa, dell'Italia, l'UNICO PAESE AL MONDO AD AVERE UNA MAGISTRATURA IN CORRENTI E, PERDIPIU' CON UN SINDACATO!....
Serve altro per capire che, oggi, in questa repubblica delle banane, la "carta" non serve più?????


Sergio Sanguineti

Ein Herz für Kinder!

Message edited by amadeus96 - Venerdì, 05/03/2010, 23:32
 
MariaRosaDeHellagenDate: Sabato, 06/03/2010, 01:25 | Message # 4
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CANE NON MANGIA CANE e MANO LAVA MANO, però bisgona SEMPRE difendersi fino all'ultimo respiro e fare tutto il possibile. Talvolta (spesso?) funziona. RIMBORSO DANNI, ovviamente, è impossibile, però la difesa sì. NON MOLLATE MAI!
 
MariaRosaDeHellagenDate: Lunedì, 08/03/2010, 06:25 | Message # 5
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Carissimo Guerriero Sergio,

chi non si difende, perde di brutto. Punto. Lo distruggono. Chi abbassa le braccia va abbattuto.

La carta da cesso aiuta nel lottare.

Hai qualche progetto di modifiche alla 117?

Un caro saluto!

 
MariaRosaDeHellagenDate: Lunedì, 29/03/2010, 08:58 | Message # 6
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Caro Sergio, sto arrviando alla conclusione che una semplice riforma non basta... ci vuole proprio quello che non puoi dirmi! PER CREARE LA DEMOCRAZIA... perché non puoi difendere quello che non c'è...
Ogni giorno mi arrabbio sempre di più, anche io ho subito ingiustizie, differenti dalle tue, però non meno gravi...
Un abbraccio! E non mollare mai!
 
MariaRosaDeHellagenDate: Lunedì, 29/03/2010, 09:20 | Message # 7
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Pochi giorni fa, l'ex fidanzato della dr. Polak (che l'ha derubata truffandola), il ragionier Morini, è stato arrestato, si offrono due articoli da leggere, in formato PDF:
Attachments: Arresto_Morini_.pdf (123.3 Kb) · Arresto_Morini_.pdf (497.8 Kb)
 
dibattitopubblDate: Martedì, 30/03/2010, 16:21 | Message # 8
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RICHIESTE DI CHIARIMENTI DELLA DR.SSA POLAK ALL'AVVOCATA ILARIA VETTORI, ASSEGNATA D'UFFICIO
 
epDate: Domenica, 04/04/2010, 02:53 | Message # 9
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Non ho mai ricevuto alcuna risposta sull'opposizione avverso la perizia mentale degradante, umiliante, che, di riflesso danneggia tutta la mia famiglia. Il 31.3.2010, ho presentato un'istanza a vari organi affinché fosse effettuata una perizia mentale del giudice di pace, avv. Chiara Guazzelli che, mi sembra che fosse proprio lei averne bisogno secondo il contenuto degli atti dalla stessa emessa.
o inoltrato la richiesta che allego ai seguenti organi:
, , , , , , , , , , , , , , , , , ,
Cc: , , , , , , , , , , ,
Ho tolto l'indirizzo di alcuni privati che mi hanno letto in copia, in rispetto del diritto alla privacy.
Sono in attesa di un riscontro da parte degli organi contattati.
Dott. Eva Polak
Attachments: perizia_mentale.doc (42.0 Kb) · astann.pdf (14.5 Kb) · astdel.pdf (14.8 Kb) · asten.xls (55.0 Kb) · cit843orig.pdf (32.6 Kb) · corr27.2.9.pdf (22.4 Kb) · dellan1376.pdf (17.5 Kb) · gal.sott.della2.pdf (41.0 Kb) · nombi2.pdf (12.9 Kb) · quvecc22.11.9.pdf (152.7 Kb)
 
epDate: Domenica, 04/04/2010, 02:56 | Message # 10
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Seguono gli allegati
Attachments: dgrp24.6.9.pdf (66.7 Kb) · Listtest14.7.9.doc (33.0 Kb) · restterm18.11.9.doc (29.0 Kb) · richintgr24.3.9.pdf (22.8 Kb) · rigcasg9.3.10.pdf (28.1 Kb) · rigdom8.4.9.pdf (13.9 Kb) · sent.pdf (12.8 Kb) · ver12.11.9.pdf (111.9 Kb) · ver26.3.9.pdf (64.3 Kb)
 
dibattitopubblDate: Sabato, 10/04/2010, 01:23 | Message # 11
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Cara Eva,

Querela sta avvocata per patrocinio infedele (trova tu l'articolo nel codice penale, purtroppo non ho tempo, scusami), senza scrivere troppo, indicando solo l'essenziale, e rivolgiti all'ordine degli avvocati, presentando il reclamo e richiesta del procedimento disciplinare.

Scrivi anche alla dr.ssa De Dona, comunicando che hai dato l'incarico all'avvocato di rifiutarsi dalla perizia, in quanto hai preparato cartelli con lo scopo di invitare i p.m. di attuare indagini omesse, essendo consapevole delle proprie azioni ed essendo in grado di distunguere il lecito dall'illecito.

Manda tutto per conoscenza al giudice e alla tua ambasciata.

Chiedi al giudicie, con un'altra istanza separata, di assegnarti un nuovo avvocato d'ufficio, in quanto già asegnata omette di dare resoconto delle attività svolte e di provvedere per la tua difesa.

Vai anche dai carabinieri e chiedi loro di chiamare all'avvocata e richiedere tutti gli atti, e chiedere perché omette di preprare il memoriale per la tua difesa e di redigere l'atto di rifiuto dalla perizia. Non parlare delle cose vaghe ed estranee, solo dell'essenziale.

Rivolgiti ad un'associaizone contro abusi in psichaitria a te vicina, se devi andare, vai con 2 testimoni.

Un caro saluto!

 
dibattitopubblDate: Lunedì, 12/04/2010, 21:10 | Message # 12
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Opposizione della dr.sa Polak alla richiesta della perizia psichiatrica da parte del giudice di pace. Si sottolinea che l'avvocato d'ufficio, tale Chiara Guazzelli, ha omesso di preparare l'istanza richiesta dalla dr.ssa Polak, compiendo il reato di patrocinio infedele.

RICHIESTA DI REVOCA DELLA PERIZIA PSICHIATRICA RELATIVA ALLO STATO DI INTENDERE E VOLERE E CAUSA DI PIENA CAPACITA' DI INTENDERE E VOLERE
O DI ASSEGNARE UNA PERITA DI MADRELINGUA E PROVENIENZA UNGHERESE

Proc. RG 843/08, RD 31/09
Al p.m. Dr. Renzo Dell'Anno
Al giudice Avv. Chiara Guazzelli
All’avvocato d’ufficio Ilaria Vettori
Al Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Pistoia, Giancarlo Bellizzi
All’Ambasciata d’Ungheria

Io sottoscritta Eva Polak, come da carta d'identità allegata, parte imputata nel procedimento e offesa dai reati del querelante, presento la presente istanza personalmente, in quanto l’avvocato assegnatomi d’ufficio omette e si rifiuta di compiere il dovere della difesa.

Con la presente dichiaro che ho preparato e affisso i miei cartelli, non contenenti offese ma esclusivamente la descrizione dei fatti, in seguito alle ingiustizie gravissime subite e gli insulti e offese dell’onore ricevuti dalle persone a cui sono rivolti i cartelli, in base dell’art. 599 c.p. e dell’art. 596 comma 3 p. 1 e 2, e del Codice della Privacy (notizie di rilevante interesse pubblico pubblicate con gli scopi giudiziari di difesa e cessione dei reati e della discriminazione razziale nei miei confronti). Ero nello stato di intendere e volere e ho agito in corrispondenza con la legge italiana, volendo ottenere l’apertura dell indagini sulla verità del da me dichiarato, in quanto i giudici sono pubblici ufficiali e la prova della verità è sempre ammessa.

Tutte le parole da me usate per scrivere cartelli e istanze, sono presenti nel dizionario italiano e non sono insulti né espressioni volgari e/o offensive (essendo di madrelingua ungherese, ho controllato ogni parola nel dizionario della lingua italiana). I miei scritti non contengono insulti né ingiurie, né offese alla reputazione, né attribuzione dei fatti, ma solo descrivono la situazione reale e l’attività lavorativa dei giudici e dell’avvocato Vecchi. Inoltre, i miei cartelli descrivono reati dei suindicati e del mio ex amico.
Ho trattato i loro dati personali in corrispondenza con il Codice della Privacy, agendo per difendere i miei interessi nella condizione di pesante discriminazione razziale e trattamento impari.
Sono in attesa di apertura dei procedimenti penali per i reati di ingiuria, diffamazione e falso ideologico, compiuti nei miei confronti dalle persone indicate sui cartelli (art. 596 comma 3 p.2). Non sono assistita da un avvocato nei procedimenti nei quali sono parte offesa, in quanto nessun avvocato vuole accettare le pratiche contro le persone da me querelate, in quanto, secondo loro, le persone da me querelate “appartengono al mondo della criminalità organizzata” e “sono pericolosi” (spiegazione degli avvocati nel momento del rifiuto di accettare le pratiche). Ho chiesto di assegnarmi avvocato d’ufficio, però fino ad oggi non mi è stato assegnato e mi ritrovo deprivata del diritto all’assistenza legale, previsto dalla Convenzione Europea per i Diritti dell’Uomo.

Essendo io di madrelingua ungherese, il mio italiano è imperfetto e può suonare strano per un orecchio italiano, il che non significa che sarei nello stato di non essere in grado di intendere e volere. Sono rispettosa della legge italiana e ho sempre osservato la legge, la mia azione di protesta contro la discriminazione razziale nei miei confronti e favoreggiamento illecito della mia controparte, lesione dei diritti di base, si basava sulla legge italiana. Non ho compiuto alcun reato.

Il dott. Massimo Morini era il mio amico, durante l'amicizia di lunga durata lo stesso, sfruttando i miei sentimenti d’amore verso di lui, mi ha chiesto il denaro in prestito, dandomi in cambio assegni falsi/vuoti, dichiarazione di reddito fraudolenta, ingannandomi con il dolo. Quando ho scoperto che assegni non erano riscuotibili e lo stesso si era liberato di ogni suo bene mobiliare ed immobiliare a favore dep propri familiari ed amici di fiducia, ho chiesto di restituirmi il denaro prestato, lo stesso si era rifiutato e ha chiuso il rapporto di amicizia. Essendo ovvio e esplicito il reato della truffa, ho cercato di agire per le vie legali, così come lo prevede la legge.
L’avvocato Vecchi, assunto dal mio ex amico e in precedenza era il mio difensore nel processo a carico dell'amico di Morini che mi ha truffato su suggerimenti del Morini, mi ha più volte insultato negli atti da lui stesi, dandomi indirettamente anche la “imbecille“, pazza”, “prostituta” (solo perché il mio ex amico, alla mia insaputa, era sotto indagini per lo sfruttamento della prostituzione e la tratta delle ragazzine con lo scopo di riduzione nella schiavitù sessuale; è ovvio che non sapendo nulla di tali attività del mio ex amico, io non potevo essere definita prostituta, il fatto è l’offesa gravissima all’onore e alla reputazione di tutta la mia famiglia. L’avvocato Vecchi mi ha più volte insultato anche sulle udienze, verbalmente, di fatto lo stesso difende il proprio cliente, il mio ex amico, tramite insulti e offese del mio onore e non tramite la presentazione delle prove. In più, l’avvocato Vecchi e altri avvocati, per esempio l’avvocato Paola Citi (co-difensore di Morini), Rosanna Parlanti, del Comune di Montecatini Terme, Marco e Luca Bechini, Gianitalo Papa, miei difensori nominati con gratuito patrocinio, Marco Libero Mangiantini, Gianitalo Papa, Franco Ballati, con la piena consapevolezza del Presidente dell'Ordine degli Avvocati, Giancarlo Bellizzi, indicano negli atti il falso ideologico, ingannando le Autorità Giudiziarie con il dolo (per esempio, che io sarei occupante abusiva dell’immobile assegnatomi nello stato grezzo nel quale ho realizzato lavori di completamento autorizzati dal Comune, nonostante l’esistenza degli atti relativi assegnazione e consegna delle chiavi).

L’avvocato a me assegnato doveva preparare l’elenco degli insulti scritti ricevuti dall’avvocato Vecchi e atti di prova, l’elenco del falso ideologico compiuto in atti giudiziari dall’avvocato Vecchi, l’elenco degli insulti ricevuti dai giudici a cui sono rivolti i cartelli, produrre gli atti giudiziari dei procedimenti solo a parola evocati dal denunciante, ma sopratutto eccepire l'incompetenza del giudice essendo indicati nominativamente i magistrati nelle cartelle operanti in Pistoia, nel distretto toscano, compreso il titolare esclusivo dell'azione penale, e l'assegnatario del procedimento, il Procuratore della Repubblica di Pistoia, nello stesso tempo, anche parte offesa.

Vi ricordo anche, che essendo io di origine madrelingua ungherese, il perito psichiatra deve essere dalla stessa origine e madrelingua, a causa delle differenze culturali che fanno da base nella valutazione e a causa delle differenze nei test usati (i test psichiatrici si elaborano in maniera differente per nazioni diverse e sono di fatto diversi, con diversi criteri di valutazione). Le nozioni di psichiatria di base possono essere verificati nelle fonti di base, per esempio nei manuali di psichiatria Giberti-Rossi (edizione Piccin & Vallardi).
L’uso di un perito italiano rappresenterà un'azione infedele a causa delle differenze nei criteri di valutazione applicati.

Dichiaro ancor una volta che ho agito secondo la legge, avendo lo scopo di ottenere l’apertura delle indagini in seguito ai reati compiuti contro di me, tra cui ingiurie e diffamazioni, e omissione delle indagini.

Chiedo di revocare l’istanza di perizia psichiatrica in quanto inutile a causa della consapevolezza della mia azione e mancato compimento dei reati da parte mia. In caso di rigetto di questa istanza chiedo di provvedere ad assegnarmi un perita ungherese e di madrelingua ungherese e presso le strutture sanitarie fuori dal distretto toscano essendo il Sindaco di Montecatini Terme, dott. Giuseppe Bellandi, interessato di sottomettermi ad un T.S.O. per riprendere la casa sulla quale vanto diritti di legge, ma anche questi li vedo negati.
Il dott. Bellandi è un medico esercitante presso l'ospedale di Pescia, il quale, sul suggerimento del Procuratore della Repubblica di Pistoia, e poi insieme, hanno convinto il mio medico di famiglia di presentare richiesta di accertamento sanitario pur essendo ben consapevoli ambedue medici che stanno violando il giuramento d'Ippocrate e agiscono senza scienza e coscienza, senza tener conto del mio vero stato di salute, ma nell'interesse personale del Procuratore della Repubblica di Pistoia.
Nonostante le minacce subite non mi ero sottomessa alla visita che poteva essere applicata ai veri malati di mente come è espressamente indicata dalla L. n.180/81

In fede:
Dott. Eva Polak

 
dibattitopubblDate: Mercoledì, 02/03/2011, 19:57 | Message # 13
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DR.GIOVANNI CARLESI REDIGE PERIZIA PSICHIATRICA BASANDOLA SUL FALSO IDEOLOGICO E NON SUI FATTI E SENZA CAPIRE IL SIGNIFICATO DI EVENTI E DELLE FRASI

Il dr. Carlisi ha scritto una perizia sulla dr.ssa Polak omettendo di adempiere ll dovere del perita di studiare la situazione. In particolare, ha omesso di elencare i reati compiuti in danno alla dr.ssa Polak da magistrati e da altre persone e istituzioni coinvolte e di descrivere questi reati. Il delirio esiste quando una persona immagina qualcosa che non esiste, invece se sussistono fatti reali e vi sono prove chiare, precise e concordate, non si può parlare di delirio.
L'omissione di elencare i reati compiuti contro la dr.ssa Polak è di fatto il reato di falsa/infedele perizia da parte del perita. E' ovvio che la dottoressa ha paura delle vendette persecutorie da parte delle persone da lei stessa querelate, in quanto la continua violazione delle leggi da parte di magistrati si presenta di fatto come una vendetta persecutoria ossessiva - non esistono altre spiegazioni logiche, vero? Il perita non ha risposto alla domanda: per quale motivo magistrati violano in continuazione la legge? Come si sente la dr.ssa Polak osservando reati dei magistrati e sentendosi impotente di obbligarli di osservare la legge? E' normale che la dr.ssa Polak sente paura e si sente perseguitata quando magistrati violano in continuazione la legge nei suoi confronti?
Per quale motivo il perita omette di sottolineare nella perizia il fatto di molteplici reati da parte di magistrati? Tale omissione è il falso ideologico doloso - negli atti processuali i reati di magistrati si descrivono con precisione.

Per quello che riguarda la frase basilare per accuse, "la dichiaro in arresto", è ovvio che il perita non sa che i cittadini hanno il diritto di arresatare delinquenti in fraglanza di reato, se un magistrato sull'udienza ha compiuto qualche reato (ingiuria, diffamazione, calunnia, falso ideologico, falso in atti, ecc., contro la dr. Polak), la dr. Polak aveva il diritto (in pratica irrealizzabile però previsto dalla legge) di arrestarlo. La frase è un atto di coraggio attestante la consapevolezza del reato da parte del magistrato, i magistrati l'hanno capita, il dr. Carlesi no.
Anche la frase "per questo devo morire" = "magistrati mi vogliono morta" ha profonde ragioni, visti tanti reportage su casi di morte di pazienti psichiatrici legati al letti di contenzione e/o imbottiti di farmaci; nell'immaginario popolare la psichiatria si associa con crudeltà e violenza, con la morte. L'ultimo reportage TV sulla malasantià psichatrica è più che raccapricciante. Nei manicomi e nelle case-famiglia del tipo manicomiale si muore dalle torture e violenze. Ragionamento "mi vogliono in manicomio" = "mi vogliono morta" è più che logico, si basa sui reportage giornalsitici e sulle temstimonianze delle vittime e loro famiglie, e non è affatto delirante. Il perita dovrebbe riflette sul perchè il popolo italiano ha inventato il termine "MALASANITA'", non è stata la dr.ssa Polak a farlo.

Non si capisce il fatto perchè il perita ha omesso di trascrivere i testi dei cartelli della dr. Polak per intero e di descrivere la storia precedente. I cartelli erano e sono l'unica via di realizzare il diritto di acesso alla giustizia (le querele della dr.ssa Poòak sono state illegalmente archiviate, facendo cartelli e ricevendo la querela per diffamazione, la dr.ssa aveva il diritto di dimostrare la verita del contenuto dei cartelli, con lo scopo della condanna del querelante e la riapertura delle indagini illegalmente archiviate). Nel web ci sono tanti cittadini che denunciano illegali archiviazioni di querele e reati di magistrati, il perita avrebbe dovuto descriverlo nella perizia, indicando che la dottoressa ha tentato di ottenere accesso alla giustizia in maniera non violenta, pacifica e civile, tramite cartelli, e non prendendo magistrato per la gola, soffocandolo e ordinando minacciando di morte: "Osserva la legge!", o mettendo ordigni o bombe...

Il perito ha riconosciuto la dr. Polak socialmente pericolosa, però ha omesso di indicare la cura di tale patologia psichiatrica, cioè la rimozione delle cause - reati di magistrati: basta che magistrati osservino la legge e la dr. Polak guarirà.

* * *

http://www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=a8.12.15.23.35

Commenti

Commento Il 23.11.2010, un psichiatra perito, senza avermi mai visitata, ha diagnosticato che io fossi completamente incapace di intendere e volere, almeno dal 1990, schizofrenica paranoida, delirante, querulomane, aggressiva, di elevata pericolosità sociale a seguito della diagnosi di un giudice di pace di Pistoia che mi sta processando per il reato di diffamazione. Sono processata perché ho scritto su manifesti messi in giro per Pistoia che due avvocati sono "delinquenti, melliflui, subdoli collusi con i magistrati" nominativamente indicati. L'avvocato di ufficio mi ha riferito che il 13 gennaio 2011 esce la sentenza, che sarà corredata di condanna di esecutività immediata, quindi sarò portata nell'ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo. Il perito ritiene che non aveva mai incontrato un caso così grave nella sua prassi e io avessi bisogno di cure urgenti e psicofarmaci per tutelare me e il mio benessere. Il 14 dicembre 2010 è stato tentato di applicarmi un TSO presso il Comune di Montecatini Terme (PT), ma l'arrivo inaspettato di un mio amico ha fatto cambiare idea agli agenti e al personale sanitario, quindi sono stata portata ammanettata nell'ospedale di Pescia, dove il psichiatra mi ha visitata e mi ha rilasciata, anche senza farmi assumere dei psicofarmaci, ritenendomi sana di mente che non necessita TSO. Sono madre di un ragazzo, laureata in economia e commercio presso l'università degli studi di Firenze nel 1999, incensurata, ho lavorato fino al dicembre 2007 presso una società internazionale molto prestigiosa. Sono molto preoccupata di dover finire presso questa struttura. E' stato lanciato un appello su Facebook per me dal Comitato spontaneo dei cittadini contro la mala giustizia della quale faccio parte, sulla pagina di Otello Martini di Sora. Vi prego di firmare e diffondere l'appello perché non so più di quale pesce prendere. Nemmeno ai terroristi, agli assassini viene fatta una perizia del genere, per di più contro la loro volontà e senza visitarli che hanno commesso dei reati molto più gravi. Non credo proprio che il reato di diffamazione, di competenza del giudice di pace, quindi considerata per un reato non grave debba avere queste conseguenze irreversibili non solo sulla mia persona, sulla mia famiglia, ma anche sulla società che deve sostenere tutti i costi in merito, in un Paese, asseritamente democratico. dott.evapolak@yahoo.it
Eva Polak, giovedì 6 gennaio 2011, 10.31

* * *

ARTICOLO:
Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo Fiorentino: telegrammi con richieste di aiuto

Prima e' arrivata la denuncia del Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze, Franco Corleone, per lettere ricevute in merito a possibili pestaggi e violenze fisiche da parte di agenti di polizia penitenziaria su alcuni internati nell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo Fiorentino (Fi). Poi quelle sui disagi per sovraffollamento o mancanza, per diversi giorni, di acqua calda e riscaldamento. A distanza di diverse settimane e' la Asl a certificare la inagibilita' della struttura: 'Sovraffollamento e precarieta' delle condizioni igienico-sanitarie, fattori che rendono difficile, se non impossibile, il pieno svolgimento delle funzioni sanitarie'. Queste le ragioni che hanno spinto il direttore dell'Asl 11 di Empoli, Eugenio Porfido, a scrivere una lettera al Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria chiedendo di bloccare l'invio di altri detenuti all'Ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo. Attualmente l'Opg ospita circa 190 detenuti-pazienti, mentre la capienza dei reparti e' di circa la meta'. In molte camere da 4 posti, spiega una nota della Regione Toscana, sono stati sistemati anche 7 o 8 letti, mentre camere singole sono state trasformate in camere doppie. Lavori di ristrutturazione interrotti.

"Dopo avere fatto una interrogazione e chiesto una ispezione ministeriale sul mio blog si sono susseguiti interventi e denunce su violenze istituzionali sia negli Opg che nelle carceri piu' in generale, con testimonianze di ex internati e di medici penitenziari -racconta la Senatrice Donatella Poretti, parlamentare Radicale-Partito Democratico- Mi auguro che dal caso di Montelupo si abbia la forza per intervenire sulla questione degli OPG, che nonostante il nome rassicurante di ospedali, sono in realta' carceri, dipendono dal Dap, hanno agenti penitenziari e regole come gli istituti penitenziari, in palese contraddizione con la prioritaria salute delle persone internate che, proprio perche' ritenute incapaci di intendere, sono fuoriuscite dal sistema giudiziario e dopo esser state ritenute non imputabili, con una perizia psichiatrica che ne attestasse anche la pericolosita' sociale, sono state internate".

* * *

Si allega la perizia del dr. Carlesi in formato PDF e le critiche del'operato del dr. Carlesi da parte del collega Dr. Vittorio Volterra in formato JPG:

Attachments: perizia_giovann.pdf (244.7 Kb) · 0722779.jpg (95.7 Kb) · 9860091.jpg (96.9 Kb) · 6864115.jpg (91.4 Kb) · 8499862.jpg (63.3 Kb)
 
Eugenio_TravaglioDate: Venerdì, 04/03/2011, 21:49 | Message # 14
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Tratto dal blog LE MEZZE VERITA'

EVA POLAK NON VUOLE SUICIDARSI


http://agnesepozzi.splinder.com/post/23840127/eva-polak-non-ha-intenzione-di-suicidarsi

http://agnesepozzi.splinder.com/post....cidarsi

Questo blog riporta video pubblicati su You tube, come è facile verificare, ed altri ce ne sono, messi disperatamente in rete dalla Dott.ssa Polak nel tentativo di denunciare pubblicamente quello che accadeva a suo danno da anni. Tutto iniziò dalla sua relazione sentimentale durata 13 anni con un giudice tributario e commercialista il quale a dire della Dott.ssa Polak approfittò della sua ingenuità estorcendole grosse somme che lei avrebbe dovuto investire in Italia e dandole in cambio assegni non coperti. Il suo convivente aveva purtroppo amici molto potenti che si sono aggiunti a sfruttarla e infine a minacciarla e renderle la vita impossibile.

Da qui è cominciata una storia kafkiana che ancora continua. La dottoressa nel vano tentativo di esercitare i suoi diritti si è imbattuta in una rete di connivenze. Man mano, non solo si insabbiavano procedimenti ma si cominciava ad agire anche contro di lei. Nello specifico le veniva richiesto l'addebito per la svalutazione di un immobile (casa popolare a Montecatini di 42 mq) a lei assegnato. Nel corso del procedimento di difesa, lei scoprì che vi erano falsi in bilancio e truffe da parte dello stesso comune di Montecatini, che aveva venduto in edilizia privata tutte le case costruite per edilizia popolare, con diritto di proprietà (anche sui terreni), tranne la sua casa. Ancora si rivolge alla giustizia di Firenze e Pistoia, poi alla Corte dei Conti, ma invece che far emergere le truffe a suo danno, i processi venivano manipolati contro di lei, altre accuse inesistenti le venivano mosse senza convocarla nei procedimenti per darle modo di difendersi; i veri responsabili venivano sempre protetti dall'insabbiamento o da manipolazione degli avvocati. La vicenda coinvolge anche la procura di Genova e quella di Torino..Una storia infinita che poteva però finire solo NEUTRALIZZANDO l'attrice. A questo punto scatta il meccanismo della psicopolizia..il tentativo di sottoporre la dottoressa PERFETTAMENTE SANA DI MENTE, ad un TSO. Sottoscrive il TSO lo stesso sindaco di Montecatini (?), e il suo medico di famiglia.
Eva Polak riesce a fuggire in Romania, chiede al Consolato italiano di essere garantita per poter tornare in Italia, dove ha lasciato un figlio malato, per difendersi ed esercitare i suoi diritti; ma nessuna garanzia di incolumità le viene fornita. A questo punto decide di proseguire le sue denunce al popolo italiano affidandosi alla rete, a You tube, dove pubblica numerosi e sconcertanti video nei quali illustra il suo caso, mostra documenti protocollati, fa nomi e cognomi. Non c'è motivo di dubitare che ciò che narra non sia vero. L'evidenza logica e la successione dei fatti, i documenti, le denunce, il coraggioso e disperato tentativo di far valere i suoi diritti, rendono il caso di questa donna, degno di essere divulgato. Se le cose stanno come stanno è in pericolo la democrazia in Italia. Alla Dott.Polak la più viva solidarietà.

Il suo caso va ad aggiungersi a quello di Danilo Filippini, che in una simile vicenda riguardante società sportive di calcio giovanile (calciopoli) si è imbattuto, con un danno enorme alla sua salute e alla famiglia. http://blog.libero.it/lavocedimegaride/commenti.php?msgid=7016109&id=73275

Chi dovrà dare GIUSTIZIA a queste persone e a tante altre che resteranno per sempre nell'ombra?..

FIRMATE LA PETIZIONE

http://www.petizionionline.it/petizione/fermiamo-la-psicopolizia-/2909

Il sindaco di Montecatini è GIUSEPPE BELLARDI. Potete mandare una mail anche a lui, medico che ha avallato la richiesta di un inutile TSO a danno della Dott.ssa Polak; questa la sua mail

sindaco@comune.montecatini-terme.pt.it

Non ho parole per esprimere il mio sdegno. Non ci sono parole per cose tanto gravi che gettano disonore su chi esercita il proprio dovere con onestà e con alto senso della Giustizia, anche a costo della vita. Mi dispiace per quei medici che, infangando la loro professione, si prostituiscono al potere, sottoscrivendo infamità. VERGOGNA!

Per contattare la Dottoressa Polak
dott.evapolak@virgilio.it

* * *

http://agnesepozzi.splinder.com/post/24375876/eva-polak-urla-giustizia-chi-lascoltera
http://agnesepozzi.splinder.com/post....coltera
giovedì, 06 gennaio 2011

EVA POLAK URLA GIUSTIZIA.. chi l'ascolterà?

UNO SCHIFO TUTTO ITALIANO

EVA POLAK è una donna Ungherese, cittadina Italiana. Una professionista laureata in Economia che è in Italia da oltre 20 anni e che credeva nel suo progetto di vita.

Una donna intelligente, colta, dotata di una lucidità ferrea e di una coerenza rara, ha a lungo sperato nella Giustizia, quella parola che in Italia sembra ormai aver perso ogni valore, ogni senso e che ancora ci piace scrivere con la G maiuscola, pur avendo perso quasi del tutto le speranze, dato che il copione è sempre lo stesso. L'innocente viene condannato o denunciato, il truffatore viene protetto, il criminale viene premiato, il truffato si trasforma in uno che fa "bancarotta fraudolenta" (come accaduto a Danilo Filippini che ha denunciato truffe a suo danno nel mondo dell'immobiliare e in quello del calcio giovanile; numerose denunce contro il potentissimo e protettissimo Tavecchio...rimaste lettera morta! Stesso copione, stesse dinamiche, stesso SCHIFO! Coraggio Danilo sei una persona stupenda e rara)
Eva Polak si è fidata di un suo compagno, un noto commercialista toscano, persona influente e pieno di "amici", e gli ha dato soldi suoi e di parenti ungheresi, convinta dal truffaldino e dai suoi "amici", a fare investimenti.
Gli anni passavano e gli investimenti non c'erano e i soldi ad Eva non venivano restituiti. Alla fine lei ha aperto gli occhi su una truffa gigantesca che coinvolgeva numerosi "notabili" e "professionisti", e perfino il comune di Montecatini. Lei minacciò di denunciare e denunciò; ma le giurarono vendetta. Contro di lei si scatenò l'inferno nel tentativo di scoraggiarla dalla pretesa dei suoi diritti sacrosanti, delegittimarla, disintegrarla, neutralizzarla . Come? Facendola passare per PAZZA.
La prima vendetta partì proprio dal Comune di Montecatini, verminaio di truffe sull'edilizia scoperte da Eva con prove documentali. Venne dichiarata OCCUPANTE ABUSIVA di una casa popolare che le era stata REGOLARMENTE ASSEGNATA 20 ANNI PRIMA!
Poi scese in campo proprio il Sindaco di Montecatini,medico, il quale ordinò per Eva, E SENZA ALCUN MOTIVO, due ASO ed un TSO, con l'aiuto di un suo "collega". Presero Eva ammanettandola come una CRIMINALE, causandole anche lesioni ai polsi, e la portarono al Pronto Soccorso di Pistoia. Ma lì c'erano medici ONESTI, i quali non riconobbero motivazioni per procedere ad un TSO.

Il primo tentativo FALLI' miseramente ed Eva ancora credeva nella Giustizia. Denunciò, fece nomi e cognomi e circostanze ma fu denunciata per diffamazione. Nel tentativo di proteggersi dai suoi persecutori chiese aiuto al popolo della rete mettendo su You Tube i suoi video con tanto di nomi, cognomi e prove documentali. Si sottrasse ai TSO e chiese aiuto soprattutto a chi AVREBBE DOVUTO PROTEGGERLA ma sbagliò.
Infatti, il Giudice di Pace di Pistoia (avv.to Chiara Guazzelli), incaricò un tale Dott.Carlesi, sedicente psichiatra, di redigere una CTU sui VIDEO DI YOU TUBE... e il dott.Carlesistilò una perizia, forse "compiacente" volontà superiori, concludendo con la pericolosità sociale della Dott.ssa Eva Polak.

Orbene, un qualsiasi imbecille, raccattato per strada, proprio dai video su You Tube, si rende conto che Eva Polak è del tutto normale, nient'affatto pazza,
con una sete immensa di Giustizia, (quella che ancora scriviamo con la G maiuscola!) Ma certo non solo gli imbecilli sanno che Eva non è pazza:
l'Esimio Prof. Vittorio Volterra, un grande nome della Psichiatria, Ordinario dell'Università di Bologna e Docente di Psichiatria, Psicopatologia Forense e Criminologia dell'Università di Firenze,ha stilato il 25 gennaio 2011 un parere PRO VERITATE a favore di Eva Polak, contestando "l'impossibile" perizia fatta da Carlesi...ma la giudicessa non ne ha tenuto assolutamente conto, nell'udienza dal 28 marzo 2011 a Pistoia.

Anzi, la giudicessa ha fatto di più: ha assolto Eva Polak dal reato di diffamazione PERCHE' del tutto INCAPACE DI INTENDERE e DI VOLERE, ed accettando la fasulla e monca ed arbitraria CTU (del sedicente psichiatra delle perizie impossibili..), ha praticamente dichiarato che Eva è pericolosa socialmente. Ciò significa che Eva corre il rischio di essere sbattuta in un OPG (quelli che ha denunciato il Prof.Marino) o magari essere casualmente "suicidata" ad esempio a Mantova...dove tanti suicidi pare si siano verificati tra i pazienti!
Che SCHIFO! Che Vergogna! A chi chiedere aiuto? Dove sono le associazioni che lucrano soldi pubblici, dove sono i vari telefoni colorati, i liberali, i libertari, i moralisti, i pacifisti, i giornalisti, gli animalisti, i compagni, i concittadini di Eva? L'hanno lasciata SOLA,una piccola Davide contro ferocissimi Golia senza scrupoli!
Numerosi appelli sono stati mandati a giornali e testate video, al Presidente della Repubblica, al Ministro della Giustizia e della Salute, a tantissima gente. Ora Eva è in pericolo. E' sola e disperata e questa è una vergogna tutta italiana cui non ci si può arrendere; in nome dei valori che bisogna difendere, e nei quali ancora forse qualcuno crede.
Se è vero che un giudice in pubblico ha detto ad Eva Polak che era inutile che si ostinasse a reclamare e ricorrere "tanto si conoscevano tutti", dando ad intendere una sorta di cupola mafiosa o massonica (offendendo anche la vera e sacra Massoneria Esoterica) vuol dire che siamo alla canna del gas anche se non abbiamo alcuna voglia di suicidarci o di essere "suicidati" come si vorrebbe far accadere alla dottoressa Polak.

Coraggio Eva! Chi ha un briciolo di dignità non può esimersi dallo schierarsi dalla tua parte. Ora non sei più sola, stai tranquilla. Faremo per te tutto ciò che è nelle nostre possibilità ma faremmo l'impossibile se avessimo quel potere di cui abusano delinquenti, cialtroni, vermi DIS-UMANI.

* * *

Questo blog riporta video pubblicati su You tube, come è facile verificare, ed altri ce ne sono, messi disperatamente in rete dalla Dott.ssa Polak nel tentativo di denunciare pubblicamente quello che accadeva a suo danno da anni. Tutto iniziò dalla sua relazione sentimentale durata 13 anni con un giudice tributario e commercialista il quale a dire della Dott.ssa Polak approfittò della sua ingenuità estorcendole grosse somme che lei avrebbe dovuto investire in Italia e dandole in cambio assegni non coperti. Il suo convivente aveva purtroppo amici molto potenti che si sono aggiunti a sfruttarla e infine a minacciarla e renderle la vita impossibile.

Da qui è cominciata una storia kafkiana che ancora continua. La dottoressa nel vano tentativo di esercitare i suoi diritti si è imbattuta in una rete di connivenze. Man mano, non solo si insabbiavano procedimenti ma si cominciava ad agire anche contro di lei. Nello specifico le veniva richiesto l'addebito per la svalutazione di un immobile (casa popolare a Montecatini di 42 mq) a lei assegnato. Nel corso del procedimento di difesa, lei scoprì che vi erano falsi in bilancio e truffe da parte dello stesso comune di Montecatini, che aveva venduto in edilizia privata tutte le case costruite per edilizia popolare, con diritto di proprietà (anche sui terreni), tranne la sua casa. Ancora si rivolge alla giustizia di Firenze e Pistoia, poi alla Corte dei Conti, ma invece che far emergere le truffe a suo danno, i processi venivano manipolati contro di lei, altre accuse inesistenti le venivano mosse senza convocarla nei procedimenti per darle modo di difendersi; i veri responsabili venivano sempre protetti dall'insabbiamento o da manipolazione degli avvocati. La vicenda coinvolge anche la procura di Genova e quella di Torino..Una storia infinita che poteva però finire solo NEUTRALIZZANDO l'attrice. A questo punto scatta il meccanismo della psicopolizia..il tentativo di sottoporre la dottoressa PERFETTAMENTE SANA DI MENTE, ad un TSO. Sottoscrive il TSO lo stesso sindaco di Montecatini (?), e il suo medico di famiglia.
Eva Polak riesce a fuggire in Romania, chiede al Consolato italiano di essere garantita per poter tornare in Italia, dove ha lasciato un figlio malato, per difendersi ed esercitare i suoi diritti; ma nessuna garanzia di incolumità le viene fornita. A questo punto decide di proseguire le sue denunce al popolo italiano affidandosi alla rete, a You tube, dove pubblica numerosi e sconcertanti video nei quali illustra il suo caso, mostra documenti protocollati, fa nomi e cognomi. Non c'è motivo di dubitare che ciò che narra non sia vero. L'evidenza logica e la successione dei fatti, i documenti, le denunce, il coraggioso e disperato tentativo di far valere i suoi diritti, rendono il caso di questa donna, degno di essere divulgato. Se le cose stanno come stanno è in pericolo la democrazia in Italia. Alla Dott.Polak la più viva solidarietà.

Il suo caso va ad aggiungersi a quello di Danilo Filippini, che in una simile vicenda riguardante società sportive di calcio giovanile (calciopoli) si è imbattuto, con un danno enorme alla sua salute e alla famiglia. http://blog.libero.it/lavocedimegaride/commenti.php?msgid=7016109&id=73275

Chi dovrà dare GIUSTIZIA a queste persone e a tante altre che resteranno per sempre nell'ombra?..

FIRMATE LA PETIZIONE

http://www.petizionionline.it/petizione/fermiamo-la-psicopolizia-/2909

Il sindaco di Montecatini è GIUSEPPE BELLARDI. Potete mandare una mail anche a lui, medico che ha avallato la richiesta di un inutile TSO a danno della Dott.ssa Polak; questa la sua mail

sindaco@comune.montecatini-terme.pt.it

Non ho parole per esprimere il mio sdegno. Non ci sono parole per cose tanto gravi che gettano disonore su chi esercita il proprio dovere con onestà e con alto senso della Giustizia, anche a costo della vita. Mi dispiace per quei medici che, infangando la loro professione, si prostituiscono al potere, sottoscrivendo infamità. VERGOGNA!

Per contattare la Dottoressa Polak

dott.evapolak@virgilio.it

 
dibattitopubblDate: Mercoledì, 16/03/2011, 22:59 | Message # 15
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Come sembra, il processo si è trasformato in perecuzione psichiatrica della Dr.ssa Polak.
Petizione FERMATE LA PSICOPOLIZIA - GIù LE MANI DA EVA POLAK si trova qui:
http://dibattitopubbl.ucoz.com/forum/40-318-1 (http://dibattitopubbl.ucoz.com/forum/40-318-1)

LA MAGISTRATURA DEVIATA ED IL METODO TAVISTOCK DELLA PSICOPOLIZIA IN TOSCANA
Post n°1593 pubblicato il 06 Gennaio 2011 da vocedimegaride

http://blog.libero.it/lavocedimegaride/9717116.html http://blog.libero.it/lavocedimegaride/9717116.html

Tag: Appello, Bilderberg, Dante Alighieri, Denuncia, Eva Polak, Magistratura Deviata, metodo Tavistock, Potere Occulto, Progetto Cabala, Psicopolizia

GIU' LE MANI DA EVA POLAK!

Del caso Polak e della cittadina Eva in redazione ne sappiamo poco ma senz'altro non condividiamo i METODI illeciti adottati dalle Istituzioni democratiche e repubblicane e non ammettiamo la TORTURA ed altri abusi che - quando strumentalmente spacciati per misure cautelative - solitamente indicano la malafede del carnefice e non della vittima!
Non aggiungiamo parole o commenti a quanto denunciato in questo ed in altri videos al "popolo di internet" dalla cittadina italiana Eva Polak, coinvolta in un pazzesco processo alla "de Torquemada" nello squallido piccolo "Bilderberg italiota" mafio-massonico, con tanto di rogo appiccato e toghe sinistre svolazzanti nel pentacolo magico del POTERE OCCULTO.
Rilanciamo il suo appello, oggi, al Popolo Senziente, non a caso nella circostanza religiosa dell'Epifania che riabilita le vittime dell'olocausto pagano, le streghe, transustanziandole nella benevola effigie della generosa Befana, cara ai bambini...
La SALEM di Eva Polak non è ubicata nel folklore del tanto vituperato Mezzogiorno d'Italia ma nella più dotta ed illuminata, civile, TOSCANA il cui più illustre rappresentante, l'Alighieri Dante, sul nostro Belpaese lanciò il suo lucido anatema: " Ahi serva Italia, di dolore ostello... nave sanza nocchiere in gran tempesta... Non donna di province, ma bordello"
... ed è quantomeno singolare che io abbia ricevuto proprio stanotte questo appello, dopo una riflessione profonda sugli studi incrociati delle applicazioni del metodo Tavistock e del progetto CABALA della Psico-Intelligence deviata che molto mi interessano. Ciononostante, rilevo con estrema pena che nel caso Polak i nostri Inquisitori Deviati hanno applicato alla vittima designata mezzi molto rozzi e beceri, da perfetti Voraci Ignoranti, spogli di Scienza.... oltrechè di Coscienza (ma, si sa... quest'ultima è prerogativa SOLO degli Illuminati!)
(marina salvadore)

video:
http://www.youtube.com/watch?v=nCnA0dMC4Ac&feature=player_embedded

FIRMATE LA PETIZIONE


http://www.petizionionline.it/petizione/fermiamo-la-psicopolizia-/2909

http://www.petizionionline.it/petizione/fermiamo-la-psicopolizia-/2909

Per contattare la Dottoressa Polak
dott.evapolak@virgilio.it

 
MariaRosaDeHellagenDate: Giovedì, 07/04/2011, 07:20 | Message # 16
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UN AVVOCATO SPIEGA LA SITUAZIONE E LANCIA L'APPELLO

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1982768089655&set=a.1107216201405.18153.1256806951&theater#!/notes/agnesina-pozzi/italia-vergogna-per-quanto-accaduto-ad-eva-polak-chi-si-muove/10150547629495080
https://www.facebook.com/photo.p....9495080

ITALIA VERGOGNA per quanto accaduto ad Eva Polak. CHI SI MUOVE?????...

Gentili Signori,

in qualità di difensore di fiducia della sig.ra Eva Polak, dietro autorizzazione della stessa, con la presente sono a relazionarVi su quanto accaduto nel procedimento penale n. 31/09 RG G.d.P. dinanzi al Giudice di Pace di Pistoia conclusosi in data 28.03.11, affinché possiate portare all'attenzione di organi istituzionali quanto accaduto.

Sono note da tempo le vicende della sig.ra Polak che, ritenendo di aver subito delle ingiustizie giudiziarie (che hanno visto protagonisti come controparti le suddette parti offese) con pesanti ripercussioni nella propria vita privata e sulla sua situazione economica, da anni si batte per vedere riconosciuti i propri diritti, arrivando a denunciare più volte numerosi magistrati del Foro di Pistoia. Svariati procedimenti sono ancora pendenti dinanzi al Tribunale di Genova, Foro competente in caso di giudizi riguardanti magistrati toscani. A sua volta la stessa è stata denunciata da magistrati per calunnia.

Numerosi sono gli abusi perpetrati nei suoi confronti, basti citare a titolo di esempio,il fatto che sostituti procuratori - già denunciati e a loro volta denuncianti della sig.ra Polak - ritengono di astenersi dall'esercitare l'azione penale in tutti i casi in cui la predetta è parte offesa, mentre esercitano fermamente l'azione penale nei procedimenti penali in cui la stessa è indagata. Ciò in palese violazione dell'art. 36 c.p.p. e, ove richiesto formalmente, rigettando anche le istanze di ricusazione ex art. 37 c.p.p.

La stessa è stata colpita da un foglio di via, emesso dal Questore di Pistoia su richiesta del procuratore della repubblica, che la obbliga a tenersi lontana dal Comune di Pistoia. malgrado ciò sistematicamente nei procedimenti in cui è imputata vengono nominati difensori di ufficio con sede esclusiva nel Comune di Pistoia, con particolare difficoltà della stessa di poterli contattare ed avere sessioni difensive.

Spesso le difese d'ufficio sono state trascurate, tanto che la stessa si è dovuta improvvisare difensore di se stessa, inviando personalmente istanze di ricusazione, remissione ecc.

Da poco, gennaio 2011, ho assunto la sua difesa.

Chiaramente , da quando recentemente ha reperito un difensore di fiducia extra Foro pistoiese, tutte le istanze presentate di gratuito patrocinio dalla stessa presentate vengono sistematicamente rigettate.

Se questo è il clima ostile dove la sig.ra Polak è chiamata a difendersi, ciò che è avvenuto nel processo penale n. 31/09 Rg GdP a Pistoia è fuori da qualsiasi regola di diritto.

Il procedimento prende le mosse da una querela presentata dall'Avv. Daniele Vecchi e da Massimo Morini per diffamazione nei confronti della sig.ra Polak a seguito di fatti verificatisi in Pistoia secondo cui la predetta aveva svolto un'attività di volantinaggio con contenuti offensivi e denigratori.Il volantino oggetto dell'imputazione, infatti, riguardava anche numerosi magistrati de foro di Pistoia, compreso il Sostituto procuratore che ha esercitato l'azione penale.

Nel processo predetto, di fronte all'inattività del difensore di ufficio nominatole in udienza, la sig.ra Polak si è vista costretta a presentare istanze di ricusazione, di remissione alla Suprema Corte di Cassazione, facendo presente che parti offese del procedimento erano anche i numerosi magistrati nominati. Fra le istanze presentate Tutte le istanze sono state rigettate.

Svolta l'istruttoria, il giudice di Pace ha disposto d'ufficio l'effettuazione di una perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e di volere della sig.ra Polak.

Veniva nominato un primo Perito che dopo poco tempo chiedeva di essere sollevato dall'incarico.

veniva successivamente nominato un secondo perito, il Dott. Giovanni Carlesi, il quale, ha redatto una perizia psichiatrica, arrivando a conclusioni pesantissime, SENZA AVERE MAI VISITATO L'IMPUTATA, basandosi su un carteggio e del materiale cartaceo e audiovisivo, peraltro estrapolato per estratti e non riportato nel suo integrale contenuto, decontestualizzando strumentalmente le frase e le affermazioni ivi contenute.

Le conclusioni trancianti del Dott. Carlesi SENZA UNA PREVENTIVA VISITA DELLA IMPUTATA sono "delirio querulomane ( di rivendicazione - querela) monotematico, strutturato e sistematizzato, inseribile in un probabile quadro di schizofrenia paranoide"..."Ritengo che l'imponenza del sistema delirante che informa in modo costante e insistente il pensiero del soggetto, sia da ritenere incapace di intendere e di volere al momento dei fatti a lei contestati. E lo sia in maniera totale. ...Per il turbamento del contesto sociale, per la reiterazione dei danni provocati con il suo comportamento e per le note di aggressività minacciosa, ritengo che sussistano elementi obiettivi per una sua pericolosità sociale".

Avuto cognizione della perizia, all'udienza del 13.01.11, dove ho assunto la difesa, ho richiesto un termine a difesa, invitando la sig.ra Polak a rivolgersi ad un buon psichiatra a cui sottoporre la perizia e che fosse disponibile a visitare la predetta. La sig.ra è stata visitata dal Prof. Vittorio Volterra, già Ordinario di Psichiatria della Facoltà di Medicina di Bologna, il quale, nel poco tempo concesso ha redatto un parere pro veritate con cui venivano fermamente contestate le metodologie utilizzate dal Perito di ufficio.

All'udienza del 28.03.11, fissata per la discussione, sulla base del pare pro veritate da valere come memoria difensiva ex art. 121 c.p.p. che ho depositato in atti, ho richiesto la rinnovazione della Perizia. Il Giudice di Pace ha invitato le parti a formulare le conclusioni e a procede alla discussione dopo di che ha assolto la sig.ra Polak ex art. 530 1 ° comma c.p.p. dichiarandola non imputabile in quanto totalmente incapace di intendere e di volere ed ha disposto la trasmissione immediata all'Autorità di Pubblica Sicurezza competente affinché provvedano ad adottare tutti i provvedimenti del caso (TSO, OPGC), prendendo termine di giorni 30 per il deposito dei motivi della decisione.

Atteso che si tratta della sig.ra Polak e che il Sindaco di Montecatini nel marzo 2011 ha già richiesto ben 3 Accertamenti Sanitari Obbligatori sulla base di certificati medici risalenti al febbraio 2010, è molto probabile che prendendo spunto dalla perizia del Dott. Carlesi, che ha dichiarato socialmente pericolosa una persona senza neppure averla visitata né incontrata, possa essere adottata quanto prima la misura di sicurezza più pesante.

Ritengo che i fatti sopra esposti rivestano aspetti di indicibile gravità, sotto molteplici profili.

Rimango in ogni caso a Vs. disposizione per ulteriori chiarimenti a riguardo.

Cordiali saluti

Avv. Chiara Bimbi

 
MariaRosaDeHellagenDate: Giovedì, 07/04/2011, 07:57 | Message # 17
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Canale della dr.ssa Polak su YouTube http://www.youtube.com/user/evapollak http://www.youtube.com/user/evapollak
 
MariaRosaDeHellagenDate: Venerdì, 06/05/2011, 16:47 | Message # 18
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Una domanda al dr. Carlesi che ha fatto perizia psichiatrica a distanza sulla dr.ssa Polak: MA GLI AUTORI DEL LIBRO IL RITORNO DEL PRINCIPE" Lodato Saverio E Scarpinato Roberto SONO MALATI MENTALI SOCIALMENTE PERICOLOSI E PARANOICI DELIRANTI, COME LO SAREBBE, SECONDO LEI, LA DR.SSA POLAK???

Gli atuori del libro usano lo stesso linguaggio e fanno le stesse dichiarazione della dr.ssa Polak. Perchè Lei va ritenuta malata mentale pericolosa e loro no?

Allego alcune pagine del libro:

 
AmministratoreDate: Domenica, 08/05/2011, 05:52 | Message # 19
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https://www.facebook.com/event.php?eid=165218446871004

DIFFONDETE, DIFFONDETE: Visto il TOTALE silenzio delle Istituzioni contattate (tra le altri, la Commissione di Giustizia della Camera e del Senato), la sordità della Magistratura sul caso Polak, l'indifferenza della gente nei miei confronti (pochissime eccettuate), copio e incollo pari-pari il mio commento inserito nella pagina di FB della trasmissione "Mi manda RAI tre" (mi scuso per eventuali errori) allo scopo di farvi rendere consapevoli cosa può succedere in Italia ad una cittadina onesta che ha commesso il "reato" di aver denunciato i reati subiti fidandosi ciecamente di chi gestisce il servizio pubblico "Giustizia":
"Da anni ho smesso di seguire questa trasmissione (e la tv in generale), quindi so della trasmissione solo quello che leggo qui. Da anni mi sto rivolgendo, INFRUTTUOSAMENTE, a questa trasmissione avendo subito delle truffe incredibili, anche da parte delle istituzioni che sono state da me denunciate, ritualmente, come m'insegnano le codici delle leggi. Il risultato: per zittirmi, i magistrati di Pistoia mi hanno dichiarata totalmente incapace di intendere e volere, pericolosa alla società, delirante...ed è stato ordinato il mio ricovero in un ospedale giudiziario psichiatrico e l'immediato trattamento sanitario obbligatorio in base di una perizia psichiatrica ordinata, senza effettuare la visita, dal giudice di pace di pistoia, avv. Chiara Guazzelli. Questo perché sono stata processata per il reato di diffamazione asseritamente da me commesso a danno di un avvocato italiano e di suo assistito (noto delinquente, più volte arrestato, un dottor commercialista e giudice tributario, dichiarato innocente per tutti i reati commessi a mio danno).
Sono stati manipolati gli atti e i fatti per zittirmi definitivamente perché ho denunciato i magistrati di pistoia, di firenze che hanno creato un vero e proprio sodalizio, ma sono protetti non solo dalla procura di genova, ma dal CSM, dal Ministero della giustizia, dal procuratore generale della cassazione (l'unico organo che può e ha il dovere di intraprendere azione disciplinare presso il csm, ma NON lo fa). E' stato proprio il mi manda rai tre a diffondere com'è stato ucciso il maestro mastrogiovanni da un tso, ma a me, quale prossima potenziale vittima di questo metodo, per di più da eseguire in un opg dove tutto è concesso e permesso non è dato spazio. nell'ottobre 2009, un ragazzo romeno di 24 è morto da un tso presso la caserma dei carabinieri di montecatini terme, dove abito, ma di lui non se ne parla. il 14.12.2010 anche a me hanno tentato un tso presso il comune di montecatini dove sono andata a denunciare pubblicamente come l'ente pubblico deruba la comunità da decenni. sono stata ammanettata e il medico mi ha tappato la bocca con la mia stessa sciarpa, mi hanno tagliata la manica della maglia, ma è entrato all'improvviso un mio amico. venivo trasportata all'ospedale di pescia, sempre ammanettata, da dove mi hanno dimessa senza tso perché è stato diagnosticato che sono "normale", dopo 1 mese della perizia ctu avvenuta senza VISITA.
è stato fatto sì che io sia considerata pericolosa socialmente, il peggiore tra tutti i terroristi, assassini, mafiosi, a fedina penale pulita, tanto pazza, così dichiarata almeno da 1990, che il psichiatra non avrebbe mai riscontrato nella sua prassi privata e pubblica. Quanto sembra, la procura di pistoia ha aperto un procedimento penale a carico del mio medico (medici) di famiglia il quale (i quali) mi ha (hanno) "trascurata" in questi 20 anni e a carico di alcuni carabinieri che hanno "omesso" di arrestarmi. Nel 2009, il questore di pistoia ha emesso un foglio di via da pistoia ritenendomi responsabile di vari reati, che avrei commesso a carico di magistrati di pistoia, per i quali o nemmeno sono iscritta a registro o sono stati archiviati dalla procura di genova per infondatezza delle notizie di reati. La mossa del questore serviva per impedirmi di accedere agli uffici giudiziari di pistoia e a difendermi nei processi che mi vedono imputata, nei quali i magistrati offesi di pistoia, di firenze, appositamente non si sono costituiti per poter processarmi in loco e per non far emergere come è stato aggiustato il processo a carico del giudice tributario, nonché tutti i procedimenti aperti a carico delle persone che operano presso il Comune di montecatini senza essere punite per i reati commessi a danno di tutti da decenni. L'ordinanza di ricovero in opg serve anche al procuratore-capo di pistoia (Renzo Dell'Anno) e agli altri 7 magistrati di pistoia (da lui accuratamente scelti che si sono prestati ad aggiustare ogni procedimento che mi vedevano parte offesa, Roberto Tredici, Alessandro Buzzegoli, Ernesto Covini, Matteo Zanobini, Luciano Costantini, Pier Paolo Blasi, Federica Zollo) affinché io non possa aprire bocca nei processi penali in corso presso il tribunale di genova per i reati mai commessi, appositamente creati dalle due Procure per punirmi per le mie querele presentate a carico dei magistrati della toscana, tutte archiviate o da atti non costituenti reati o a carico di Ignoti magistrati. I magistrati di genova non si sono degnati nemmeno ad indagare sui fatti e acquisire i fascicoli dei procedimenti aggiustati.
Il 23.9.2010, sono stata arrestata dai carabinieri di pistoia che falsamente hanno sostenuto che non avevo l'autorizzazione per accedere a pistoia per partecipare all'udienza, ma ce l'avevo, ciò nonostante è stato confermato il mio arresto (PM Dell'Anno, GIP Zanobini)! Sono stata accusata falsamente di aver usato violenza sui carabinieri, mentre ero io a subirla come dimostra il certificato medico che riporta le mie ferite in una pagina e le foto inserite in rete. Non mi allungo su tutte le porcherie che sto subendo da due decenni da parte di certi magistrati aventi nomi e cognomi che mi hanno letteralmente condannata a morte che sarà eseguita in OPG secondo i protocolli che loro conoscono meglio di me. La magistratura italiana ha chiuso definitivamente con me, mi ha collocata fuori la legge, ma sono i magistrati fuori legge che mi hanno violato ogni diritto. Il mio ricovero serve anche allo Stato che così non dovrà spiegare al consiglio d'europa perché le reiterate violazioni dei miei diritti fondamentali il quale ha dichiarato ammissibili tutti i miei ricorsi. Il metodo usato nei miei confronti ricalca esattamente quello dei nazisti conosciuto come programma Aktion T4 studiato per sterminare le persone scomode. Sono una madre di famiglia. Nel mio paese d'origine ero agente della guardia di finanza. Nei 20 anni di "pazzia" che mi è stata attribuita, mi sono laureata in economia e commercio a firenze, ho completato corsi professionali di prestigio, ho lavorato presso una società multinazionale, e fino al 2008, ero scrutatrice nei seggi elettorali!!! La mia famiglia è stata ridotta alla fame, privata da qualsiasi mezzo economico necessario della sopravvivenza, del lavoro e mi è stata tolta pure la mia dignità. Lascio un figlio completamente da solo, con gravi problemi di salute il quale, nella mia assenza, sarà sfrattato dal comune da me reiteratamente denunciato senza che possa difendersi. Il sindaco (medico) ha saputo bene come allontanare una cittadina scomoda dal suo territorio privatizzato avvalendosi del mio medico di famiglia disonesto, Michele Pepe che agisce su ordine del procuratore capo di pistoia, non secondo scienza e coscienza e del mio vero stato di salute.
"Ringrazio" anche al questore, al prefetto di Pistoia, di genova, ai vari procuratori generali di firenze (l'ultimo Beniamino Deidda - del caso Englaro), di genova, al procuratore generale della cassazione, Vitaliano Esposito che ha ignorato ogni mia denuncia, al CSM, ai ministri della giustizia, della salute, degli interni, dei lavori pubblici, al presidente del consiglio dei ministri, al presidente della Repubblica, ai magistrati di mezza italia (genova, torino, milano, bologna, perugia, ancona, roma, aquila) ai quali infruttuosamente mi ero rivolta, da oltre 20 anni di ingiustizia subita, nonché agli agenti delle varie forze dell'ordine pubblico, a cancellieri, avvocati, notai, ragionieri, geometri. Sono venuta in Italia 32 anni fa, seguendo il mio marito italiano, ma non avrei mai creduto che io possa essere defraudata di tutto da persone italiane vestite di camicia e cravatta che si sono approfittate della mia ingenuità e buona fede - per di più noti e potenti delinquenti, ma "agnellini innocenti" per i reati commessi a danno della Polak -, e delegittimata in tutto da una certa magistratura dell'italia dei diritti della quale mi sono fidata ciecamente e alla quale, molto stupidamente ho dato pure del lavoro. Chi la pazienza di leggere questo "romanzo", è pregato di diffonderlo su blog e in Rete perché ...
il giudice di pace di Pistoia, avv. CHIARA GUAZZELLI ha creato un PRECEDENTE giudiziario TERRIBILE: ogni persona accusata del reato di diffamazione può finire in OPG dove finiscono i peggiori delinquenti, basta che il giudice la consideri pericolosa e colpita di patologia mentale, e SENZA ALCUNA VISITA e SENZA il CONTRADDITTORIO, senza dover tenere conto del certificato di una struttura pubblica, della perizia di parte che smentisce il CTU pagato con soldi di TUTTI a compenso stellare, che la difesa nominata di ufficio NON deve svolgere alcuna attività difensiva effettiva (Ilaria Vettori, Alfredo Calistri). E' stato confermato dalla Cassazione che NON si ha diritti a difendersi, a presenziarsi nell'udienza, che gli atti e i fatti possono essere manipolati, anche dagli stessi giudici. I magistrati della cassazione hanno anche ritenuto che i magistrati reiteratamente astenuti quando ero parte offesa (tutti della Procura di Pistoia: Renzo dell'Anno, Giuseppe Grieco, Ornella Galeotti, Luigi Boccia, Francesco Sottosanti, Emiliano Raganella -anche lui il mio denunciante-, il GIP lo Zanobini -in un solo procedimento-, e alcuni dei GIP di genova, Roberto Fenizia, Roberto Fucigna, Franca Borzone) siano imparziali, leali, quando io sono imputata. Il Dell'Anno, lo Zanobi, il Tredici, sono i miei calunnianti, ma NON devono rispondere per le loro denunce calunniose come è stato accertato da un provvedimento giudiziario definitivo.
In un primo momento, mi sono rifugiata in esilio da questa sorte degna ai peggiori dei campi di sterminio dei nazisti, ma sono tornata a casa perché ero preoccupata per il mio figlio e perché NON posso sfuggire per tutta la vita. Ogni momento è buono e sono in attesa che bussino alla mia porta gli agenti per portarmi via, per "curare" il mio "stato di salute", nel richiamato interesse "mio" e della "società", ma in realtà sarà una esecuzione studiata da tempo, a tavolino, dai magistrati e dai loro complici. E' stato dato ordine alle cancellerie di NON accettare alcun atto da me e già prima della sentenza è stata diffusa ai magistrati la mia "pazzia", il "delirio", la "pericolosità" che le hanno scritte nei provvedimenti giudiziari, già 1 mese prima (GIP Zanobini, PM Dell'Anno). Gente, imparate dal mio caso e chi non vuole seguire la mia stessa sorte, NON si rivolga MAI alla magistratura italiana, ma sopporti piuttosto di essere danneggiata perché sarà in ogni caso meno danneggiato se non denuncia i rei. E' TERRIBILE che la psichiatria venga usata nell'interesse di un gruppo di persone che si appropriano gratuitamente di un pubblico servizio nella consapevolezza di NON poter essere puniti, pur essendo pagate con soldi pubblici. Vds il link del Salone della giustizia edizione 2009 http://www.youtube.com/embed/VYhx06cRsIo e quello completo http://video.salonedellagiustizia.it/ e poi andare a Org.: CSM (part 1) e CSM (part 2), e pagina in FB del Comitato spontaneo dei Cittadini contro la Malagiustizia. Ringrazio pubblicamente a TUTTI quelli che mi hanno appoggiata e sostenuta in questo momento molto particolare. I magistrati hanno in mano una perizia che mi considera pericolosa anche per me stessa che giustificherebbe qualsiasi omicidio che potrebbe essere valutato dai magistrati per un suicidio. Dichiaro PUBBLICAMENTE che NON ho alcuna intenzione di SUICIDARMI né di ora né nel futuro. Che il DIO li perdoni per quello che hanno fatto a Eva Polak e alla mia famiglia perché io non li perdonerò MAI (per il diritto di cronaca: il medico che ha usato violenza nei miei confronti e mi ha tappato la bocca con la mia sciarpa quando gli avevo chiesto di aiutarmi per il dolore causato dalle manette, dr Roccella -che ha agito su ordine del sindaco di montecatini, dr Giuseppe Bellandi-, è deceduto tre mesi dopo, di infarto, a 39 anni). email: dott.evapolak@yahoo.it"

 
Eugenio_TravaglioDate: Giovedì, 12/05/2011, 02:07 | Message # 20
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Lunedì 9 maggio 2011
Da:
"Pietro Palau"
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A:
procura.pistoia@giustizia.it, pg.firenze@giustizia.it, pg.cassazione@giustizia.it, "rai" , tg3@rai.it, tg3politico@rai.it, "Emilio Fede TG4" , "TELENORDEST" , "ESPRESSO" espresso@espressoedit.it

LIBERIAMO EVA POLLAK!
TSO E RICOVERI GIUDIZIARI PSICHIATRICI=GIUSTIZIA CRIMINALE

di Pietro Palau Giovannetti (Presidente Avvocati senza Frontiere)

Ho avuto modo di conoscere personalmente la Dr.ssa Eva Pollak qualche mese fa a Roma, insieme alla Sen. Francesca Scopelliti, moglie di Enzo Tortora, in occasione del 1° Convegno Nazionale sulla malagiustizia vissuta dai cittadini, promosso da un Comitato Spontaneo, patrocinato dalla Camera di Giustizia di Napoli, Camera di Giustizia Europea, Fondazione Internazionale per la Giustizia Enzo Tortora e Avvocati senza Frontiere.
Eva, oltre ad essere tra i promotori del Comitato Spontaneo di cittadini era tra i relatori, e posso dire che ha dimostrato grande lucidità e competenza nell’illustrare il suo grave caso, denunciando le sue difficoltà nei confronti dei magistrati di Pistoia che, a scopo ritorsivo, per metterla a tacere, l’hanno dichiarata totalmente incapace di intendere e volere.
Ma la furia della nuova inquisizione giudiziaria è andata ben oltre, assumendo che Eva sarebbe anche pericolosa alla società e delirante, ordinando il suo ricovero in un ospedale psichiatrico giudiziario (OPG) e l’immediato trattamento sanitario obbligatorio (TSO) in base ad una perizia psichiatrica disposta, senza effettuare alcuna visita, dal Giudice di Pace di Pistoia, avv. Chiara Guazzelli.
L’allarmante caso della Dr.ssa Eva Pollak, laureatasi a Firenze, che ci riporta ai tempi più bui del medio-evo e alle prassi dei regimi totalitari dell’Est nei confronti di dissidenti e intellettuali, non nasce da una sofferenza psichica o da atti anomali e sconsiderati, salvo non considerare “socialmente pericoloso” denunciare la corruzione giudiziaria…
Nasce, bensì, da un banale processo per il preteso reato di diffamazione asseritamente commesso in danno di un dottore commercialista, più volte arrestato, e di un giudice tributario, oltre che del loro difensore, denunciati dalla Dr.ssa Pollak.
L’insofferenza alle ripetute denunce di una persona perfettamente sana di mente ha così portato le istituzioni malate e incapaci di curarsi (loro si!) a sbarazzarsene, attraverso uno strumentale ricovero coattivo in un OPG, noti lager, dove spesso si impazzisce veramente e si muore, come il povero Francesco Mastrogiovanni e tanti altri casi da noi denunciati.
Che si tratti dell’ennesimo abuso giudiziario, aggravato dalla violenza istituzionale della carcerazione e della psichiatrizzazione, oltre che da quanto personalmente denunciato dalla vittima di tali disumani e persecutori trattamenti, lo testimoniano le stesse fasi da cui è scandita l’allucinante odissea della Dr.ssa Eva Pollak.
Nel 2009, il Questore di Pistoia emise arbitrariamente un «foglio di via», ritenendo Eva responsabile di una serie di reati ideologici, a carico di magistrati di Pistoia, per i quali non risultava neppure iscritta nel Registro degli indagati o le relative denunce erano state archiviate dalla Procura di Genova per manifesta infondatezza delle notizie di reato.
La manovra del Questore, come denuncia la stessa Eva, sarebbe servita ad impedirle di accedere agli uffici giudiziari pistoiesi e di consentirle di continuare a difendersi nei molteplici processi pendenti avanti il locale tribunale.
In data 23.9.10, Eva è arrestata dai Carabinieri di Pistoia che l’accusano di non avere autorizzazione per accedere a Pistoia e partecipare all’udienza. L’illegale arresto viene confermato anche se Eva ne era in possesso (P.M. Dell’Anno - GIP Zanobini).
Non paghi di ciò, secondo una tecnica diffusa nei confronti dei dissidenti, Eva viene anche accusata falsamente di aver usato violenza in danno dei carabinieri, mentre fu solo lei a subirla, come dimostra il certificato medico che riporta varie contusioni.
Il mio ricovero denuncia Eva serve anche allo Stato Italiano che così non dovrà spiegare alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo di Strasburgo il perché delle reiterate violazioni dei suoi diritti fondamentali.
Il metodo usato nei miei confronti, prosegue Eva, ricalca esattamente quello dei nazisti, conosciuto come programma «Aktion T4», studiato per sterminare le persone scomode. “Sono una madre di famiglia. Nel mio paese d’origine ero agente della guardia di finanza. Nei 20 anni di “pazzia” che mi è stata attribuita, mi sono laureata in economia e commercio a Firenze, ho completato corsi professionali di prestigio, ho lavorato presso una società multinazionale, e fino al 2008, ero scrutatrice nei seggi elettorali.
Ora la mia famiglia è stata ridotta alla fame, privata di lavoro, casa e di qualsiasi mezzo di sopravvivenza e oltre tutto mi sono state pure tolte la mia stessa dignità e libertà.
Lascio un figlio completamente da solo, con gravi problemi di salute il quale, nella mia assenza, sarà sfrattato dall’amministrazione comunale da me reiteratamente denunciata. Sono venuta in Italia 32 anni fa, seguendo mio marito italiano, ma non avrei mai creduto che potessi venire defraudata di tutto, senza trovare alcuna tutela da parte della magistratura a cui mi ero fiduciosamente affidata per la tutela dei miei più elementari diritti, venendo invece perseguita e trattata senza alcuna umanità.
Il Giudice di Pace di Pistoia, ha creato un precedente giudiziario terribile: ogni persona accusata del reato di diffamazione può finire in OPG dove finiscono i peggiori delinquenti, basta che il giudice la consideri pericolosa e colpita di patologia mentale,”.
Chi avrà la pazienza, conclude nel toccante appello, di leggere la sua storia è pregato di diffonderla sui blog e in Rete perché solo così potremo indurre i poteri corrotti che ci governano all’autoriforma.
“Ringrazio pubblicamente a TUTTI quelli che mi hanno appoggiata e sostenuta in questo momento molto particolare. I magistrati hanno in mano una perizia che mi considera pericolosa anche per me stessa che giustificherebbe qualsiasi omicidio che potrebbe essere mascherato e fatto passare per ”suicidio”. Dichiaro PUBBLICAMENTE che NON ho alcuna intenzione di SUICIDARMI né di ora né nel futuro”.
Il dramma di Eva si sta consumando nel totale silenzio dei media e delle Istituzioni a cui da anni sono state rivolti ripetuti appelli e denunce (tra cui la Commissione di Giustizia della Camera e del Senato).
Per contatti:
e-mail: dott.evapolak@yahoo.it
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